American Horror Story – Freak Show: recensione
Conclusasi lo scorso 21 Gennaio sul canale statunitense FX, la quarta stagione di American Horror Story: Freak Show, è riuscita a farci dimenticare la pacatezza di Coven. Ambientata nel 1950 in Florida, racconta le vicende di Elsa Mars, ex patriota tedesca, che a stento porta avanti uno degli ultimi Freak Show mentre un misterioso killer disturba la cittadina di Jupiter.
La stagione potrebbe dividersi in due parti: nella prima, vediamo in azione lo spietato clown Twisty che, nei dintorni della cittadina, uccide vittime ignare senza apparente motivo. La freddezza del killer attira la curiosità del giovane Dandy Mott, ragazzo viziato ed ingrato, i quali, annoiato dalla sua splendida e ricca vita, comincia un percorso che lo porta su una strada sanguinolenta nel momento in cui non solo incontra Twisty, ma viene rifiutato dal circo di Elsa Mars in quanto mostruosamente normale. E’ lui il protagonista di questa seconda parte di stagione e va ad intrecciarsi con i personaggi di Maggie (Emma Roberts) e Stanley (Denis O’Hare) entrati nelle grazie della padrona del Freak Show con un oscuro secondo fine.
Questa quarta stagione non riesce a superare in atmosfere, sceneggiatura, regia, fotografia ed interpretazioni Murder House ed Asylum, eppure propone idee e temi interessanti che vengono soddisfatti in una maniera più che apprezzabile. In primo luogo, decisamente meglio della stagione precedente, la presenza di killer spietati risolleva le sorti di un prodotto dalle grandi potenzialità: il clown Twisty è inquietante, rivoltante e non ha nulla da invidiare ai Clown più famosi del Cinema. L’attore che lo interpreta, John Carroll Lynch, è molto bravo nel rappresentare un personaggio così oscuro e spaventoso, anche nell’aspetto, facendo parlare soltanto gli occhi. D’altra parte, la sua controparte, volendomi scusare per il giro di parole, Dandy Mott, l’egoista adulto bambino, interpretato dall’eccezionale Finn Wittrock è descrivibile come un pazzo psicopatico che sa come comprare i suoi capricci. Entrambi i personaggi hanno qualcosa da raccontare, e se Twisty è l’emblema del pupazzo maltrattato degli adulti, Dandy è il bambino viziato cresciuto da una madre assente, troppo accondiscendente e quindi complice di un figlio padrone.
In secondo luogo una trama orizzontale, composta da due misteriosi personaggi che si infiltrano nel Circo con un fine ben più squallido, è il filo che si dirama nei segreti dei personaggi del Freak Show a partire dall’emblematica Elsa Mars, interpretata dall’infallibile Jessica Lange nel suo ultimo ruolo in AHS (l’attrice non è stata confermata per la quinta stagione intitolata Hotel). La donna, fuggita dalla Germania Nazista, ha cominciato a reclutare personaggi strani da esibire negli spettacoli del suo Circo: come una mamma se ne prende cura, ma contemporaneamente non lascia svanire l’indole da Prima Donna, la punta di Diamante delle esibizioni, quindi l’invidia verso l’immediato successo delle sorelle siamesi Bette e Dot verso non solo il pubblico pagante, ma anche gli altri membri del cast. Queste ultime, interpretate dalla brava Sarah Paulson, i quali è chiamata ad interpretare due personalità letteralmente nello stesso corpo.
Nel grande e variegato cast ritroviamo una moltitudine di attori già conosciuti nell’ambito della serie. Parliamo di Evan Peters qui interprete di Jimmy Darling, un ragazzo con una malformazione alle mani quindi chiamato in modo vezzeggiativo Ragazzo Aragosta; Kathy Bates, la donna barbuta, madre di Jimmy; Angela Bassett come l’ermafrodita Desiree dai tre seni e Michael Chiklis come l’Uomo più forte del Mondo, Dell Toledo, partner di Desiree e padre di Jimmy.
Inoltre attori ingaggiati appositamente, poiché realmente affetti da malformazioni congenite, rendono Freak Show ben più realistico ed accattivante. Tra questi facciamo menzione di Rose Siggins come Legless Suzi, la donna senza gambe; la dolcissima Jyoti Amge, la ragazza più piccola del Mondo, è Ma Petite, la dolce assistente di Elsa; Erika Ervin la modella più alta del Mondo, nonchè rappresentante dell’universo trasgender è Amazon Eve; Ben Woolf, recentemente scomparso, affetto da nanismo pituitario è Meep; infine Mat Fraser nato con sviluppo parziale degli arti superiori è il Seal Boy.
Molta è la carne al fuoco messa in gioco: trame intrecciate ed interconnesse, citazioni al mondo della Musica con spettacoli musicali da parte di Jessica Lange, Sarah Paulson ed Evan Peters: indimenticabile è la performance di Life on Mars di David Bowie cantata dalla Lange nel primo episodio. Non solo, il legame indissolubile che lega questa stagione ad Asylum. A forgiare questa forte connessione sono i personaggi di Naomi Grossman, la microcefalo Pepper, che si unisce a Sister Mary Eunice, con un cameo di Lily Rabe, nel manicomio di Briarcliffe.
Freak Show, riesce, nell’intrattenimento, anche a comunicarci quanto siano contrapposti i due mondi posti in gioco: i freak disprezzati dai non freak per l’aspetto fisico suggestionabile e tanto incomprensibile, in netta contrapposizione con la perfezione esterna dell’essere umano totalmente privo di moralità. E allora chi sono i veri mostri?
American Horror Story, serie antologica creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk, è stata rinnovata per una quinta stagione, Hotel, che si preannuncia totalmente diversa dalle precedenti. Staremo a vedere!