Sing: recensione del film d’animazione
Vero talento estrapolato dalla vita di tutti i giorni, l’ultimo film della Illumination Productions, Sing: allegra e frizzante storia dell’impresario teatrale Buster Moon e del suo improbabile gruppo di aspiranti cantanti, una dolce sorpresa che si distacca dalla sfera puramente fanciullesca dei precedenti film dell’animata casa di produzione ed esplora tra note di grandi classici e ritmi provenienti dalla pop music contemporanea i caratteri e i desideri dei suoi curiosi, simpatici personaggi.
Il più grande amore del koala Buster Moon è il teatro. Sentendo fin da piccolo di poter appartenere ad un mondo fatto di vistosi costumi e luci abbaglianti, Buster diventa proprietario del teatro di città grazie all’aiuto e ai sacrifici di suo padre, ma dopo una numerosa serie di trovate sbagliate e allontanando di anno in anno il pubblico dalla sala, al koala non resta che tentare l’ultima, avventata carta prima di dover cedere la sua proprietà alla banca. Fingendo un premio in denaro dell’ammontare di cento mila dollari, l’impresario allestirà una gara di canto aperta a tutti i cittadini, tra i quali risalteranno le doti canore di alcuni talentuosi animali.
I nuovi cantanti del cuore dei cartoni animati
Il gorilla Johnny, i maiali Rosita e Gunter, il topo Mike, il porcospino Ashley e l’elefantina Meena sono i futuri cantanti che conquisteranno il vostro cuore! Melodie rock, ballate d’amore, hit del momento e canzoni senza tempo, come gli strumenti di una stessa orchestra che con maestria risuona pimpante ed armoniosa nell’aria, i protagonisti e le musiche del nuovo cartone animato Sing vi faranno cantare a squarciagola in un’atmosfera unitaria di incredibile festa.
Catalogandosi come l’opera più matura della Illumination Productions – forse insieme soltanto al primo Cattivissimo me del 2010 – Sing parte da una dilettevole presentazione dei suoi personaggi centrali per trasportare poi completamente lo spettatore nel suo colorato e dinamico universo, il sogno di tanti di poter solcare il palcoscenico ed esibirsi circondati dalla calorosità del pubblico.
Interamente occupato da animali, il mondo di Sing è dominato non solamente da protagonisti buffi capaci di creare appiglio principalmente su spettatori appartenenti ad una fascia molto bassa di età – come successo per il recente Pets – ma da un insieme di ben delineati e collaudati personaggi dalle emozioni limpide e genuine, con dentro la voglia di alzare il volume delle casse e fare spettacolo. Tutto questo concretizzato grazie all’intuizione del regista e sceneggiatore Garth Jennings (Son of Rainbow, Guida galattica per autostoppisti) che, scegliendo di attribuire a Buster, Johnny, Rosita, Mike, Ash e Meena un personale background di spessore, contribuisce a rendere il lungometraggio animato di una levatura superiore al resto dei lavori della casa di produzione, non dimenticando però mai il vero scopo del film: divertire cantando.
Sing: una colonna sonora tutta da cantare
E non poteva che essere la colonna sonora il punto forte del nuovo Sing, attuale ed attenta ai classici, arricchita da brani che hanno cooperato a creare la storia della musica come I’m Still Standing di Elton John e My Way di Frank Sinatra, fino a singoli più leggeri diventati celebri in questi anni da Call My Maybe di Carly Rae Jepsen a Shake It Off di Taylor Swift. Canzoni interpretate dallo stellare cast delle voci originali, il quale vanta i nomi di Matthew McConaughey, Reese Witherspoon, Seth MacFarlane, Scarlett Johansson, Taron Egerton e Tori Kelly, intonati all’unisono per regalare due ore piene di vibrante euforia.
Con il brano Faith in corsa ai Golden Globe per la Miglior Canzone, Sing si rivela un favorevolissimo cartone animato, un film sui sogni e sulla determinazione necessaria per realizzarli, pronto a sfoderare i microfoni per far cantare a gran voce.
Sing è in uscita in tutta Italia il 4 gennaio 2017.