Highlander: il regista di John Wick 2 parla del reboot: “vorrei concentrarmi sul mondo immortale”
Il 7 marzo 1986 venne distribuito, nelle sale statunitensi prima e in tutto il mondo dopo, il film Highlander – L’ultimo immortale con Christopher Lambert e Sean Connery. Successivamente si iniziò a parlare di un reboot ma il progetto rimase in cantiere per parecchio tempo.
Nei mesi scorsi, però, è finalmente arrivata la conferma tanto attesa, attraverso un annuncio che ha posto Chad Stahleski, regista dei due film di John Wick, dietro alla macchina da presa per questo reboot.
Proprio quest’ultimo, nel corso di una recente intervista con EW, ha voluto parlare della mitologia di Highlander e delle sfide da affrontare per realizzare il meglio il reboot: “Penso sia molto simile a John Wick. C’è una grande mitologia alle spalle ed un grande stampo di tipo action. Cosa farebbe un uomo dopo 500 anni di allenamento con le spade? Bisogna imparare a reinventare il genere ed è quello che stiamo cercando di fare al momento. Sono un grande fan del primo Highlander e penso di poter rispettare la sua storia”.
Highlander – Il regista di John Wick 2 parla del reboot della pellicola
Purtroppo i seguiti della storica pellicola sono stati fortemente criticati per la presenza di essere sovrannaturali, in particolare gli alieni provenienti dal pianeta Zeist, ed a tal proposito il regista ha così commentato:
“Quando sono arrivato a bordo del progetto, la proprietà era stata sfruttata per anni da Hollywood, inserendoci di tutto: alieni, navi spaziali, mutanti, terroristi e così via. La mia personale opinione è che nessuno vorrebbe vedere questa roba in un film come Highlander. Ho già visto un mucchio di pellicole che trattano questi argomenti. Vorrei concentrarmi di più sulla storia del mondo immortale”.
Il regista ha poi concluso l’intervista soffermandosi proprio su questo aspetto: “Nella storica pellicola abbiamo fatto la conoscenza di quattro Immortali. Vorrei introdurre il pubblico ad un intero mondo di Immortali e sarà questo il mio piano: restare fedele alla mitologia originale e, al tempo stesso, espandere la storia portando in scena un mitico viaggio interstellare”.