xXx – Il Ritorno di Xander Cage: recensione del film con Vin Diesel
Con xXx – Il Ritorno di Xander Cage torna sul grande schermo Xander Cage, lo spericolato atleta estremo, metà Robin Hood, metà Patrick De Gayardon. Dato per morto nel secondo episodio (xXx State of Union, con Ice Cube a fare il mattatore), il personaggio era stato lanciato da Rob Coehn nel 2002 con il primo xXx, in quello che era stato uno dei più grandi successi della carriera di Vin Diesel.
Il divo californiano fin dagli inizi ha sempre portato sullo schermo eroi ultra-virili, testosteronici, ‘tamarri’ oltre l’immaginabile ma (bisogna riconoscerglielo) anche molto autoironici e accattivanti, senza mai commettere l’errore di prendersi troppo sul serio, diventando un vero e proprio simbolo generazionale.
Il fatto che alla lunga i suoi personaggi si assomiglino tutti, quasi fossero copie e repliche create in catena di montaggio, non ha mai scalfito la sua popolarità, né il successo commerciale dei suoi film. Da questo punto di vista lo si potrebbe definire il John Wayne o il Charles Bronson del 21° secolo.
xXx – Il Ritorno di Xander Cage: un cast di tutto rispetto!
Ad affiancarlo l’ormai lanciatissimo Donnie Yen (“io sono tutt’uno con la forza e la forza è con me” presente?), la star di Bollywood Deepika Padukone, un rockeggiante Tony Jaa, il sempre eterno Samuel L. Jackson, una simpaticissima Toni “Hillary Clinton con l’upgrade” Collette, il “Mastino” Rory McCann, Nina Dobrev e una lunga lista di non-attori prestati al mestiere: Kris Wu, Michael Bisping, Ruby Rose, Nicky Jam, Neymar e chi più ne ha più ne metta, spesso senza che vi sia un senso anche solo minimo alla loro presenza.
In questo xXx – Il Ritorno di Xander Cage, il regista D.J.Caruso (quello di Disturbia e Eagle Eye) ha lavorato su una sceneggiatura di Scott Frazier, confezionando un prodotto commerciale ad alto contenuto adrenalinico, dove la fanno da padrone esplosioni, combattimenti, muscoli ipertrofici, tatuaggi pecorecci e compagnia bella.
La regia di Caruso è robusta e ben bilanciata, anche grazie all’ottima fotografia di Russell Carpentier, mentre la sceneggiatura di Frazier, se analizzata anche solo superficialmente, si rivela un vaso di Pandora in grado di confondere ogni metro di valutazione usato normalmente per un film.
Questa nuova avventura di Cage vive di continui contrasti, di luce e ombre che abbracciano e stritolano qualsiasi velleità di un voto definito e certo.
Si perché bisogna partire da un presupposto: è un film davvero ignorante, con una trama a dir poco banale, personaggi assurdi, cliché a iosa e dialoghi che a confronto quelli di Wrestlemania sembrano scritti da Michel Foucault. Le scene d’azione sono così esagerate e irrealistiche come neppure in GTA, e il sempre più gioiosamente trash Diesel si aggira in un universo dove non esistono donne brutte o addominali non scolpiti, dove i maschioni alpha fanno a gara a chi la spara pià grossa, condendo però il tutto con accorati slogan sui sogni, la vita, la libertà, i sentimenti.
È un film brutto?
Si. Ma (ed è qui il punto fondamentale) lo è in modo talmente schietto, onesto, autoironico, irriverente e genuino che alla fine da tanta bruttezza nasce una sorta di bellezza. Questo nuovo xXx (come i precedenti ma ingigantito) ricorda certi panini indigeribili presi al chiosco 6 di mattina fuori dalla discoteca, la nostra prima sgangherata auto senza servosterzo, o certi calciatori nati per rubarti il pallone ma incapaci di farci alcunché quando lo hanno finalmente tra i piedi. Perché ammettiamolo, un po’ di sana ignoranza, che ci alleggerisca dai pensieri e ci aiuti a scaricare lo stress, non può che far bene di tanto in tanto. Vederlo può essere quindi un divertente escamotage per spezzare la monotonia di una vita fatta delle poesie di Federico Garcia Lorca, le canzoni di Guccini o i film di Wim Wenders.
Ve lo consigliamo se siete alla ricerca di leggerezza, testosterone e qualche risata
Il punto è non pensare che tutto questo sia il solo cinema che merita di essere visto. Perché l’ignoranza (quella sana) è buona solo in piccole dosi. Ve lo consigliamo quindi se siete alla ricerca di leggerezza, testosterone e qualche risata. Se invece siate fruitori esclusivamente del “cinema” fatto di auto, tette, cazzotti, salti di cinquanta metri e storie d’amore che nascono dopo 20 secondi… beh bentornati, ci siete mancati (non è vero) e godetevi lo spettacolo.
xXx- Il Ritorno di Xander Cage è in uscita nelle sale dal 19 gennaio, distribuito da Universal Pictures.