Pulp Fiction: curiosità e citazioni da sapere sul film di Quentin Tarantino
Pulp Fiction è il secondo film di Quentin Tarantino, quello che dopo il folgorante esordio de Le iene ha consacrato il regista americano imponendolo all’attenzione dei cinefili di tutto il mondo. Abbiamo selezionato per voi le più interessanti curiosità sulla lavorazione di questo classico del cinema e le migliori fra le tante citazioni ad altre pellicole del passato disseminate nel corso del film.
Quentin Tarantino e Federico Fellini
La celeberrima scena della spassosa danza fra John Travolta e Uma Thurman in Pulp Fiction è un chiaro omaggio a un’analoga sequenza del capolavoro di Federico Fellini 8½, in cui Barbara Steele e Mario Pisu eseguono passi e movenze speculari, anche se in un contesto completamente diverso. Per ispirare i due interpreti, il regista gli ha inoltre mostrato una scena del tutto simile di Bande à part di Jean-Luc Godard.
La scena del ballo di Pulp Fiction è stata poi a sua volta omaggiata in Be Cool, in cui la Thurman e Travolta si cimentano in un’altra entusiasmante danza.
L’Ezechiele 25:17
L’arcinoto passaggio biblico Ezechiele 25:17, che il personaggio di Jules recita alle sue imminenti vittime, è in realtà per buona parte scollegato da quanto realmente contenuto nella Bibbia. Il passo è ripreso quasi alla lettera dal film Karate Kiba con Sonny Chiba, di cui Quentin Tarantino è un grande fan. L’Ezechiele 25:17 era stato inserito dallo stesso Tarantino anche nella prima stesura della sceneggiatura di Dal tramonto all’alba. In Captain America: The Winter Soldier è presente un omaggio a Pulp Fiction e in particolare all’Ezechiele 25:17, che è visibile come epitaffio sulla tomba di Nick Fury, altro personaggio interpretato da Samuel L. Jackson.
Uma Thurman e Pulp Fiction
In un primo momento, Uma Thurman aveva rifiutato la parte di Mia in Pulp Fiction. Per convincere l’attrice a prendere parte al film, Quentin Tarantino le ha letto la sceneggiatura al telefono. Per la sua performance nella pellicola, Uma Thurman è stata poi candidata a Oscar e Golden Globe come miglior attrice non protagonista. L’attrice è stata poi la protagonista assoluta di un altro film del regista americano, ovvero Kill Bill.
La valigetta di Pulp Fiction
Fra i tanti dettagli del film, quello che continua a scatenare più discussioni e a fare scaturire le più disparate teorie è sicuramente il contenuto della misteriosa valigetta che Vincent e Jules devono recuperare. La particolare reazione di chi guarda all’interno di questo recipiente, a metà fra lo stupore e l’estasi mistica, insieme alla luce che esso emana, ha portato alcuni a ritenere che il contenuto potesse essere un oggetto di grande valore (per esempio i diamanti della rapina della precedente pellicola di Tarantino Le iene) o addirittura qualcosa di soprannaturale come l’anima dell’inquietante Marsellus Wallace, teoria sostenuta dalla combinazione 666 che apre la valigetta e dal cerotto sulla testa del personaggio (secondo i mistici il Diavolo rimuove l’anima proprio dal capo).
Nonostante queste affascinanti ipotesi, è ormai assodato che la valigetta di Pulp Fiction non sia altro che un MacGuffin, termine coniato da Alfred Hitchcock per indicare un dettaglio della trama di un film che assume importanza per i personaggi creando azione e suspense intorno a sé, ma che in realtà non ha alcun risvolto concreto per lo spettatore. Lo stesso Quentin Tarantino ha indirettamente confermato la cosa dichiarando che all’interno della valigetta c’è “qualsiasi cosa che lo spettatore voglia che ci sia”.
Pulp Fiction e Le iene
Sono svariati i dettagli che collegano Pulp Fiction all’opera prima di Quentin Tarantino Le iene. La connessione più evidente fra le due pellicole è certamente il legame fra Vincent Vega, il personaggio che ha riportato alla ribalta John Travolta in Pulp Fiction, e il Vic Vega/Mr. Blonde impersonato da Michael Madsen ne Le iene: lo stesso Quentin Tarantino ha confermato che i due sono fratelli. Un altro piccolo ma entusiasmante dettaglio che collega i due film è rappresentato dal cameo in Pulp Fiction di Steve Buscemi nei panni di un cameriere: lo stesso attore interpretava ne Le iene un personaggio contrario a elargire mance a questa categoria di lavoratori e lavoratrici.
Sia Le iene che Pulp Fiction cominciano mostrando dei criminali intenti a fare colazione. In entrambe le sequenze è presente Tim Roth, che nel primo film interpreta un personaggio conosciuto come Mr. Orange (che significa arancia), mentre nel secondo uno chiamato Pumpkin (zucca o zucchino nell’adattamento italiano). Altri due criminali de Le iene presenti in Pulp Fiction sono lo stesso Quentin Tarantino (nei panni di Jimmie Dimmick) e Harvey Keitel, per il quale è stata realizzata su misura la parte del risolutore di problemi Winston Wolf.
Le citazioni di Pulp Fiction
La scena in cui Butch minaccia Zed con la katana è un riferimento esplicito a Un dollaro d’onore di Howard Hawks, mentre in cui la sequenza in cui Jules assaggia il panino di Brett prima di ucciderlo è un omaggio a un passaggio analogo de Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone.
La sequenza in cui Vincent guida verso casa Wallace ricalca un passaggio de L’ombra del passato di Edward Dmytryk. La scena in cui lo stesso personaggio muore è invece un esplicito riferimento a una sequenza analoga de I tre giorni del condor. La scena in cui Vincent e Mia vengono inquadrati frontalmente mentre parlano in macchina ne ricorda invece due analoghe presenti in Carrie – Lo sguardo di Satana e Grease, con protagonista lo stesso John Travolta.
Il personaggio di Butch è ispirato a quello di Marlon Brando in Fronte del porto: non a caso entrambi affrontano un avversario che si chiama Wilson. Il modo in cui Marsellus incontra Butch è invece un chiaro riferimento a un passaggio di Psyco.
La principale ispirazione che Tarantino ha avuto per la stesura dei tre episodi su cui è incentrata la trama di Pulp Fiction è quella de I tre volti della paura di Mario Bava. Il cognome del maestro italiano è citato anche con il nome di uno dei tipi di eroina posseduti da Lance.
La sequenza in cui Mia chiede a Vincent di preparagli del tabacco è una citazione di una scena de La signora del venerdì. Il dialogo fra i due sull’importanza del silenzio riprende invece un passaggio simile di Questa è la mia vita. Le movenze di Mia mentre ritorna a casa ricordano quelle del protagonista de La vita è meravigliosa, mentre l’inquadratura ravvicinata sulle labbra del personaggio proviene da I guerrieri della notte.
I numeri di Pulp Fiction
Pulp Fiction è costato circa 8 milioni di dollari, con 5 di essi destinati agli ingaggi degli attori. Il film ha incassato circa 214 milioni di dollari in tutto il mondo. Nel corso della pellicola, la parola fuck viene pronunciata 265 volte. 94 è la posizione che l’American Film Instistute ha assegnato nel 2007 a Pulp Fiction nella sua classifica dei 100 migliori film statunitensi di sempre, mentre 7 è la posizione che il film occupa attualmente nella top 250 del celebre sito IMDb. 8 sono le morti nel corso della pellicola, mentre 18 sono stati i giorni totali di riprese per Bruce Willis nei panni del pugile Butch. 7 le nomination all’Oscar per il film, con 1 vinto per la sceneggiatura originale di Quentin Tarantino e Roger Avary. Pulp Fiction è stato presentato il 21 maggio 1994 al Festival di Cannes, dove ha vinto la prestigiosa Palma d’oro.