Outlander: recensione
Outlander è una delle serie tv più emozionanti che l’universo televisivo americano ha regalato al grande pubblico. Ha debuttato in piena estate sulle frequenze di Starz (la stessa rete cable che trasmesse Da Vinci’s Demons e Back Sails per intenderci) ed è stato subito successo. Ora sulle frequenze di FOXLife dallo scorso lunedì, sono in onda gli 8 episodi che compongono la prima trance della stagione di Outlander.
Sviluppata da Ronald D. Moore, il fautore del grande successo di Battlestar Galactica, la serie è ispirata ai romanzi di Diana Gabaldon. Le atmosfere, gli odori ed i profumi delle Highlands scozzesi rivivono quindi in questa serie tv epica, emozionante e tracotante di sentimenti. In America i restanti episodi inediti verranno trasmessi dal prossimo 4 Aprile ma, riscontrato il grande impatto con il pubblico, Outlander è stato già rinnovato per una seconda stagione. Un successo tutto meritato perché lo show è un vero e proprio romanzo televisivo affascinante e coinvolgente.
Ci troviamo negli anni ’40, dopo la fine dell’interminabile secondo conflitto mondiale. L’infermiera di guerra Claire (Caitriona Balfe) con suo marito Frank (Tobias Menzies) si godono una seconda luna di miele tra le lande scozzesi di Inverness. Alla ricerca di sentimenti ed affetti perduti, Frank coinvolge Claire in un viaggio alla ricerca delle origini della famiglia Randall. A Craig na Dun, luogo etereo e senza tempo, Claire per un motivo sconosciuto, compie un viaggio nel tempo che la catapulta letteralmente nel 1700. Accusata di essere una spia inglese dal Clan dei McKenzie, la donna troverà in Jamie (Sam Heughan) un amico ed un amante. Fingendosi una nobildonna francese, Claire cerca in tutti i modi di poter riabbracciare suo marito, ma le giubbe rosse sono in agguato e i sentimenti verso Jamie cambiano letteralmente le carte in tavola.
In un mix ben congeniato di drama storico e romance, Outlander convince fin dal suo incipit non solo per un’ottima release scenica, ma soprattutto per una vicenda che, passo dopo passo, colpisce il cuore dello spettatore come la punta di una lama. I romanzi quindi dell’autrice rivivono fra le immagini di questa serie tv dal grande respiro che, anche se decide di dare ampio spazio alla tematica amorosa, si prefigge il compito di raccontare senza peli sulla lingua gli usi ed i costumi dell’epoca. Le Highlands scozzesi infatti risplendono in tutta la loro bellezza ed i personaggi con le loro storie, sono calati alla perfezione in questa cornice dal grande impatto. Il punto di forza di Outlander però sta nel fatto che la serie tv è l’immagine speculare del romanzo.
Dunque cosa succederebbe se il tuo passato diventasse – causa forza maggiore – il tuo futuro?