Il favoloso mondo di Amélie: una colonna sonora struggente e malinconica
La colonna sonora de Il favoloso mondo di Amélie (recensione) è sicuramente uno degli elementi che hanno contribuito a rendere il film di Jean-Pierre Jeunet il cult che è ormai diventato. Le note di Yann Tiersen risuonano ovunque, dai sottofondi di reportage e servizi televisivi, alle dita ispirate degli artisti di strada, portando i passanti a non poter fare a meno di fermarsi per riassaporare le atmosfere magiche ed evocative di una delle pellicole più belle del nuovo millennio.
Il grande successo di questa incantevole soundtrack originale risiede principalmente nella sua perfetta assonanza con l’atmosfera emotiva della scena di riferimento e nel modo in cui la prevalenza del pianoforte e della fisarmonica – tipico strumento del cantastorie – sottolinea la semplice essenzialità del mondo mostrato dal film e dell’interiorità della sua straordinaria protagonista, una ragazza profondamente buona, che nasconde il suo bisogno di amore e felicità dietro l’iniziativa di una totale dedizione al prossimo.
Possiamo quindi affermare con decisione che la colonna sonora de Il favoloso mondo di Amélie rappresenta un personaggio aggiunto del film, la cartina tornasole dei sentimenti evocati e delle emozioni di una giovane donna alle prese con il difficile ed entusiasmante percorso della ricerca della felicità. Andiamo allora a scoprire i brani più celebri di questa fiaba moderna, ricordando le scene in cui compaiono ed il relativo significato emotivo.
Il favoloso mondo di Amélie: alla scoperta di una colonna sonora indimenticabile
Cominciamo dal tema principale del film, che compare fin dalle premesse della storia, quando il narratore esterno ci presenta chi è Amélie attraverso il racconto delle tappe principali della sua infanzia e la descrizione delle caratteristiche caratteriali della ragazza. J’Y Suis Jamais Allé è un brano composto prevalentemente dal suono degli archi (in primis violini) e della fisarmonica, un motivo allegro ma carico di malinconia, che suggerisce immediatamente l’ottimismo di una vita segnata dalla sofferenza ma proiettata verso una gioia ancora sconosciuta, tutta da scoprire. Un brano sensoriale, esattamente come la passione per le piccole cose che rende la vita di Amélie una continua avventura alla scoperta del piacere di fare del bene e della felicità.
Qui il titolo parla da sé: La Valse d’Amélie, concentra in questo struggente valzer dominato dalla fisarmonica tutta l’intensità e la vorticosa frenesia con le quali Amélie cerca di raggiungere i suoi nobili obiettivi. La ritroviamo infatti nell’epilogo, quando le vite di tutti i personaggi in gioco ritrovano il giusto percorso dopo l’impasse grazie all’intervento di Amélie, compresa lei stessa, finalmente stretta al suo amore e pronta ad assaporare ogni nuova sensazione di questo nuovo e meritato capitolo della sua vita.
E qui siamo al brano forse in assoluto più riprodotto de Il favoloso mondo di Amélie, Comptine D’un Autre été L’après-midi. Una soave sinfonia per pianoforte, che ritroviamo nei momenti in cui Amélie si sente più sola ed indecisa sul da farsi per dare un senso ed una svolta alla propria esistenza.
Un brano che suggerisce attesa, sconforto ma, ancora una volta, minuziosa attenzione per ogni piccola sensazione, sottolineata dal peso che viene conferito ad ogni nota, simbolo della necessità di valorizzare ogni tassello della propria vita per poterla proiettare nella giusta direzione.
L’autre valse d’Amélie caratterizza il momento in cui Amélie scopre l’album con le fototessere raccolte dal suo futuro amore Nino (Mathieu Kassovitz) e capisce che forse al mondo esiste qualcun altro con la testa sufficientemente tra le nuvole per riuscire a capirla e completarla… Il brano è un trionfo di fisarmonica, forse l’unico della colonna sonora libero dalla malinconia e completamente proiettato nel futuro.
Altro brano profondamente malinconico suonato al pianoforte, Le Mulin sembra voler racchiudere tutta la difficoltà della nostra protagonista nell’esprimere e far comprendere agli altri il suo meraviglioso mondo interiore, fatto di introversione, carezze non ricevute ma ancora tanta voglia di amare ed essere amata.
Come sapete Amélie è la persona più buona del mondo…fino a quando non la si fa arrabbiare! La Dispute caratterizza, a suon di accordi di fisarmonica alternati ad un silenzio cospiratorio, la missione punitiva perpetrata dalla protagonista ai danni dello sgarbato fruttivendolo, reo di aver offeso il dolce e volenteroso aiutante Lucien approfittandosi della sua debolezza psicologica. Il risultato sarà una delle scene più esilaranti del film…chi la fa la aspetti!