The Impossible: la vera storia del film con Naomi Watts ed Ewan McGregor
Sembra incredibile, ma la storia della famiglia protagonista di The Impossible, uscito nel 2012 e diretto da Juan Antonio Bayona, è ispirata a un fatto realmente accaduto durante lo tsunami dell’Oceano Indiano risalente al 2004.
Circondata dalla propria famiglia mentre si rilassa in piscina durante una vacanza da sogno, Maria Belon crede di essere la donna più fortunata del mondo.
Poco dopo, Maria, il marito e i tre figli vengono spazzati via da un potentissimo muro d’acqua alto quasi 10 metri che avanza divorando ogni cosa.
Maria si ferisce orribilmente mentre viene trascinata sott’acqua dal devastante tsunami dell’Oceano Indiano avvenuto il giorno di Santo Stefano del 2004.
Dopo essere rimasta sommersa per più di tre minuti, finalmente riemerge e si aggrappa a un albero.
Maria è pietrificata, sola e convinta di stare per morire, ma grazie al miracolo che ha ispirato il film The Impossible, la madre e la propria famiglia sono sopravvissuti
Poco prima che il paradiso finisse a pezzi, Maria si stava riposando su un lettino dell’Orchid Resort Hotel in Thailandia, mentre i suoi figli, Lucas di dieci anni, Tomas di otto e Simon di cinque, giocavano lì vicino con il padre.
La madre guardò con orrore il marito Quique Alvarez e i suoi figli più giovani mentre venivano sommersi dall’enorme massa di acqua che trascinava con sé le macchine e lo chalet in cui il gruppo alloggiava.
“Non riuscivamo a vedere l’onda”, dice Maria, che di professione fa la dottoressa.
“Abbiamo cominciato a sentire un rumore veramente orribile. Mi guardavo attorno pensando fosse solo nella mia testa.
Nessuno ha riconosciuto quel suono. Sembrava come se la Terra si stesse distruggendo, mentre tutto era perfettamente integro.
Volgevo lo sguardo al mare e ho visto un enorme muro nero. Non pensavo fosse il mare. Credevo si trattasse di un muro nero che stava venendo a prenderci.
Lucas, il più grande, era di fronte a me. Era appena uscito dalla piscina per andare a recuperare la palla che avevamo regalato ai nostri figli il giorno di Natale”.
“Ho urlato a mio marito e ai bambini. Credevo fosse giunta la fine per tutti noi. Lucas gridava – Mamma! Mamma!”. Dopo sono tutti scomparsi sott’acqua
“Ho attraversato momenti difficilissimi sotto l’acqua – di forte shock e paura per i miei ragazzi. Ricordo di essere stata sballottata contro dei muri. Li sentivo tremare e rompersi.
Non soffrivo fisicamente, ma la sensazione di annegare era così forte che mi sembrava di essere in un centrifuga.
I dottori hanno detto che sono rimasta per più di tre minuti sott’acqua perchè i miei polmoni erano pieni d’acqua.
Dopo esser risalita in superficie mi sono aggrappata a un albero. È stato molto difficile cercare di capire cosa mi circondasse perché niente sembrava normale”.
Maria aveva profonde ferite al petto e una terribile ferita sulla coscia destra. Nonostante l’agonia e la confusione è riuscita a intravedere qualcosa che le ha allietato il cuore.
“A circa 15 metri da me potevo scorgere una piccola testa e ho subito pensato ‘Dio mio credo che sia Lucas’. Subito dopo l’ho sentito urlare e così sono andata a prenderlo”.
“In quel momento ho avuto la visione più bella della mia vita. Ti dimentichi di te stesso. Pensi solo a salvarli. Ho nuotato attraverso la corrente e l’ho preso. Ci siamo aggrappati a un tronco d’albero”.
“Stavo morendo, lo sentivo. Mentre ero sull’albero, sanguinando profondamente a causa delle ferite profonde, potevo percepire l’agonia. Ho sofferto a causa di emorragie interne e di ferite esterne”.
Traumatizzata e con la paura di esser colpiti da un’altra enorme onda, Maria e Lucas sono stati ritrovati nell’albero da un uomo thailandese che si è voluto assicurare del loro ricovero in ospedale.
Maria ha detto” L’uomo non mi permetteva di morire. Mi ha trascinata attraverso il fango per molto tempo fino a quando non è stato sicuro che fossi in buone mani”.
Maria era convinta che il resto della sua famiglia non ce l’avesse fatta. “Nemmeno per un secondo ho creduto che Quique e i miei altri ragazzi fossero vivi”.
Dopo lo tsunami, Quique aveva perso i figli più piccoli che prima dell’arrivo dell’onda erano sempre stati tra le sue mani, fino al momento in cui si è visto sbalzare contro una colonna al piano terra dell’hotel.
È stato letteralmente spazzato via dalla forza dirompente dell’acqua, ma è riuscito ad aggrapparsi a un albero e a rimanere a galla per circa mezz’ora.
Il padre pianse, sicuro che gli altri fossero annegati. In seguito, dopo qualche agonizzante minuto, ha sentito la voce di Tomas urlare:” Papà!Mamma! Lucas! Simon!”
I due si sono stato riuniti e sono rimasti appollaiati sul ramo di un altro albero per mezz’ora. Poi, incredibilmente, hanno sentito il piccolo Simon urlare per chiedere aiuto, mentre l’acqua scorreva.
Ancora convinto che sua moglie e Lucas fossero morti, Quique tuttavia ha collaborato con un altro marito sconvolto nella ricerca. Quique ha dovuto prendere la straziante decisione di lasciare Simon e Tomas nelle mani di estranei sul tetto dell’albergo.
Dopo aver girato per ore attraverso ospedali pieni di feriti, agonizzanti e defunti, Quique non riusciva a credere ai suoi occhi di fronte alla vista della moglie e di Lucas vivi.
Maria non era fuori dalla foresta – anche dopo aver lasciato la Thailandia la donna ha trascorso 14 mesi in un’ospedale in Singapore e nel loro paese natale, la Spagna – ma la sorprendente sopravvivenza è stata un raro esempio di fortuna.
Lo tsunami ha ucciso 230,000 persone tra Thailandia, Sri Lanka, Indonesia e altre 11 nazioni. Sono passati otto anni dalla tragedia, ma il film The Impossible ci ricorda in che modo l’onda terrificante abbia influenzato le vite di così tante persone. La pellicola, prima drammatizzazione del disastro, aspira agli Oscar. L’attrice Naomi Watts, nata nel Kent, interpreta Maria, mentre Ewan McGregor veste i panni del marito
Lucas, che ora ha 18 anni e studia medicina all’ University College di Londra, è interpretato dall’attore emergente Tom Holland, di 16 anni.
La stupenda ricreazione del momento in cui l’onda ha colpito l’hotel di lusso in Khao Lak è veramente spaventosa. è servito un anno intero per dare vita a una sequenza di 10 minuti.
Durante le riprese di The Impossible Maria e Naomi si sono conosciute meglio. In quanto parte del processo filmico, la famiglia è tornata nell’hotel, ricostruito dopo lo tsunami. Sorprendentemente Maria ha detto che il viaggio “non è stato per niente difficile”.
Maria ha detto inoltre: “Siamo anche andati all’ospedale. è stato soddisfacente chiudere tutto il processo”
“Nessuno di noi ha paura del mare – non è stata colpa del mare. Lo stresso post-traumatico è difficile da superare. Ma bisogna andare avanti”
Tomas, che sta anche studiando in Gran Bretagna, è andato avanti – vuole fare il bagnino.
Maria ha detto che hanno parlato raramente dello tsunami dopo esser tornati in Spagna e quando l’hanno fatto la gente non credeva che la loro avventura fosse successa veramente.
L’incredibile salvataggio di Maria e della sua famiglia si è trasformato in The Impossible dopo che il regista, Juan Antonio Bayona, ha sentito la loro storia in radio
“Siamo stati molto fortunati, ma portare con sè questa fortuna per tutta la vita è comunque anche molto difficile. Siamo rimasti in contatto con l’uomo che si è spostato con mio marito per cercarci. Ma è difficile perchè ha perso le sue due bambine”
“Ho imparato cosa fosse la vera generosità grazie allo tsunami. Gente che non mi conosceva ha speso ore cercando la mia famiglia. Avevo sempre paura delle cose. Lo tsunami è stato un regalo incredibile. Io abbraccio la vita. La mia esistenza è sostanzialmente del tempo extra”.