Chiudi gli Occhi: la spiegazione del finale del film con Blake Lively

Chiudi gli Occhi, un film interessante soprattutto dal punto di vista psicologico con una Blake Lively che incarna un personaggio complicato fino alla fine.

Chiudi gli Occhi – titolo originale All I See Is You è un film drammatico del 2016 diretto da Marc Forster (World War Z) e scritto da Sean Conway. Il film vede come protagonisti Blake Lively e Jason Clarke. Proiettato nella sezione Special Presentations al Toronto International Film Festival del 2016, è stato distribuito da Open Road Films in circa 250 sale negli Stati Uniti il ​​27 ottobre 2017.

Chiudi gli Occhi: la trama del film

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Chiudi gli Occhi è la storia di Gina (Blake Lively), una ragazza diventata cieca in seguito ad un grave incidente stradale in cui persero la vita i suoi genitori. Ipovedente fin da bambina, quindi, Gina sviluppa tutti i sensi e diventa  – nel corso degli anni – una bellissima donna sposata con James, un uomo che la supporta in tutto e per tutto. Il loro è un matrimonio felice e lo sarebbe ancora di più se la coppia riuscisse ad avere quel figlio che, purtroppo tarda ad arrivare. La vita serena e tranquilla dei due viene sconvolta radicalmente quando Gina decide di sottoporsi ad un delicato intervento chirurgico che le permetterà nuovamente di vedere, almeno da un occhio. La chirurgia è un successo e Gina abbraccia nuovamente la propria indipendenza, ma la vita di coppia, soprattutto la sfera intima, inizia a scricchiolare. Un susseguirsi di eventi, più o meno prevedibili, porteranno i due ad essere sempre più distanti, condizione che permetterà ad entrambi di mentire all’altro con il solo scopo di mantenere un’unione che, ormai, non ha più alcun motivo di esistere. L’epilogo della storia tra Gina e James è, ovviamente, drammatico.

Chiudi gli Occhi: analisi del finale del film

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Quando guardo nei suoi occhi, lei mi guarda, e questo è ciò che l’amore è

La storia di Gina fa comprendere come la protagonista non sia solamente cieca di occhi, ma è anche evidentemente cieca di vita. Tutti gli anni passati a dipendere da qualcuno, in questo caso James, l’hanno resa una donna tremendamente insicura, mentre con l’intervento che le ha restituito la vista, la ragazza riesce finalmente a ritrovare sé stessa. Frammenti di conversazioni con sua sorella Carla e diversi flashback dal passato rivelano, nel corso della storia, che ha perso sia la vista che i genitori in un incidente stradale anni fa, quando era ancora un’adolescente. Le certezze di James che fino al momento dell’operazione chirurgica era certo di essere l’unico punto di riferimento di Gina crollano durante una conversazione con Ramon, il cognato, che gli chiede se ha paura che la bellissima moglie, lo lascerà per un uomo dall’aspetto migliore del suo. La sfera sessuale è il fulcro del film: l’impotenza di James che coincide con la vista ritrovata di Gina, un’intesa tra le lenzuola che svanisce giorno dopo giorno e la felicità dei mesi precedenti che sembra sfumare perché l’Amore viene “visto” dalla protagonista da tutta un’altra prospettiva. Questo è il motivo per il quale i due protagonisti che sembrano la coppia perfetta fin dalle primissime battute, in realtà stanno insieme perché non possono fare a meno – fisicamente – l’uno dell’altra. Ma quando Gina si rende conto che la vita è diversa da come l’ha sempre vissuta, porta la narrazione ad un altro livello, fatto di sotterfugi, bugie, verità omesse e continui litigi.

James prova persino gelosia nei confronti del nipotino che fa il bagno nella vasca insieme a Gina, una frustrazione quella dell’uomo che arriva alla convinzione che l’unico modo per poter riavere la Gina di prima, è quello di farla tornare cieca di nuovo. Ora che la donna ha preso piena consapevolezza di sé e della propria bellezza, James vive una condizione di continuo disagio, alimentato anche dal pensiero fisso che la donna – dopo averlo visto per la prima volta – non lo abbia trovato attraente come si aspettava. Alla fine del film Gina abbraccia il figlio tanto desiderato, scoprendo che il vero Amore è negli occhi di chi guarda, ma sapendo anche che quel piccolo è figlio di una bugia detta da entrambi, ma mai palesata. Un finale estremamente psicologico che tocca nel profondo sia il cuore che la mente, portando anche lo spettatore a fare una profonda introspezione di se stessi.