Ecco perché La La Land è un omaggio al cinema di Hollywood
La La Land è di sicuro il film rivelazione del 2016, un musical moderno che richiama i grandi successi Hollywoodiani degli anni ‘50 come Cantando sotto la Pioggia (1952), e che vede in Ryan Gosling e Emma Stone due moderni Fred Astair e Ginger Rogers. Il regista Damien Chazelle ha reso omaggio alle leggende del cinema, ma allo stesso tempo il suo approccio è risultato innovativo, adeguando i classici del genere alla vita della Los Angeles moderna.
La La Land: dietro le quinte dell’incredibile musical di Damien Chazelle
Detto questo, ciò che rimarrà impresso nella storia del cinema è l’incredibile colonna sonora di Justin Hurwitz. Chazelle e Huruwitz si sono conosciuti all’università e avevano già collaborato insieme per i film Whiplash e Guy and Madeline on a Park Bench.
“L’idea di realizzare non un semplice musical, ma un musical che parlasse della realtà dell’amore e dei sogni nella L.A. di oggi, ha dato entusiasmo ed energia a me e a Damien”, dice il compositore. “E poi ci piaceva molto l’idea di inserire il senso della vita di oggi in quel mondo”.
Le canzoni per La La Land hanno poi ispirato le coreografie di Mandy Moore, che qualche anno fa aveva coreografato Silver Linings Playbook di David O. Russell.
“Io sono un’appassionata dello stile di ballo dei film musicali della MGM”, confessa Moore. “E la danza è la mia vita – quindi è stato bellissimo vedere quanto Damien voleva addentrarsi in questo mondo”.
La Moore non ha solo ideato le coreografie, ma ha anche personalmente insegnato a ballare a Emma Stone e Ryan Gosling. Chazelle e Moore hanno voluto costruire le coreografie del racconto in un modo ultramoderno, cercando non solo di coinvolgere emotivamente il pubblico, ma immergendolo nei numeri di ballo.
“Sapevo che Damien voleva girare vecchio stile. Niente montaggio. Ed è stato inflessibile. Poi è arrivato il momento in cui abbiamo pensato ‘oh mio Dio, come facciamo?’”, dice Moore ridendo. “E allora capisci che per creare qualcosa di magico devi fare qualcosa di folle, devi buttarti”.
Il direttore della fotografia Linus Sandgren ha utilizzato lenti anamorfiche e pellicola 35mm per creare un legame con il passato
Damien Chazelle aveva chiaro in mente il look che voleva per il suo film. La La Land è stato girato in cinemascope, tutto da un’unica posizione, come nei classici anni ‘50, tutto trasformato con attrezzature moderne. Il direttore della fotografia Linus Sandgren ha utilizzato lenti anamorfiche e pellicola 35mm per creare un legame con il passato, portando però la cinematografia del film nell’era della tecnologia odierna. Questo non significa che non so sono presentate delle sfide: girare il film in formato widescreen ha significato che la pellicola dovesse essere ricaricata ogni dieci minuti. In più Chazelle ha voluto anche girare le scene più intense con un’unica ripresa, così da ottenere quella che Sandgren ha chiamato “una realtà senza interruzioni”.
“Questo rappresenta sempre una sfida, soprattutto se vuoi avere la luce perfetta”, spiega Sandgren. “Damien non voleva aggiungere gli effetti dopo, voleva che tutto avvenisse davanti alla macchina da presa. La magia in questo film non è mai falsa – avviene tutto davvero. Ma io penso sempre che le cose si possono ottenere, bisogna solo trovare la soluzione, in questo caso è stata necessaria tanta, tanta pianificazione”.
Sandgren ha giocato inoltre con una quantità di luci colorate per accentuare la gamma dei blu e dei rosa del film. Tutte le scene notturne sono state girate in location, ma il cielo illuminato tendente al viola è stato il risultato del lavoro di Sandgren.
La La Land non è solo una storia d’amore, è anche un’ode alla città di Los Angeles
La La Land non è solo una storia d’amore, è anche un’ode alla città di Los Angeles. Il Griffith Park Observatory, il Lighthouse Cafè e il club Redondo Beach sono tutti luoghi scelti per mostrare la città degli angeli, ma la vera introduzione alla città si ha nella scena iniziale di “Another Day of Sun”. Su 40 giorni di produzione, 2 sono stati dedicati al numero di ballo sull’autostrada di L.A. Le prove sono state effettuate in uno spazio sul retro dello studio, ma per girare la scena la California Highway Patrol ha chiuso l’autostrada.
A legare questo bellissimo film c’è la storia d’amore tra Sebastian e Mia, interpretati dai magnifici Ryan Gosling e Emma Stone. Non solo i due sono credibili come coppia, ma entrambi hanno dato prova di essere ciò che in inglese chiamano “triple threats”, artisti che sanno sia recitare, che ballare, che cantare. Se si pensa che all’inizio erano stati scelti Miles Teller e Emma Watson come protagonisti (lui aveva rinunciato perché non si riusciva a trovare un accordo sul salario, lei invece per girare La Bella e La Bestia), si può senza dubbio affermare che come seconda scelta non hanno per niente deluso.