RomaFF11 – Mariottide: recensione della serie di Maccio Capatonda
Presentato nella sezione Alice nella Città della Festa del Cinema di Roma arriva la fiction italiana Mariottide di Maccio Capatonda con Herbert Ballerina, Barbara Tabita e Nino Frassica.
Mariottide è uno squattrinato cantante neo melodico che cerca di nascondere la sua condizione di estrema povertà a Fernandello un trentenne che crede di essere il figlio di Mariottide. A circondare il povero cantante una serie di personaggi macchietta che vanno da Crusca l’amico ricchissimo di Fernandello a Lele Mosina agente musicale di Mariottide passando per i personaggi che lavorano nel Bar-bone locale frequentato dai protagonisti.
Mariottide: il personaggio creato da Maccio Capatonda arriva in una sit-com su Infinity
Mariottide è sicuramente un prodotto adatto a chi segue i personaggi di Maccio Capatonda dagli esordi su Mai Dire ritrovando tutte le battute fatte di giochi di parole e non sense che hanno fatto dell’attore un comico di primo livello.
Ritmo, battute e professionalità questi sono i punti di forza di una serie che sicuramente piacerà ad un’ampia fetta di pubblico. Mariottide convince fin dal pilot regalando momenti esilaranti fatti di gag al vetriolo, una saga fantozziana in cui anche i momenti più tragici vengono trattati con ironia e satira.
Un modo per raccontare la tragica situazione della povertà in maniera creativa e sempre divertente. Maccio Capatonda riesce a far ridere anche nelle peggiori situazioni, in cui vediamo lui e Fernandello non riuscire a cenare o non avere una tv, con brillanti gag a limite dell’assurdo vediamo Mariottide convincere l’ingenuo “figlio” di essere ricchissimi.
In conferenza stampa al RomaFF11 Maccio Capatonda ci racconta come è nata la serie
Ma come è nata l’idea della sit-com Mariottide? A questa domanda ci risponde lo stesso Maccio Capatonda che abbiamo incontrato in conferenza stampa insieme a Herbert Ballerina, Barbara Tabita e Francesco Mandelli (guest star della serie): “Mariottide nasce anni fa a Mai dire e da allora ha avunto un suo percorso. Passando dai trailer allo Zoo di 105 fino ad arrivare alla web series Casa Mariottide, da li alla sit com il passo è stato breve. Il Suo valore aggiunto sta nell’essere un cantante triste, grazie alla sua povertà riesce a farsi passare addosso tutti i mali dell’umanità e nel riceverli riesce a far ridere.“
Ed è proprio questo forse a rendere Mariottide una fucina di risate, e sono i momenti in cui Maccio Capatonda gioca con le parole quelli più esilaranti, dopotutto li definisce lui stesso un filo conduttore che si trascina da tutta la vita: “…Da sempre mi viene spontaneo storpiare le parole.”
Ma cosa si nasconde dietro il personaggio di Mariottide? Quale filosofia cela?: “Quella di perdere sempre per essere un eroe invincibile, un eroe postmodesto. La sua forza è il peggio, è una critica nei confronti di chi ha troppe cose. Abbiamo cercato di raccontare questa povertà in maniera creativa e non brutta visivamente ma in maniera luminosa, variopinta, colorata e divertente.”
Mariottide: un eroe postmoderno destinato a perdere sempre
Alla domanda su come si entra nel gruppo di Maccio è Francesco Mandelli a rispondere: “Intanto non è difficile perché ci sono entrato da fan, il problema semmai è che ti sembra di conoscere la materia, ti viene quasi da inserirti riproducendo il loro linguaggio e cerchi di scimmiottare quello che fai coi tuoi amici e invece devi solo metterti al servizio della loro comicità.“
L’intera serie di Mariottide sarà disponibile dal 26 Ottobre su Infinity noi di Cinematographe dopo aver visto i primi due episodi vi consigliamo assolutamente di non perderla perché che amiate o no Maccio Capatonda le risate sono assicurate.