Amore e inganni: recensione del film tratto dal racconto di Jane Austen
Jane Austen e le sue novels of manners tornano a cercar pretendenti nel nuovo, sentimentale film ispirato all’unico racconto completato lungo il percorso letterario della famosissima ed osannata scrittrice inglese: tratto da Lady Susan e riadattato per il grande schermo con il titolo Amore & Inganni (Love & Friendship), l’opera scritta e diretta dal regista e sceneggiatore Whit Stillman (Metropolitan, Barcelona, The Last Days of Disco, Damsels in Distress – Ragazze allo sbando) è il volubile teatro orchestrato dalla genialmente machiavellica Kate Beckinsale, in ampi abiti ottocenteschi ed immersa nelle false apparenze dell’antica società borghese.
Rimasta vedova dopo la morte del suo rispettato marito, Lady Susan (Kate Beckinsale), animo egoista supportato da una bellezza mancante di eguali, non perde tempo a coglier le favorevoli opportunità che Londra e le sue periferie hanno da offrire. Dal notorio interesse per l’abbandono al lusso e al piacere, mantenendo pur sempre una rispettabilità di facciata, la donna rimasta senza beni e senza dimora sarà ospitata controvoglia dai parenti del defunto coniuge, Charles Vernon (Justin Edwards) e sua moglie Catherine Vernon (Emma Greenwell), quest’ultima estremamente contraria alla presenza di Lady Susan e del suo sconveniente avvicinarsi al bel fratello Reginald DeCourcy (Xavier Samuel). Muovendosi all’interno dell’ambiente privato e pubblico con impressionante quanto scorretta astuzia, la donna cercherà di giocare al meglio le sue carte per godere di un agiato futuro, andando contro i sentimenti dei famigliari, degli amici e della dolce figlia Frederica (Morfydd Clark).
Amore e inganni: il potere del fascino
Lady Susan (Kate Beckinsale) trama i suoi progetti con una cara amica
Forte ed inebriante è il potere del fascino nel film visivamente austero e pungente per contenuto dell’americano Whit Stillman Amore e inganni, la saggezza che lascia spazio all’infatuazione avvolgente, capace di sortire su ogni uomo il più irrazionale impulso al cadere in una menzognera trappola fatta di sospiri languidi e modi ammaliatori. Dall’aspetto decoroso appartenente ad ogni ragguardevole comunità inglese degna di tale definizione, l’opera basata sugli scritti della Austen è la ricerca più ampia non soltanto del marito maggiormente adatto per denaro ed esemplarità, bensì l’intricata trama di trucchi e raggiri coordinati dalla mente stratega della protagonista, donna inverosimilmente attraente, nonché infida simulatrice. Tirando le fila dei personaggi di contorno, Lady Susan procede come esperto burattinaio per creare a suo piacimento le condizioni che in miglior misura soddisfano i propri desideri, pestando anche i cuori dei più stretti familiari e mietendo stregate vittime.
L’opportunismo della società delle buona maniere in Amore e inganni
Scena del tipico ballo da festa
Stillman dirige con semplicità efficace i comportamenti e le circostanze ipocrite dell’ottocentesca società delle buone maniere, allestendo un film invaso da una perfidia strisciante ed acuta, la quale seppur silenziosamente insidiosa riesce ad esser percepita tra le stanze e le strade di un’Inghilterra che fa da sfondo alle azioni più o meno sincere dei protagonisti. Velato dalla patina rigorosa e grigistra della fotografia di Richard Van Oosterhout, Amore e inganni rappresenta a pieno l’opportunismo delle convenzioni inglesi che calpestano buone intenzioni e sentimenti, rifacimento cinematografico in chiave apprezzabile pur non portatore di novità sul piano della messa in scena.
Non esente da pomposi intervalli musicali ad apertura di ogni nuova scena e da minuetti cari alla vita mondana del tempo, il film presenta come fosse un testo teatrale i propri personaggi prima ancora che essi compiano le loro mosse, tutti sovrastati indiscutibilmente dalla bellezza e dalla bravura dell’attrice Kate Backinsale, civettuola e manipolatrice completamente convincente nelle sontuose vesti di Lady Susan. Una sottile commedia in costume per chi adora le atmosfere di quell’epoca.