Il Libro della Giungla: 5 scene per scatenare la Jungle Mania
Un bambino cresciuto nella giungla circondato da animali amichevoli. Stiamo parlando di Mowgli e delle sue selvagge avventure racchiuse nel live-action Il Libro della Giungla, domani in prima tv alle 21.15 su Sky 3D e Sky Cinema Uno HD, in occasione della speciale programmazione Jungle Christmas.
Diretto dal regista statunitense Jon Favreau (Iron Man, Cowboys & Aliens, Chef – La ricetta perfetta), Il Libro della Giungla è uscito quest’anno nelle nostre sale cinematografiche, arricchendo la schiera di film che, avvalendosi della CGI, riescono a mutare le celebri atmosfere dei classici Disney in un’esperienza live-action, facendoci rivivere in chiave moderna e tridimensionale ila magia dei cartoni animati del passato.
Con un cast di voci originali e italiane di altissimo livello – Idris Elba, Toni Servillo, Neri Marcorè, Scarlett Johansson, Giovanna Mezzogiorno, Christopher Walken (solo per citarne alcuni) – Il libro della Giungla non si allontana molto dall’originale opera del 1967, anzi ne ripercorre i momenti culminanti e iconici arricchendoli con l’ausilio di effetti visivi nuovi e con la simpatica interpretazione del giovanissimo attore Neel Sethi, intento a muoversi tra bestie feroci e a nuotare lungo placidi fiumi.
In attesa di vedere Il Libro della Giungla domani 26 dicembre in tv, alle 21.15 su Sky, vogliamo urlare a squarciagola il nostro amore per questa Jungle Mania che sta dominando il piccolo schermo e ripercorrere insieme a voi i momenti più belli del film, quelli che ci emozionano talmente tanto da farci diventare dei cinefili selvaggi. Pronti? Afferrate la vostra liana e seguiteci.
Baloo e lo stretto indispensabile
Doppiato nella versione originale dall’esilarante Bill Murray e nella versione italiana dall’attore Neri Marcorè, l’affezionato orso Baloo, caro amico di Mowgli ne Il libro della Giungla, è sicuramente una delle fonti di divertimento fondamentali sia nella versione animata che in quella live-action. Mattacchione e goloso di miele, Baloo non resiste al suo cibo preferito e si trova a escogitare un’ingegnosa operazione per poter mangiare anche il nettare più lontano. Aiutato dal piccolo protagonista, l’orso azionerà un dispositivo per saziare il suo enorme appetito, divertendo per le sue abili e spiritose trovate.
Ma Baloo entusiasma il pubblico anche e soprattutto con una canzone dall’allegria contagiosa. Lo stesso motivetto del 1967 torna nel film del 2016 con un tono leggermente differente ma pur sempre in grado di emozionare e incuriosire gli spettatori. E, mentre sullo sfondo si intravede un bambino accovacciato sulla pancia di un orso che scivola sull’acqua, una melodia vivace oltrepassa lo schermo ricordandoci che “Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile… e i tuoi malanni puoi dimenticar”.
La seduzione del serpente
Ammaliante, languida, sinuosa: Kaa è l’ipnotico serpente che seduce Mowgli e ne rivela telepaticamente il passato. Doppiata da Scarlett Johansson in lingua originale e da Giovanna
mezzogiorno in italiano, Kaa è protagonista di una subdola sequenza in cui, con fare seducente e materno, cerca di attirare a sé il giovane ragazzo, vogliosa di farlo sprofondare tra le sue spire e provare a divorarlo. Nel mezzo della giungla, nel suo punto più ombroso, Kaa conquista l’attenzione di Mowgli e del pubblico grazie ai suoi modi da incantatrice capaci di coinvolgerci totalmente.
Lupo solitario
Non animale, ma umano, Mowgli vive nella giungla e viene allevato dalla lupa Raksha (doppiata da Lupita Nyong’o e in italiano da Violante Placido), ma quando un pericolo minaccia di abbattersi sul branco è arrivato il momento, per il cucciolo d’uomo, di andare via. Così, sotto il fluire scrosciante della pioggia che rappresenta gli animi dei personaggi, Mowgli saluta tristemente la sua famiglia, tenendo nel cuore le parole di Raksha, che lo riscaldano dal dolore: “Sarai sempre mio figlio”.
Un re fuori misura
Enorme, di gran lunga più spaventoso che nella versione animata, King Louie, doppiato in originale da Christopher Walken e in italiano da Giancarlo Magalli, è il mastodontico Gigantopithecus protagonista di una delle scene più dark e al contempo dinamiche dell’intero film. Dall’impatto visivo impressionante, Re Luigi mostrerà la sua impazienza tramutandola in un inseguimento che coinvolgerà la distruzione di un tempio già diroccato, una delle scene più interessanti e indimenticabili del nuovo live-action Il libro della Giungla.
Combatti come un uomo!
Una delle scene più belle e in grado di mettere in dubbio, anche se per poco, la convivenza pacifica tra il mondo umano e quello animale è senza dubbio quella che segna la fine del film, in cui Shere Khan innesca un duello all’ultimo sangue con tutti gli animali della giungla, inducendo Mowgli, intenzionato a combattere insieme al branco di lupi, ad agire da uomo.
E lui, l’uomo, l’unico tra le specie animali a non essere in grado di difendersi senza un’arma, si mostra in tutto il suo ingegno in quel “fiore rosso” che incendia la natura, in una lotta contro la tigre che l’ha sempre rifiutato e contro la parte più umana di sé, che adagio soccombe per gridare la sua appartenenza a quel regno selvaggio in cui ha conosciuto l’amore.