Speciale Buffy The Vampire Slayer
Per ogni generazione c’è una prescelta che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze del male. Lei è la cacciatrice.
Quando Buffy The Vampire Slayer arrivò in Italia era il 2000, e gli Stati Uniti erano già in piena quarta stagione. La bionda e minuta eroina creata da Joss Whedon all’inizio degli anni ’90, proveniva da un film che non ebbe il successo sperato, dove si notava un giovanissimo Luke Perry. Joss ci riprovò, stavolta scrivendo dodici episodi per una serie tv, programmata per terminare dopo una sola stagione, incurante che avrebbe avuto un grandissimo successo tale da portarlo concepire un cult televisivo, amatissimo ancora oggi, a distanza di più di un decennio dalla sua fine.
Sarah Michelle Gellar ha vestito i panni di Buffy Summers per sette stagioni, incarnando lo spirito giusto per un’eroina fuori dal comune. Perché tutti i supereroi dovevano essere grandi e grossi, mentre le bionde e carine dovevano essere considerate solo delle donne trofeo? Joss Whedon cambiò il classico cliché dei film dell’orrore e mise delle nuove regole con Buffy The Vampire Slayer:
Una ragazza che appare completamente insignificante, ma che si rivela essere straordinaria.
Ce ne rendiamo conto fin dalla prima scena: un ragazzo convince una bionda a entrare di nascosto nella scuola durante la notte; qualche minuto dopo, scopriamo che la povera e spaventata ragazza in realtà è un vampiro (Darla) che non esita a ucciderlo. Era il 10 marzo 1997, e Buffy The Vampire Slayer faceva il suo debutto negli schermi americani.
Buffy è nata il 19 gennaio 1981, e all’inizio della serie è una sedicenne spensierata come tutte le altre, costretta a cambiare scuola per l’ennesima volta, dopo aver appiccato un incendio nella palestra del suo precedente liceo in circostanze misteriose. Trasferitasi a Sunnydale con sua madre Joyce (Kristine Sutherland), Buffy sa che non può vivere come tutti i ragazzi della sua età perché ha una missione: lei è la prescelta, l’ammazzavampiri. Abituata ad agire da sola perché come rivelerà la First Slayer in sogno:
La cacciatrice non cammina in questo mondo
Buffy scoprirà che l’unione fa la forza, riunendo attorno a sé una vera e propria Scooby Gang composta inizialmente dal suo osservatore Rupert Giles (Anthony Stewart Head), i suoi amici Willow Rosenberg (Alyson Hannigan) e Xander Harris (Nicholas Brendon), più avanti Cordelia Chase (Charisma Carpenter), il lupo mannaro Oz (Seth Green), e dalla quarta stagione con l’ex demone Anya (Emma Caulfield) e la strega Tara (Amber Benson), fidanzata di Willow.
Cos’è una cacciatrice? In un passato remoto, gli Uomini Ombra, tre stregoni africani, usarono i loro poteri magici per inserire un cuore di puro demone in una giovane donna; essa possiede infatti i sensi ultraterreni quali forza, agilità e salute sovrumana, oltre un’innata capacità combattiva. La Prima Cacciatrice era quindi un demone a tutti gli effetti, ma quando Buffy viene a conoscenza di questi poteri, rifiuta il dono per non diventare una specie soprannaturale a tutti gli effetti. Quando una cacciatrice muore, ne viene attivata un’altra ‘potenziale’, che dovrà prendere il suo posto. Nel corso delle sette stagioni, Buffy morirà due volte: prima per mano del Maestro, al fine della prima stagione e verrà attivata Kendra (Bianca Lawson), alla morte di quest’ultima, viene attivata invece Faith (Eliza Dushku), e poi alla fine della quinta stagione, per poi tornare in vita nella sesta.
Buffy ha i suoi traumi: odia gli ospedali. Quando era piccola ha visto un demone Kinderstod, visibile solo ai bambini malati, uccidere la sua amica del cuore Celia, seminando terrore negli ospedali. I guai sono appena iniziati per la giovane ragazza. Mentre diventa popolare nella scuola dell’assolata Los Angeles, inizia anche ad avere incubi su donne di epoche passate che uccidevano demoni. L’iniziazione di Buffy viene rivelata nel season finale della seconda stagione, Becoming, e avviene fuori ai gradini del suo liceo, dove viene avvicinata dal suo primo osservatore, Merrick, che le rivela il suo destino di Cacciatrice di vampiri. La vita non è facile se sei un’adolescente e hai il peso del mondo sulle tue spalle: Merrick muore nel tentativo di proteggerla, e Buffy, dopo aver rivelato ai suoi genitori l’accaduto, viene rinchiusa in un istituto mentale per qualche tempo – e per un episodio, Normal Again, si è quasi convinta di essere ancora rimasta lì.
Quando la Cacciatrice si innamora è per sempre, ma l’amore non è facile se si vive a Sunnydale in preda alle forze del male. Per tre stagioni il suo cuore batte per il vampiro con l’anima Angel (David Boreanaz), personaggio buono ma dal passato tormentato, che solo Buffy riuscirà a comprendere. La loro storia è burrascosa e pericolosa, sebbene inizi nel modo più semplice. Angel è vampiro da tre secoli, conosciuto prima col nome di Liam, spavaldo giovane irlandese, poi vampirizzato in Angelus, “il flagello d’Europa.” Dopo aver recato danno a una tribù di zingari, ad Angelus viene ridata l’anima, e solo un momento di assoluta felicità può fargliela perdere. L’amore proibito tra Buffy e Angel avrà delle conseguenze per tutta la Scooby Gang: dopo aver condiviso un momento di intimità, Angel torna ad essere Angelus, seminando morte. Buffy capisce che deve ucciderlo e spedirlo all’Inferno. Tornato sulla Terra per un destino più grande, cacciatrice e vampiro provano a vivere come persone normali, ma la dura verità del loro impossibile rapporto viene a galla poco prima del giorno del diploma. Per garantire a Buffy una vita normale, Angel lascia Sunnydale per poi apparire sporadicamente nel corso delle stagioni successive.
Col cuore a pezzi, Buffy inizia il college in compagnia dei suoi amici. Mentre vede le loro vite andare avanti, anche la cacciatrice tenta di vivere come una persona normale, trovando in Riley Finn (Marc Blucas) un ragazzo all’apparenza normale, prima di scoprire la sua appartenenza all’Iniziativa (gruppo che cattura e studia i demoni). Gli eventi prendono una piega più tragica e significativa nella quinta stagione: arriva la sorellina di Buffy, Dawn Summers (Michelle Trachtenberg), in realtà “la chiave” che servirà per aprire il portale sul mondo, scatenandone la fine, e il suo arrivo porta Joyce ad ammalarsi gravemente, fino a morire nel drammatico ma bellissimo episodio The Body. Come se non bastasse, Buffy scopre con orrore che l’eterno nemico Spike (James Marsters) si è innamorato di lei.
Probabilmente la quinta stagione è quella più emozionante per la cacciatrice, che scopre il suo vero ruolo e il suo dono tanto profetizzato dalla First Slayer nel season finale Restless:
Credi di sapere quello che avverrà, quello che sei… non hai neanche cominciato.
La morte è il dono di Buffy. Grazie al sangue Summers, l’unico in grado di richiudere il portale demoniaco aperto dal dio Glory, lei si sacrifica al posto di Dawn, salvando così la vita ai suoi amici e all’umanità, lasciando un messaggio alla sorella:
La cosa più difficile al mondo è viverci. Sii coraggiosa. Vivi. Per me.
Gli amici di Buffy passano l’estate a superare il lutto della morte della loro amica, ma tentano di trovare anche un modo per riportarla in vita, consapevoli che la cacciatrice stia passando le pene dell’Inferno – errore malsano quello di strapparla al Paradiso, confessione che in un primo mento farà solo al vampiro Spike, l’unico del quale sente di potersi fidare ciecamente, quando in realtà il vero Inferno è quello sulla Terra, dove tutto è così duro e difficile. L’idea di tornare di nuovo a combattere non la esalta, e per sfogare le sue frustrazioni, inizia una relazione con Spike, che sfrutta ferendo talvolta i suoi sentimenti. Nella sesta stagione la vita è la vera protagonista. Viene mostrata una cacciatrice stanca del suo ruolo, negativa, che dimentica i suoi amici e Dawn, la quale non vuole più sentirsi “la sorellina che deve essere protetta”, ma alla fine decide di cambiare il suo comportamento autodistruttivo per star vicino alle persone che ama.
La settima stagione chiude il cerchio e si concentra sullo scoprire chi è davvero la cacciatrice. Con la morte e resurrezione di Buffy, l’equilibrio è stato compromesso, e nuove potenziali stanno cercando rifugio per evitare di essere uccise da un potere più grande: il Primo Male, che anni prima aveva quasi convinto Angel ad uccidersi. Il peso del mondo grava ancora sulle spalle di Buffy; ci sono momenti in cui vuole mollare, sopratutto quando vede che le potenziali cacciatrici stanno morendo una ad una e lei non può far nulla; altri in cui riesce a farsi coraggio grazie alla sua determinazione. C’è un piccolo spazio per l’amore quando Angel compare per aiutarla nello scontro finale contro il sacerdote malvagio a servizio del Primo, Caleb (Nathan Fillion), donandole un amuleto magico. Buffy ha però un’idea: far utilizzare da Willow il potere della Falce, un’arma mistica e potente perduta per millenni legata al potere delle cacciatrici, che Buffy sottrae a Caleb e al Primo, per attivare tutte le potenziali cacciatrici nel mondo in modo che tutte diventino delle cacciatrici vere e proprie.
D’ora in avanti, ogni ragazza nel mondo che potrebbe essere una cacciatrice sarà una cacciatrice. Ogni ragazza che potrebbe avere il potere, avrà il potere, e se vorrà ribellarsi, lo potrà fare. Cacciatrici, tutte, fate la vostra scelta, siete pronte ad essere potenti?
Il desiderio, però, di avere una vita normale è sempre lì, e si avvera solo quando Sunnydale viene completamente distrutta, e con essa tutte le forze del male. Spike si è sacrificato, uccidendo gli ultimi vampiri rimasti con l’amuleto, ma non senza che Buffy gli abbia dichiarato il suo amore. I sopravvissuti alla battaglia fine, Buffy, Giles, Dawn, Faith, Xander e Willow, restano lì a guardare le ceneri di Sunnydale, chiedendosi cosa faranno adesso. Buffy sorride, consapevole di aver cambiato le regole del gioco: ora non è più da sola e non è più l’unica cacciatrice nel mondo.
Buffy The Vampire Slayer ha avuto un immenso impatto culturale. Non solo con l sua opera Joss Whedon ha posto al centro dell’attenzione il potere straordinario delle donne (e ne sono un esempio le serie derivate come Streghe, Ghost Whisperer e Dead Like Me), messe sempre in secondo piano, ma ha dato importanza al genere del soprannaturale, considerato sottovalutato, e che ora è in piena espansione.