Taxi Driver: il film di Martin Scorsese torna in TV su Paramount Channel
Vincitore nel 1976 della Palma d’Oro al 29° Festival di Cannes e candidato nello stesso anno a quattro premi Oscar, Taxi Driver è una delle prime trasposizioni cinematografiche del dramma vissuto dai reduci dalla guerra del Vietnam ed è stato inserito dall’American Film Institute al 52° posto tra i migliori film di sempre del cinema americano.
Taxi Driver: il film di Martin Scorsese torna in TV su Paramount Channel
Paramount Channel, il canale di intrattenimento di Viacom International Media Networks Italia, visibile sul 27 del digitale terrestre e in HD sul canale 127 di Tivusat, celebra sabato 5 novembre, alle ore 21.10, il quarantesimo anniversario dall’uscita nei cinema di Taxi Driver, capolavoro di Martin Scorsese interpretato da un indimenticabile Robert De Niro.
La pellicola racconta la vicenda di Travis Bickle (De Niro), un ex marine depresso, solitario e sofferente di insonnia cronica, che trova impiego come tassista notturno a New York. Qui si invaghisce di Betsy, che fa parte dello staff del senatore Charles Palantine, candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Rifiutato dalla donna, Travis matura una vera e propria ossessione per la corruzione e il crimine che dilagano a New York e decide così di diventare una specie di giustiziere.
L’appuntamento con Travis Bickle e la sua folle storia in Taxi Driver è sabato 5 novembre, a partire dalle ore 21.10, solo su Paramount Channel
Decide innanzitutto di uccidere il senatore Palantine, che assume per lui il ruolo di simbolo vivente dell’ipocrisia della società americana. Scoperto dalla scorta del senatore prima che possa mettere in atto il suo piano, Travis riesce a fuggire, e individua ben presto una nuova missione in grado di dare un senso alla sua vita: salvare la tredicenne prostituta Iris, interpretata da una giovanissima Jodie Foster, che una notte capita sul suo taxi dopo una lite con il suo protettore Sport (Harvey Keitel).
Considerato uno dei film più influenti di sempre, Taxi Driver consacra definitivamente la stella di Robert De Niro, che già aveva vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione ne Il Padrino Parte II, e che lavorò davvero qualche mese come tassista per prepararsi a interpretare il ruolo.
Ma la pellicola rappresenta anche uno spartiacque nella storia del cinema sia per la rappresentazione esplicita della violenza sia per la centralità che assume il paesaggio urbano, in questo caso una New York cupa e triste, dominata dal crimine e dalla sporcizia.