The Resident: recensione del film con Hilary Swank e Jeffrey Dean Morgan
Qual è il vostro incubo peggiore? Di ritrovarvi uno sconosciuto in casa? Che questo sconosciuto vi osservi (e non solo) mentre dormite? Se pensate che siano paure infondate The Resident, forse, vi farà cambiare idea.
La dottoressa Juliet (Hilary Swank), dopo essersi separata dal suo fidanzato, vuole cominciare una nuova vita a Brooklyn. Alla ricerca disperata di un appartamento, trova l’occasione della vita: un loft spazioso ad un prezzo stracciato. Il proprietario è l’affascinante Max (Jeffrey Dean Morgan), costretto ad una vita solitaria per potersi occupare dell’anziano nonno August (Christopher Lee). Tutto sembra perfetto, fino a quando Juliet inizia a sospettare che qualcuno la stia osservando.
The Resident: il cast del film
Nel cast del film troviamo tre grandi interpreti. Hilary Swank è la bella Juliet che, dopo una lunga relazione, si trova sola e costretta a ricominciare. Jeffrey Dean Morgan riesce ad essere contemporaneamente fascinoso e tremendamente inquietante nel ruolo del problematico Max. Christopher Lee (scomparso lo scorso anno a 93 anni) non ha bisogno di presentazioni o conferme: è il misterioso nonno August, una presenza costante e poco chiara. Il cast di qualità contribuisce al alzare il livello generale della pellicola.
The Resident, infatti, nonostante sia introdotto da una sceneggiatura che potrebbe essere in qualche modo interessante, si rivela – col proseguire del film – un thriller quasi noioso. La storia cala verso la scontatezza e qualche spavento qui e là non riesce a rattoppare gli occasionali sbadigli. Le premesse per un buon prodotto ci sono tutte, ma la realizzazione non regge il confronto.
Il ritmo del film non è costante e tocca ad alcuni stratagemmi (sicuramente efficaci) salvare la situazione. Pochi ma buoni, ci portano fino alla fine del film facendoci dimenticare i momenti vuoti o scontati.
The Resident: una regia che “spia”
La regia del film tenta di sopperire alle debolezze della trama con inquadrature ad effetto apprezzabili. Queste contribuiscono non poco all’atmosfera inquietante del film. Non mancano le scene “spiate” dagli angoli bui e dalle fessure. Lo spettatore è il vero voyeur del film, sempre pronto a sbirciare morbosamente nella vita della povera Juliet. La vediamo nella vasca da bagno, la vediamo attraverso uno specchio e la vediamo dormire.
Allo stesso tempo, però, viviamo lo stesso incubo della protagonista. Ci sentiamo osservati, vediamo l’ombra inquietante di un uomo nell’angolo. Vediamo la sua sagoma in secondo piano, ma siamo inermi. Subiamo l’ossessiva presenza dello stalker tanto quanto Juliet, con la sola consolazione di esserne consapevoli. The Resident ci fa sentire osservati e osservatori. In pericolo, minacciati, ma in agguato. Il nostro lavoro di spettatori passivi, nel film, ci viene offerto più che mai.
The Resident è un thriller di medio livello. Non vi sorprenderà, ma non mancherà di accompagnarvi nella visione con un certo brivido tipico del genere. Il film, nonostante tutte le mancanze, mette in scena un contesto inquietante che potrebbe soddisfare la vostra voglia di tensione. Unico effetto collaterale? Vi farà controllare sotto al letto prima di andare a dormire.