Alessandro Gassmann: 10 interpretazioni che lo hanno reso un grande attore

Alessandro Gassmann è un attore molto versatile, che ha interpretato spesso personaggi maldestri, eroici, sagaci e grotteschi. Ha avuto una carriera molto particolare, che non ha mai risentito di mancanze, sperimentando i ruoli più complessi, da quelli edificanti e di denuncia, a quelli più ironici, rocamboleschi e scanzonati. Questo solo grazie ad un viso ed un physique du rôle sempre preciso, puntuale e adatto a ciò che andava ad incarnare.

Alessandro Gassmann nella sua carriera è stato insignito del David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista per Caos Calmo, il Nastro d’argento come migliore attore protagonista per i film I nostri ragazzi e Il nome del figlio e il Premio Hamilton behind the camera (Opera prima) per il suo film da regista esordiente Razzabastarda.

Noi di Cinematographe celebriamo Alessandro Gassmann per il suo compleanno, oggi 24 febbraio, mostrandovi le 10 memorabili interpretazioni che lo hanno reso un grande attore.

Uova d’oro (1993)

Alessandro Gassmann

Uova d’oro è un film di Bigas Luna, interpretato da Javier Bardem, Maria de Medeiros e Alessandro Gassmann. Benito (Bardem) e Miguel (Gassmann) sono due carpentieri che lavorano in Marocco. Benito va a letto con Rita, sorella di un loro collega, che a sua volta inciampa nel fascino di Miguel, verso il quale prova un’attrazione fatale. Benito allora, stanco di quel vivere, fugge in Spagna con il collega Mosca e tenta di costruire un grattacielo immenso, la torre Gonzales, il suo sogno di una vita. Riuscirà a creare questo edificio altissimo grazie ad uno stratagemma amoroso, ovvero offrendo ad un finanziere una donna in cambio di sua figlia. Ma dopo anni di costruzioni, ricchezze e monumenti fallici tutto il suo impero comincerà a crollargli addosso.

Il bagno turco (1996)

Alessandro Gassmann

Il bagno turco è un film di Ferzan Ozpetek in cui Alessandro Gassmann incarna Francesco, un giovane architetto che eredita un hamam, un antico bagno turco che sua zia, Anita, possedeva ad Instanbul. Francesco, preso dai suoi affari a Roma, decide di partire per pochi giorni e recarsi in Turchia per poter vendere l’hamam e liberarsi di quell’immobile a lui totalmente estraneo. Ma al suo arrivo ad Instanbul conosce la famiglia con cui abitava la zia e ne rimane attratto, tanto dagli usi quanto dalla propria riscoperta libertà, che in qualche modo a Roma non riusciva più ad esercitare.

Caos calmo (2008)

Alessandro Gassmann

 

Caos calmo è un film di Antonello Grimaldi, interpretato da Nanni Moretti, Valeria Golino, Isabella Ferrari e Alessandro Gassmann. Pietro è un uomo sposato con una figlia, che sta per concludere un affare considerevole a lavoro. Mentre è al mare con Carlo (Gassmann), salva una donna che stava per affogare, e al tempo stesso, facendo di ritorno a casa, scopre che sua moglie è morta improvvisamente nella loro casa al mare. Caos calmo attraversa la vita di quest’uomo attraverso un lutto disatteso, plumbeo, devastante che lo disorienta, lo ingloba in una sorta di terra di mezzo in cui lui si rifugia e tenta di nascondersi per non affrontare le sue debolezze, ascoltando e osservando tutto ciò che gli succede senza battere ciglio.

Alessandro Gassmann per il suo ruolo in Caos Calmo vince nel 2008 il David di Donatello e il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista.

Basilicata coast to coast (2010)

Alessandro Gassmann

Basilicata coast to coast è un film di Rocco Papaleo, interpretato da Rocco Papaleo, Alessandro Gassmann, Paolo Briguglia, Michela Andreozzi, Max Gazzè, Giovanna Mezzogiorno e Claudia Potenza. Nicola è un professore di matematica che ha un sogno nel cuore, la musica. Con tre amici forma una band, Le pale Eoliche, e assieme si iscrivono ad un festival musicale lucano in cui vogliono mettersi alla prova e tentare di farsi ascoltare da un pubblico vero. Ma qualche settimana prima del festival, per rendere particolare la loro esperienza sul palco, decidono di attraversare la Basilicata a piedi da costa a costa, partendo da Maratea, attraverso strade alternative, potendo così provare le loro canzoni nel tragitto fino al Scanzano Jonico dove si sarebbe tenuto lo show.

Questa band è formata da Rocco Santamaria (Gassmann) che suona le percussioni, un uomo di spettacolo che la televisione ha in qualche modo rigettato da tempo, Franco Cardillo, che suona il contrabbasso, un uomo molto taciturno che fa il falegname e Salvatore Chiarelli, che suona la chitarra, (non) studente di medicina. Questi personaggi hanno in loro molto di irrisolto, e grazie a questo cammino riescono a comprendere i loro limiti e le loro vere fragilità, cosa che gli stava castigando ad una vita di immobilità.

Razzabastarda (2013)

Alessandro Gassmann

Razzabastarda è un film di e con Alessandro Gassmann, esordio alla regia dell’attore romano, trasposizione filmica dell’opera teatrale Cuba and his Teddy Bear di Reinaldo Podov. Gassmann interpreta Roman, un immigrato rumeno che si perde tra i giri di droga, lo spaccio e il semi analfabetismo; è in Italia da trent’anni ma spera e crede che le sue scelte, quelle strade possano presto servire per dare una vita migliore a suo figlio Nicu. Ma Nicu si vergogna, Nicu vede, apprende e segue per certi versi gli insegnamenti paterni, non riesce a sognare un futuro migliore se non attraverso ciò che ha fatto il padre per anni, finendo per perdersi attraverso gli errori e quella realtà che gli è stata offerta.

Tutta colpa di Freud (2014)

Alessandro Gassmann

Tutta colpa di Freud è un film di Paolo Genovese con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Laura Adriani, Vinicio MarchioniDaniele LiottiAlessandro Gassmann, Giulia BevilacquaEdoardo Leo e Claudia Gerini.

Gassmann interpreta Alessandro, un architetto di cinquantanni che è implicato in una doppia relazione: da un lato è sposato con Claudia, ma il rapporto tra loro è ormai concluso, dall’altro porta avanti una storia con Emma, che diversamente da Claudia ha diciotto anni. Il padre di Claudia, Francesco, è uno psicologo infatuato di una donna di cui non sa nulla, il quale ha figlie molto diverse: Marta, una sognatrice che gestisce una libreria in fallimento, Sara, una ragazza lesbica che è tormentata dalle delusioni d’amore e infine Emma che ha una relazione con un uomo che ha l’età di suo padre.

Dal canto suo Sara abbandona le donne e comincia a frequentare gli uomini senza grandi riuscite, mentre Marta è alle prese con uomo che ruba di soppiatto i libri dal suo negozio. Francesco tenta di venire a capo di tutti i problemi, scegliendo in primis di seguire il fidanzato cinquantenne di sua figlia, incontrandolo a delle sedute di analisi, in cui promette di aiutarlo ad uscire definitivamente dal matrimonio, ma in realtà fa di tutto affinché ciò non avvenga. Francesco non fa mancare mai una parola di conforto nei confronti di Sara e Marta, che inseguiranno un amore per certi versi difficile, ostile e che le porterà a confrontarsi con il dubbio, il silenzio e l’incomunicabilità.

I nostri ragazzi (2014)

Alessandro Gassmann

I nostri ragazzi è un film diretto da Ivano De Matteo con Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobuľová.

Paolo e Massimo sono due fratelli agli antipodi, uno pediatra per vocazione e l’altro un super avvocato. Ebbene questi si incontrano una volta al mese in un ristorante secondo una loro tradizione, assieme alle loro mogli, antagoniste a loro volta. Non hanno di che conversare, o meglio si perdono nei discorsi più effimeri, dal cibo, al vino e giù di li, finché una sera una videocamera di sorveglianza mostra due ragazzi che aggrediscono senza pietà un senzatetto. Si scopre che quei ragazzi sono proprio i loro rispettivi figli.

Inizialmente tentano di giustificare le loro azioni ammettendo di essere un po’ brilli e quindi schiavi dei fumi dell’alcool. Ma nonostante le scuse, le bugie, lo scandalo e la tragedia di una tale gesto, quell’equilibrio precario tra le due famiglie finisce per essere distrutto totalmente fino a scardinare anche le loro azioni future.

Alessandro Gassmann per il questo ruolo ne I nostri ragazzi è stato insignito del Nastro d’argento come migliore attore protagonista.

Il nome del figlio (2015)

Alessandro Gassmann

Il nome del figlio è un film di Francesca Archibugi, interpretato da Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo e Micaela Ramazzotti.

Paolo (Gassmann) è un agente immobiliare sposato con Simona, un’aspirante scrittrice incinta di un bambino. Una sera vanno a cena dalla sorella di Paolo, Betta, che li accoglie assieme al marito Sandro e ad un loro amico Claudio. In occasione di questo lieto evento, Paolo trova molto stimolante comunicare ufficialmente che lui e Simona hanno trovato il nome fatidico da dare al loro bambino.

Quel nome sarà Benito. Quella scelta non viene assolutamente apprezzata dalla famiglia, considerato che Paolo è figlio di un parlamentare di sinistra e non solo, molti componenti della famiglia hanno tutti un’appartenenza democratica e prevalentemente di sinistra. Così da quella frase si scatena tutta una summa di dialoghi, dibattiti, scenate, urla e compromissioni di valori, decadenza di ideali, che finiranno per mettere in moto un effetto domino che riusciranno a malapena ad evitare.

Se Dio vuole (2015)

Alessandro Gassmann

Se Dio vuole è un film di Edoardo Falcone interpretato da Marco Giallini, Alessandro Gassmann, Laura Morante, Ilaria Spada e Edoardo Pesce.

Giallini interpreta Tommaso, un luminare della cardiochirurgia, sposato con Carla, con cui ha avuto due figli, Bianca e Andrea. Bianca è un ragazza borghese, ben sistemata nel suo attico di Prati con suo marito Gianni. Andrea è molto diverso, è iscritto a medicina e sta passando un periodo di riscoperta che lo porterà ad abbandonare l’università, andando totalmente contro i favori del padre, decidendo di prendere i voti e diventare sacerdote. La loro famiglia è sempre stata atea e quella decisione presa in così poco tempo non convince Tommaso, che è deciso a voler andare a fondo alla questione.

Di nascosto lo segue e apprende che è stato un uomo a fargli il lavaggio del cervello, don Pietro (Gassmann), un prete molto giovanile che tiene delle piccole sedute libere con i ragazzi con cui dialoga apertamente. Ma Tommaso è convinto che quel prete sia il male, così approfitta della mancanza di suo figlio Andrea per avvicinarsi a don Pietro e fingere di avere problemi familiari seri, al fine di poterlo smascherare e mostrare al mondo che in realtà è un impostore. Ma l’unico impostore della storia è proprio Tommaso che dovrà scontare tutte le malefatte aiutando don Pietro nella restaurazione di una chiesta dimessa, avvicinandolo sempre più ad una bontà d’animo che sembrava aver perduto totalmente.

Gli ultimi saranno ultimi (2015)

Alessandro Gassmann

Gli ultimi saranno ultimi è un film diretto da Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi, Alessandro Gassmann, Fabrizio Bentivoglio e Stefano Fresi.

Luciana è un’operaia di una fabbrica tessile di Anguillara che convive con Stefano (Gassmann), un ex meccanico che si prodiga in affari commerciali. In quel paesino dettato dalle sue dicerie e le sue smorfie tipiche arriva Antonio, un uomo veneto trasferito nella polizia di quel luogo in seguito ad un brutto incidente con un suo collega. Quell’incubo lo perseguita anche li, lo rende sempre solo e silenzioso e i colleghi sono nervosi e irati nei suoi confronti, pur non sapendo cosa gli è accaduto con precisione ma sostenendo di essersi comportato da infame. Luciana parallelamente rimane incinta e tutto da quel momento non fa che peggiorare.

In seguito ad un evento del genere il suo datore di lavoro non gli rinnova il contratto, considerato che tenere una donna incinta va a totale sfavore dell’azienda. In tutto ciò Stefano non lavora, non riprende il suo lavoro da meccanico, pur sapendo delle loro difficoltà, e in più si va a barcamenare in un affare che immancabilmente va malissimo. Luciana tenta di lavorare in tutti i modi e a tutte le condizioni, ma la sua pancia è sempre più visibile e nessuno vuole rischiare di tenere una donna a lavoro in uno stato del genere. E proprio mentre tutto sembra per svoltare verso il peggio, Luciana per il bene di se stessa e di suo figlio imbraccia le armi e corre incontro al suo vecchio datore di lavoro, carica e decisa di riavere la sua vecchia vita.