I migliori film del 2016 – da The Neon Demon a Lo chiamavano Jeeg Robot
L’anno volge al termine, lasciando spazio agli inevitabili bilanci di questa stagione cinematografica. La redazione di Cinematographe.it si è quindi riunita per decidere la lista dei 10 migliori film del 2016, basata sulle date di uscita nelle sale italiane. Ciò che segue è il risultato della votazione. Fateci sapere nei commenti se siete d’accordo con noi o se avreste fatto scelte diverse.
Un anno di cinema: i 10 migliori film del 2016 secondo la redazione di Cinematographe.it
The Neon Demon (Nicolas Winding Refn)
Nicolas Winding Refn si conferma uno dei registi più talentuosi del panorama cinematografico internazionale con The Neon Demon, allucinante viaggio nei meandri più torbidi della psiche umana accompagnato dall’inimitabile stile visivo del regista danese. Un horror atipico, contraddittorio, iconoclasta e a tratti criptico, che trae forza dalla suggestiva interpretazione della protagonista Elle Fanning e dalle proprie innegabili debolezze, trascinando lo spettatore in un’esperienza cinematografica e sensoriale da vivere senza timori e resistenze. Una pellicola inevitabilmente destinata a polarizzare il giudizio del pubblico, ma decisamente imperdibile.
Sing Street (John Carney)
Con grande orgoglio inseriamo nella nostra lista dei migliori film del 2016 Sing Street, pellicola di John Carney passata pressoché inosservata in Italia dopo aver letteralmente incantato la Festa del Cinema di Roma 2016. Un sentito e toccante inno alla musica e alla gioia di vivere, che a ritmo di rock accompagna lo spettatore in uno spassoso e romantico racconto di formazione. Fra strepitosi omaggi a David Bowie, Spandau Ballet e Duran Duran e tanti altri e la descrizione della difficile situazione sociale dell’Irlanda degli anni ’80, a emergere è l’incitazione a reagire ai problemi e alle paure della vita dando ascolto alla nostra voce interiore, senza preoccuparsi del pensiero altrui. Un film che sa essere al tempo stesso leggero e profondo, comico e malinconico e che vi esortiamo a recuperare nel caso in cui ve lo foste persi.
Revenant – Redivivo (Alejandro González Iñárritu)
Revenant – Redivivo non è solo il film grazie a cui Leonardo DiCaprio ha conquistato il suo primo sospirato e meritatissimo Oscar, ma è anche il memorabile racconto della lotta per la sopravvivenza di un uomo solo contro una natura ostile (fotografata con l’uso di sola luce naturale) e senza più nulla da perdere, ancorato solo alla propria voglia di vita e di vendetta. Un tormento per l’anima e uno spettacolo per gli occhi, arricchito dalla performance di un formidabile Tom Hardy e dai virtuosismi alla regia e alla fotografia di Alejandro González Iñárritu ed Emmanuel Lubezki (anch’essi giustamente premiati con l’ambita statuetta). Una delle più imponenti e riuscite pellicole degli ultimi anni, che inseriamo senza indugio nella nostra lista dei migliori film del 2016.
La pazza gioia (Paolo Virzì)
Paolo Virzì fa nuovamente centro con La pazza gioia, dolceamara avventura di due donne sole ed emarginate, segnate dalla vita e dalla società e frettolosamente classificate come psicopatiche. Le novelle Thelma & Louise Valeria Bruna Tedeschi e Micaela Ramazzotti si superano nella caratterizzazione di due figure femminili agli antipodi per personalità ed estrazione sociale, ma che forti del loro reciproco supporto e della loro inesauribile voglia di andare sempre e comunque in direzione ostinata e contraria si lanciano in una fuga dalla loro anomala prigionia, interrotta solo dai fantasmi di un passato troppo duro e difficile per essere dimenticato. Un film da vedere e rivedere, che testimonia l’innato talento di Paolo Virzì nel raccontare l’universo femminile e l’ottimo momento di forma del cinema italiano.
Animali notturni (Tom Ford)
A sette anni di distanza dall’ottimo esordio con A Single Man, il genio della moda Tom Ford torna alla regia con Animali notturni, noir teso e asfissiante retto dalle pregevoli interpretazioni dei protagonisti Jake Gyllenhaal ed Amy Adams. Una cupa e struggente riflessione sulle debolezze e sui tormenti dell’animo umano, un’altalena di emozioni sempre in bilico fra realtà e fantasia, che con un dito ci guida ai retroscena e alla risoluzione di una tormenta storia d’amore, e con l’altro ci giudica con raggelante sincerità, mettendo in crisi tutta la nostra impalcatura morale e sociale. Senza dubbio uno dei migliori film del 2016, destinato a fare incetta di premi nell’imminente awards season.
The Hateful Eight (Quentin Tarantino)
L’ottava pellicola di Quentin Tarantino è probabilmente anche quella più anomala della superlativa carriera del cineasta americano, con la sua proverbiale violenza deflagra solo nella sanguinaria fase finale. Un film dall’impalcatura western, ma ambientato per la maggior parte del tempo in un’unica stanza, sede di un crescendo di tensione, odio e violenza fra 8 personaggi spregevoli e dalle mille sfaccettature. Da alcuni considerato un film minore del regista di Knoxville, The Hateful Eight è invece per la redazione di Cinematographe.it l’ennesima conferma del genio di uno dei cineasti più influenti nel cinema degli ultimi 30 anni, forte anche delle superbe interpretazioni di attori fenomenali come Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Kurt Russell, Tim Roth e Bruce Dern e dalla colonna sonora dell’orgoglio italiano Ennio Morricone, premiato con il suo primo meritatissimo Oscar per il suo lavoro alle musiche di questa pellicola.
Anomalisa (Charlie Kaufman e Duke Johnson)
L’unica pellicola di animazione nella nostra lista dei migliori film del 2016 è Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson, che, nonostante il Leone d’argento – Gran premio della giuria di Venezia72 e la nomination all’Oscar come pellicola animata, non ha goduto di una distribuzione capillare nelle sale italiane. Una dolce ma sincera favola per adulti, che con grande tatto e sensibilità ci racconta le imperfezioni, i problemi e gli inevitabili sbagli della maturità e ci mette davanti alla fugacità della vera e irrefrenabile felicità. Anomalisa è una voce fuori dal coro, unica e irripetibile come quella della protagonista, che riesce nel paradosso di rendere un tradimento poetico e una scena di sesso in stop-motion una delle più vere e realistiche mai viste sul grande schermo, lasciando lo spettatore con un velo di malinconia ma anche un pizzico di ritrovata speranza. Un piccolo gioiello che vi consigliamo di scoprire o riscoprire.
Perfetti sconosciuti (Paolo Genovese)
Fra le più gradite sorprese dell’ultima stagione cinematografica c’è sicuramente Perfetti sconosciuti, film di Paolo Genovese che ha incassato più di 16 milioni di euro al botteghino. Una sceneggiatura esplosiva indaga sull’invasività della tecnologia nella nostra vita quotidiana, utilizzandola come grimaldello per scardinare fidanzamenti, matrimoni e amicizie apparentemente incrollabili, ma in realtà solo protette da un velo di ipocrisie, menzogne e silenzi. Il cast formato da alcuni dei migliori interpreti italiani, fra cui Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston e Alba Rohrwacher, si supera in un film corale e girato in un’unica stanza, capace di divertire ma anche di fotografare tutte le fragilità e le insicurezze della società contemporanea. Un esempio di grande cinema italiano, fra i migliori film del 2016 e non solo.
Carol (Todd Haynes)
Fra i migliori film del 2016 secondo Cinematographe.it merita certamente una menzione Carol, pellicola di Todd Haynes con protagoniste una conturbante Cate Blanchett e una magnetica Rooney Mara. Nell’affascinante cornice di una gelida New York degli anni ’50 durante le festività natalizie si snoda una storia d’amore struggente e tormentata, che sfida il moralismo e i pregiudizi della società dell’epoca. Un crescendo di tensione ed emozioni, condotto magistralmente dal regista e arricchito dalle formidabili performance delle due protagoniste, eccelse nel comunicare con gli sguardi e con i gesti i turbamenti e la voglia di amarsi di due donne in un ambiente tanto ostile. Un capolavoro del cinema contemporaneo, ingiustamente bistrattato agli Oscar ma già cult per una buona fetta di pubblico e di critica.
Lo chiamavano Jeeg Robot (Gabriele Mainetti)
Non potevamo chiudere questo nostro speciale sui migliori film del 2016 se non con il sorprendente Lo chiamavano Jeeg Robot, terza pellicola italiana della lista ed espressione massima della possibilità e della capacità di fare ancora grande cinema di genere nel nostro Paese. Un vero e proprio cinecomic all’italiana, che gioca con gli stereotipi e le dinamiche tipiche del genere realizzando un prodotto originale, genuino e che sa rispettare e giocare con lo spettatore attraverso tanti e ben sfruttati riferimenti alla cultura popolare. Un plauso dunque ai protagonisti Luca Marinelli, Claudio Santamaria, Ilenia Pastorelli e Antonia Truppo (tutti premiati con il David di Donatello) e soprattutto al regista Gabriele Mainetti per questo suo folgorante esordio, capace di ridare speranza e voglia di osare e sperimentare all’intero movimento cinematografico nostrano.