The Young Pope: il trionfo della serie tv di Sorrentino a Los Angeles
Finalmente The Young Pope è sbarcato anche negli USA. Per la precisione a Los Angeles. Domenica 15 gennaio la serie tv è stata presentata ai giornalisti americani: l’accoglienza è stata un vero successo. La prima puntata della produzione originale Sky, HBO, Canal+ andrà in onda questa sera sul canale via cavo HBO.
Variety ha definito Paolo Sorrentino “uno dei più feroci e inventivi commentatori dei malanni della società odierna”. Durante l’evento, Paolo Sorrentino e Jude Law hanno anche risposto alle domande dei giornalisti e dei curiosi presenti. In particolare le domande si sono focalizzate su un punto. Può un personaggio come Lenny Belardo rappresentare il futuro della Chiesa Cattolica? Insomma, domande ambiziose per una serie ambiziosa.
The Young Pope trionfa nella presentazione di Los Angeles
Sorrentino ha comunque dichiarato: “Ho scritto questa sceneggiatura anni fa, in tempi non sospetti, quindi non si tratta di una premonizione ma della semplice idea di investigare il mondo della Chiesa. Di conoscerla più profondamente, non nel modo a volte scandalistico, altre edulcorato con cui spesso viene dipinta. Non è un commento su cosa sta succedendo nel mondo ma certo riflette questo momento e mostra cosa può significare dare fiducia e il voto a uno sconosciuto”.
Nel frattempo in Italia si pensa già alla prossima stagione, le cui riprese sono previste per il 2018. In occasione della presentazione americana, sia Sorrentino sia Jude Law hanno confermato l’arrivo delle prossima stagione. Forse anche di più di una stagione, ma solo nel caso in cui ci sia il consenso del pubblico.
Il cast della serie, oltre Jude Law/Lenny Belardo include il Premio Oscar come migliore attrice Diane Keaton e Silvio Orlando. Presenti poi Scott Shepherd, Cécile de France, Javier Cámara, Ludivine Sagnier, Toni Bertorelli e James Cromwell.
La serie, prima ancora del debutto, è stata venduta da FremantleMedia International in oltre 80 Paesi che sommati ai territori già coperti dai broadcaster co-produttori (Sky, HBO, CANAL+, MediaPro) fa arrivare a 110 il numero record dei Paesi in cui la serie – ad oggi – sarà in onda, dal Madagascar agli Stati Uniti.