Mrs. Doubtfire: 15 cose che non sapete sul film con Robin Williams
Ancora oggi, semplicemente guardando la locandina di Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, è impossibile non cominciare a sorridere scorgendo, dietro il pesante trucco di quell’anziana tata, il guizzo inconfondibile di Robin Williams.
Era il 1993 quando il regista Chris Columbus, che aveva già sfornato i due cult di Mamma ho perso l’aereo, regalò al mondo una delle interpretazioni più divertenti di uno scatenatissimo Williams, che con il doppio ruolo di padre affettuoso e sedicente tata fuori dagli schemi continua a farci ridere a distanza di oltre 20 anni. E dopo aver omaggiato l’eclettico talento del nostro Capitano ricordando le sue lezioni di vita, ecco 15 curiosità che forse non sapevate su Mrs. Doubtfire.
È stato un vero successo al botteghino, incassando più di 15 volte il proprio budget
Costato 25 milioni di dollari, cifra non indifferente ma che apparirebbe ridicola se affiancata alla maggior parte dei film che Hollywood è abituata a sfornare, commedie comprese, il film è riuscito a raggiungere 441.3 milioni al botteghino, quasi 18 volte il proprio budget. Fu il secondo incasso del 1993, dietro solamente a Jurassic Park.
Il film ha segnato il debutto di Mara Wilson
Avrebbe preso parte ad almeno un altro paio di cult degli anni ’90 quali il remake di Miracolo nella 34ª strada e Matilda 6 mitica, ma fu proprio al fianco di Robin Williams che, all’età di 6 anni, esordì Mary Wilson. La sua breve carriera al cinema terminò nel 2000, quando dopo aver girato Thomas and the Magic Railroad, l’attrice si ritirò dalle scene per via della troppa pressione che si era trovata ad affrontare così giovane. Oggi è una scrittrice e autrice di opere teatrali.
Il film è tratto da un romanzo inglese
La sceneggiatura porta la firma di Randi Mayem Singer e Leslie Dixon, ma il soggetto è tratto dal romanzo Madame Doubtfire, pubblicato nel 1987 dalla scrittrice inglese Anne Fine, che era solita passare davanti a un negozio di pellicce e gioielli gestito proprio da una certa Madame Doubtfire. Il romanzo arrivò vicino a vincere diversi premi: il Guardian Children’s Fiction Prize, l’Observer Teenage Fiction Prize e il Whitbread Children’s Book Award.
Robin Williams fa una citazione a un altro suo film
In una delle sequenze finali, quando la famiglia è riunita al ristorante, Robin Williams fa cadere la propria dentiera in un bicchiere di vino, commentando “Carpe Dentum… seize the teeth” facendo un diretto riferimento alla frase “Carpe Diem… seize the day” pronunciata dal professor John Keating interpretato ne L’attimo fuggente. In italiano, le due frasi risultano più distanti (“Carpe Dentum… raccogli il dente” invece di “Carpe Diem… cogliete l’attimo”), ma il riferimento rimane comunque ben chiaro.
I fatti del film si avvicinavano alla vita privata di Robin Williams e Sally Field
Nel periodo delle riprese, Sally Field, che nel film interpreta la moglie di Williams, stava divorziando dal produttore Alan Greisman, suo secondo marito che aveva sposato nel 1984 e da cui ha avuto un figlio, Samuel. Williams, dal canto suo, aveva divorziato pochi anni prima dalla moglie Valerie Velardi e sposato Marsha Garces, la tata del figlio Zachary Pym, che nel frattempo era rimasta incinta e che avrebbe di lì a poco dato alla luce Zelda Rae Williams. L’attore divorziò nuovamente nel 2010 e l’anno successivo sposò la terza moglie Susan Schneider.
Robin Williams andò in giro per la città in modo da testare il proprio trucco
Nonostante l’ottimo lavoro dei truccatori Greg Cannom, Ve Neill e Yolanda Toussieng, Robin Williams voleva essere certo che il risultato finale funzionasse a dovere e decise di provare il travestimento direttamente sul campo. L’attore entrò addirittura in un sexy shop, senza ovviamente essere riconosciuto.
L’indirizzo che Sally Field dà al telefono è il vero indirizzo del set
Quando il personaggio interpretato da Sally Field contatta telefonicamente Mrs. Doubtfire, le dice di venire al numero 2640 di Steiner Street. Ebbene, quello è il vero indirizzo della casa in cui è stato girato il film.
La scena della maschera facciale fu interamente improvvisata
Ricordate la scena in cui Robin Williams indossa la maschera per la notte composta da “chiara d’uovo, panna, zucchero in polvere, vaniglia e un tocco d’albume”? A quanto pare, le luci avevano reso il set talmente caldo che la maschera continuava a colare dalla faccia dell’attore. Piuttosto che interrompere la ripresa, Columbus fece affidamento sulle capacità di improvvisazione di Williams e la scena finì dritta nella versione definitiva così com’era venuta.
Tim Allen fu vicino a interpretare Mrs. Doubtfire
Esatto. Per quanto oggi sembri pazzesco, non fu Robin Williams la prima scelta per il film. La parte era stata originariamente proposta a Tim Allen, che in quegli anni era sulla bocca di molti per la serie Quell’uragano di papà. L’attore declinò, ma l’anno successivo avrebbe interpretato Babbo Natale nel film Santa Clause, ricoprendo un ruolo che richiese comunque una buona dose di trucco.
Nell’originale, Robin Williams ripete la parola “dear” più di 100 volte
Mrs. Doubtfire è una signora apparentemente dolcissima, come traspare anche dalle sue parole. Il personaggio infatti pronuncia più di 100 volte la parola “dear”, in italiano “caro/a/i/e”. Che fosse una risposta ai 226 “fuck” di Scarface?
I fan di Robin Williams si sono recati di fronte alla casa dove fu girato il film per porgere i loro omaggi
Poche ore dopo che si diffuse la notizia riguardo la morte dell’attore, dozzine di fan andarono di fronte alla casa di San Francisco dove fu girato il film per porgere i loro saluti all’attore scomparso, lasciando anche mazzi di fiore sui gradini.
Blake Lively fece un provino per il film
Abbiamo già visto come il ruolo di Natalie, la figlia più piccola della famiglia Hillard, fu l’esordio di Mara Wilson, ma un’altra bambina fece il provino con la speranza di iniziare la sua carriera da attrice: Blake Lively. Purtroppo, quella volta, la fortuna non le sorrise, e la giovane debuttò solamente nel 1998 con una piccola parte in Sandman, diretta dal padre Ernie. Oggi Lively è comunque lanciatissima e ha già lavorato con registi del calibro di Ben Affleck, Oliver Stone e Woody Allen. Il suo ruolo più recente risale all’anno scorso in All I See Is You di Marc Forster.
C’erano sempre tre macchine da presa puntate su Robin Williams
L’abbiamo già detto: Robin Williams era un asso dell’improvvisazione. Il regista Chris Columbus aveva talmente tanta fiducia nella vena comica dell’attore da tenere sempre tre macchine da presa accese e puntate su di lui, in modo da non perdere nemmeno un dettaglio di ciò che usciva dalla brillante mente di Williams.
L’attrice che interpreta la figlia più grande fu cacciata da scuola
Il mestiere dell’attore non è semplice e spesso può rendere difficile procedere tranquillamente con la propria vita fuori dal set. È ciò che accadde a Lisa Jakub, che nel film interpreta la figlia maggiore Lydia. A quanto pare, la scuola ritenne intollerabili i 5 mesi di assenza della ragazza e decise di espellerla. Robin Williams scrisse addirittura una lettera chiedendo alla scuola di cambiare idea, ma senza successo. La lettera venne tuttavia incorniciata e appesa nell’ufficio del preside.
Le sessioni di trucco di Robin Williams furono interminabili
Uno dei più alti traguardi del film è senza dubbio il trucco grazie al quale Robin Williams si trasformava ogni giorno in Mrs. Doubtfire. Occorrevano circa quattro ore e mezza di trucco ogni singolo giorno di riprese per dar vita all’anziana tata. Un duro lavoro che ha dato i suoi frutti, venendo anche riconosciuto dall’Academy: quell’anno, i truccatori Greg Cannom, Ve Neill e Yolanda Toussieng ricevettero il premio Oscar nella loro categoria.