Jon Favreau parla de Il Re Leone e Il Libro della Giungla 2
Jon Favreau ha un mucchio di progetti in cantieri per i prossimi due anni. Il regista, infatti, dirigerà l’adattamento live-action del classico Disney Il Re Leone, e il sequel dell’amato Il Libro della Giungla. Quest’ultimo, uscito nelle sale ad aprile, ha incassato $965.8 milioni in tutto il mondo.
Jon Favreau svela alcuni dettagli sugli attesi live-action dei classici Disney Il Re Leone e Il Libro della Giungla 2
Jon Favreau ha rilasciato un’intervista a Collider, dando ai fan qualche aggiornamento su entrambi i progetti. È andato nel dettaglio, parlando della CGI, che farà da protagonista dei due live-action. Per questo, Favreau impiega più tempo a realizzare i suoi film, rispetto ad altri maggiori blockbuster:
“Si tratta di un processo lento, e farlo velocemente, tirando via, non penso sia la miglior idea. Spesso alle persone non piacciono gli effetti speciali perché sono semplicemente tirati via, e non vengono visti e rivisti prima, durante la lavorazione. Lavorare con la Pixar significa anche controllare che la storia sia perfetta prima di lanciarla verso una nuova fase. La fase tecnica non arriva finché la parte narrativa non viene completata“.
Il Re Leone è, indubbiamente, uno dei maggiori classici Disney, perciò è una sfida non indifferente realizzarne una versione live-action:
“Con Il Re Leone c’è una forte storia di base, un film originale fortissimo, e anche una produzione teatrale di altrettanto spessore, che continua a riscuotere successi e ad essere rappresentata. E ci sono anche un sacco di persone con una memoria infallibile, legate intensamente a queste produzioni, per cui vuoi essere sicuro che, anche se la storia è già di per sé molto forte, venga adattata bene con un altro mezzo, e che non sia un doppione.
Come puoi includere la musica, i personaggi e i vari punti di vista della storia? Bisogna fare tutto in modo convincente, così si ha la sensazione di star osservando animali veri nella natura, mantenendo comunque i personaggi, i toni, e gli aspetti personali del film. Esserci già passato con Il Libro della Giungla aiuta, ma se da una parte è stata una bellissima opportunità perché le persone si sono immedesimate e affezionate al live-action, dall’altra parte è una grande responsabilità, perché non vuoi danneggiare il legame stabilito con le persone“.