Power Rangers: le prime recensioni del reboot sono positive
Mentre in Italia uscirà il 6 aprile distribuito da Leone Film Group e 01 Distribution, il reboot di Power Rangers è in procinto di fare il suo debutto nelle sale americane, dove uscirà il 24 marzo. Nel mentre la stampa estera ha già avuto modo di visionare il film e, stando alle prime recensioni, non ha deluso le aspettative. Ma vediamo nel dettaglio!
Per iniziare, su Rotten Tomatoes il reboot di Power Rangers si è beccato un bel 95%
Secondo THR il cast è formato da “giovani talenti in gran parte emergenti, Cyler riesce a condensare un sentito equilibrio tra le tendenze ossessive e creative di Billy […] Cranston veste i panni dell’alieno pomposo con aspettative irrealistiche e Hader è una sorta di robot mai ottimista. Formano un intraprendente anche se inattesa squadra comica […] Elizabeth Banks nei panni di Rita Repulsa è praticamente irriconoscibile, sta sotto strati di trucco e protesi”.
Sulla sceneggiatura di Power Rangers, scritta da John Gatins, THR ha detto:
“Lo sceneggiatore John Gatins riesce a distillare in modo efficace la mitologia tentacolare dei Power Rangers e compone un mix di umorismo e arti marziali che hanno caratterizzato la serie TV e i lungometraggi. La versione corrente sottolinea invece situazioni drammatiche più realistiche che impegnano ogni Ranger con un determinato problema personale. Sia che hanno a che fare con il bullismo, l’alienazione o la pressione dei loro coetanei, questi ragazzi sono più tridimensionali rispetto ai loro predecessori Ranger, ma alla fine questo sforzo ripetitivo per sottolineare la loro normalità diventa pesante. Tuttavia, un certo humor giudiziosamente a tempo, spesso volto alle ossessioni sulla tecnologia di Billy o all’atteggiamento sarcastico di Zordon verso i suoi giovani protetti, aiuta ad accorciare il tono consapevolmente scherzoso dei film precedenti”.
THR ha poi concluso la recensione dicendo:
“Dean Israelite, sulla base della sua esperienza col film fantastico/fantascientifico Benvenuti a ieri, orchestra una serie molto più complessa di personaggi, scene d’azione di risorse tecniche per un effetto combinato che mantiene la tensione drammatica anche sull’orlo di un eccesso. Il CGI e gli effetti speciali garantiscono sequenze perfettamente integrate e costantemente emozionanti”.
Power Rangers secodo la recensione di Variety:
“Dopo 90 minuti in cui […] i nostri eroi passano metà del film a imparare a trasformarsi, […] Power Rangers finalmente presenta uno di quei finali d’azione ad alta quota che è stato deriso in Birdman […]. Solo perché si sa una sequenza come questa non significa che il film non sia divertente da guardare.”
La recensione di Indiewire:
“Il film è uno scoppio di brevi momenti in cui si abbraccia la follia del cartone animato e della serie, ma si appoggia timidamente a queste indulgenze vertiginose come se avesse paura di essere scoperto […]; Perché mettere l’indimenticabile sigla della serie (Go Go, Power Rangers!) se hai intenzione di tagliarla fuori dopo pochi secondi? Se solo Power Rangers avesse avuto il coraggio di mettere giù la sua maschera e lavorare col pubblico. Potrebbe non essere possibile stipare un sacco di pastelli in un testa a testa, ma questo non significa che dovremmo accontentarci di fotocopie anonime, anzi!”
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