Oscar 2017 – 20 film da non perdere che si contenderanno la vittoria
Siamo ormai giunti a settembre e gli Oscar 2017 si avvicinano sempre di più. Difficile fare previsioni anche perché ci sono ancora diversi film da non perdere. Sei mesi dopo che Il Caso Spotlight si è aggiudicato l’Oscar al posto di film come La Grande Scommessa e Revenant – Redivivo nell’ultima parte di un anno particolarmente competitivo, i mesi che seguono non sembrano riservare particolari emozioni. È spesso così quando il traguardo è ancora lontano.
La stagione dei Oscar 2017 ha quindi un lungo viaggio da intraprendere e ci sono film da non perdere viste le prime recensioni provenienti dai grandi Festival internazionali. Ecco la lista dei 20 film più attesi, da Hacksaw Ridge di Mel Gibson a Rogue One – A Star Wars Story della Disney che potrebbe ambire agli attesi Oscar 2017.
La Luce sugli Oceani
Nel cinema americano contemporaneo, la voce di Derek Cianfrance è una di quelle tra le più distintive. Film come Blue Valentine e The Place Beyond the Pines si sono classificati tra i migliori dei loro anni, ricchi d’emozioni, consolidati da personaggi complessi. Questo adattamento del romanzo del 2012 di M. L. Stedman possiede lo stesso potenziale drammatico. Interpreti del film sono Michael Fassbender e Alicia Vikander.
Gold
Si sa ben poco sui recenti lavori di Stephen Gaghan e la Weinstein Co. è in tali cattive acque che non sarebbe uno shock vedere Gold escluso dal programma 2016. Ma il talento a disposizione, a partire da attori come Matthew McConaughey e Bryce Dallas Howard, per giungere fino al premio Oscar Robert Elswit, lo fa risaltare comunque. Le speranze dei dispensatori di premi magari saranno ripesto altrove ma questo potrebbe risultare semplicemente più divertente.
Sully
La cosa che maggiormente è degna di nota sul conto di Clint Eastwood del film che parla del atterraggio di fortuna nel fiume Hudson avvenuto nel 2009 del volo 1549 US Airways e della successiva indagine al pilota Chesley Sullenberger, è che si conclude in 95 minuti precisi. Eastwood non è mai stato così disciplinato. Forse la cosa farà tutta la differenza del mondo in questo film che dall’esterno si percepisce un po’ familiare.
Rules Don’t Apply
Il trailer ha rivelato che il ritorno di Warren Beatty sulla sedia da regista è più che altro un passatempo divertente rispetto a quanto ci si aspettava, seppure uno di quelli fantastici. Il leggendario e multi-professionale Beatty ha sempre desiderato fare un film su Howard Hughes e risulta curioso il fatto che, a quanto pare, Rules Don’t Apply non lo sia affatto. Ma sono comunque tutti qui in attesa del suo primo film dopo 18 anni.
20th Century Women
Fences
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American Pastoral
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Philip Roth raramente si traduce al cinema, anche se i registi continuano a tenerlo sempre d’occhio. Ewan McGregor potrebbe aver trovato un punto debole con il romanzo dell’autore vincitore del Premio Pulitzer nel 1998, segnando l’esordio alla regia dello scozzese. Ha assemblato un cast di talento, tra cui Dakota Fanning e Jennifer Connelly, per raccontare la storia de “lo Svedese,” una delle figure più tragiche della letteratura americana moderna.
Hacksaw Ridge
Mel Gibson ha i suoi demoni che continuano a vorticargli intorno mentre tenta una rimonta. Ma a prescindere da ciò, resta uno dei registi americani più dotati di oggi, sempre dedito a raccontare storie profonde di violenza e di coloro che sono stati cambiati da essa. Tali temi saranno trattati in questa storia vera che parlerà di Desmond T. Doss, un Avventista del Settimo Giorno, obiettore di coscienza che come soldato rifiutò di portare armi nella Seconda Guerra Mondiale.
Billy Lynn’s Long Halftime Walk
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Passengers
Il compito principale di questo spettacolo di genere sarà quello di traslare il talento di Chris Pratt e Jennifer Lawrence in un film da milioni di dollari. Non ci illudiamo troppo, ma la sceneggiatura di Jon Spaihts ha attirato l’interesse del regista nominato agli Oscar Morten Tyldum (The Imitation Game). Forse riuscirà a trascendere dall’essere solo populista e deciderà di competere nel gioco dell’assegnazione dei premi. In ogni caso, si presenta come un grande momento di cinema.
The 13th
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Ava DuVernay è stata discretamente a lavoro su questo documentario riguardante il sistema delle prigioni americane, visto attraverso le lenti delle relazioni razziali, per diversi anni. Il titolo deriva dal 13 Emendamento della Costituzione che, nell’abolire la schiavitù e la servitù involontaria, fa un’eccezione degna di nota per quello che riguarda le sanzioni penali. Si tratta di un trampolino di lancio per l’esplorazione della progressione dell’incarcerazione di massa in questo paese.
Moonlight
Il primo film indipendente A24 fatto da zero (la collaborazione con la Plan B di Brad Pitt), Moonlight potrebbe essere una variante interessante nel dibattito diversità che di sicuro verrà ripreso quest’anno. Hanno già eliminato il trailer dai giochi e, dopo il successo di Room, è sicuro che stiano puntando alla luna.
Animali Notturni
L’opera di debutto dello stilista Tom Ford Single Man è stata semplicemente bellissima, grazie anche all’aiuto delle perfomance di Colin Firth e Julianne Moore che sono state assolutamente deliziose e che hanno dimostrato il talento del neo regista nel gestire gli attori. L’ultimo lavoro di Ford alla regia si basa sul romanzo del 1993 di Austin Wright Tony e Susan e potrebbe rivelarsi essere al livello di registi quali Lynch o addirittura Hitchcock.
Voyage of Time: Life’s Journey
Baraka di Terrence Malick? Essenzialmente un’estensione caratteristica del cosmo e della sequenza evoluzionistica de The Tree of Life? Già c’è chi non sta più nella pelle. Malick ultimamente ha inciampato sulle proprie fantasie sempre di più, ma c’è qualcosa di incredibilmente invitante circa la possibilità di sedersi e di essere abbagliati da una pellicola che potrebbe arrivare alla radice delle sue spesso criticate preoccupazioni sulla bellezza e l’orrore della natura. Un papabile candidato agli Oscar 2017.
La legge della notte
Anche se la WB non ha tecnicamente annunciato nulla di certo per l’ultimo lavoro di Ben Affleck – un adattamento del romanzo sul periodo da contrabbandiere di Dennis Lehane – lo spostamento della data di uscita da ottobre 2017 a gennaio inoltrato è un chiaro segno sull’incertezza che lo circonda. Il primo tentativo di Affleck sulla sedia del regista da quando ha vinto l’Oscar per il Miglior film con Argo sarà un gradito cambiamento di ritmo dopo le delusioni avute con la DC.
Oceania
La Pixar ultimamente sarà anche la regina indiscussa quando si parla di animazione, ma la Walt Disney Animation è stata sulla strada della resurrezione con titoli quali Ralph Spaccatutto, Frozen e Zootopia. L’autunno porterà una nuova visione dai registi di Aladdin e La Principessa e il Ranocchio e se sarà anche solo la metà di quello che sono stati i film che l’hanno preceduto, potrebbe essere qualcosa di veramente speciale. Il potenziale del design da solo promette un entusiasmante mondo sullo schermo pronto per l’esplorazione e pronto alla battaglia per gli Oscar 2017.
Rogue One: A Star Wars Story
Nonostante l’analisi stra-sentita sul conto delle nuove interpretazioni, la visione di Gareth Edwards in proposito all’universo di Star Wars si presenta un gradino sopra quanto visto vino ad ora. Viene da un artista che, con film come Monsters e Godzilla, ha dimostrato di avere un unico e riflessivo approccio allo spettacolo, qualcosa di cui un franchising così grande e ingombrante potrebbe certamente beneficiare.
Arrival
Denis Villeneuve si è ricavato una nicchia interessante tra i suoi contemporanei, drammi come Prisoners e Sicario dimostrano proprio quanto può gestire la tensione. Il suo ultimo lavoro ha un margine di errore incredibile, poiché non sembra che il racconto di Ted Chiang Story of Your Life abbia una narrazione visiva immediata, ma il potenziale della tematica e il talento coinvolto è sufficiente per anticipare qualcosa di grande.
La La Land
Con il suo secondo lavoro Whiplash, Damien Chazelle ha dato prova di essere un talento formidabile. Tutti gli occhi sono puntati sul suo follow-up, una lettera d’amore musicale a Los Angeles che ha aperto il Festival di Venezia di quest’anno. Si tratta di un genere ambizioso da affrontare in questo periodo, ma se verrà gestito con la metà dell’autocontrollo del suo lavoro vincitore del Oscar nel 2014, aspettatevi i fuochi d’artificio agli Oscar 2017.
Silence
Un adattamento epico che Martin Scorsese voleva creare da decadi, Silence si completa una sorta di trilogia religiosa insieme a L’Ultima Tentazione di Cristo e Kundun. Le opere degli ultimi tempi del regista sono state le più audaci e singolari di sempre e si dice che questo film potrebbe avere un impatto più duraturo di pellicole come Gangs of New York e Wolf of Wall Street. Difficile non essere estremamente interessati e non vederlo agli Oscar 2017.