5 temi musicali indimenticabili de Il Signore degli Anelli
La colonna sonora de Il Signore degli Anelli, composta, orchestrata e diretta da Howard Shore, è solo uno degli altissimi risultati artistici conseguiti da parte di Peter Jackson & Co. nel corso della realizzazione della trasposizione cinematografica della trilogia di J.R.R. Tolkien. Il mondo della Terra di Mezzo si è ulteriormente diramato e anche sulla splendida colonna sonora sono stati scritti saggi e volumi, e ancora oggi Howard Shore tiene dei concerti sinfonici in tutto il mondo. La realizzazione della musica ha richiesto un lavoro costante e attento: Shore è stato spesso presente sul set (ha fatto anche un cameo), ha partecipato attivamente al missaggio e al montaggio con Peter Jackson («È come dirigere la performance di un attore», ha dichiarato il regista), paragonando il suo complicato “viaggio musicale” a quello di Frodo. Il compositore si è reso subito conto che avrebbe dovuto lavorare come per un’opera musicale, in cui ogni film rappresentava un Atto, con strutture più larghe e coese.
La forma sinfonica che Shore ha dato a Il Signore degli Anelli ben rispecchia sia la funzione di musica come sottotesto, che quella di racconto delle culture e dei luoghi della Terra di Mezzo, attraverso l’uso della tecnica leitmotivica, cioè dei temi ricorrenti che si ripresentano al bisogno nel corso dei film. I temi composti sono decine e decine, dotati di variazioni e di un gran numero di strumenti a rappresentarli (tra cui parecchie percussioni e strumenti etnici ed esotici), ai quali spesso si aggiungono cori eterei o bellici (con la partecipazioni di polinesiani, maori, giocatori di rugby e di football), oltre alla comparsa di alcuni attori che hanno interpretato delle canzoni. Gli aspetti della colonna sonora de Il Signore degli Anelli sono innumerevoli e richiederebbero una rubrica a sé – perciò in questo articolo ci limitiamo a ridarvi un assaggio della Terra di Mezzo, attraverso la classifica dei 5 temi musicali più belli!
#5 – Gli eserciti di Isengard
Questo è in assoluto uno dei temi più legati all’azione, che si accompagna in particolare agli Uruk-Hai e alle scene di scontri e battaglie. Caratterizzato da un martellante ritmo in 5/4, scandito da percussioni in metallo, richiama all’inizio l’industria feroce di Isengard, poi le corse e gli attacchi degli Orchi, ripresentandosi più volte nel corso della trilogia.
#4 – L’Anello
Misterioso, elusivo e affascinante, il tema dell’Anello si nota più per il suo uso sporadico, nascosto e isolato in momenti chiave. È in tonalità minore e caratterizzato da passaggi cromatici, come se l’Anello stesso si divincolasse, attratto dal potere di Sauron: infatti, il più delle volte si sente quando qualcuno viene tentato dal suo potere (ma anche nei temi di Gollum). Questo tema richiama un po’ anche il tema dell’Anello composto da Wagner per L’Anello del Nibelungo: già la trilogia stessa de Il Signore degli Anelli è stata più volte paragonata alle leggende raccolte nell’opera di Wagner, ma nel caso della musica l’accostamento è determinato dalla forma strutturale (i leitmotive), e la leggera somiglianza tra i temi legati all’Anello delle due opere potrebbe essere un piacevole omaggio di Shore al Gesamtkunstwerk di Wagner.
#3 – Rohan
Il tema musicale che rappresenta il regno di Rohan è uno dei principali de Il Signore degli Anelli: Le Due Torri, nonché uno dei più riusciti, perché è molto evocativo e riesce a dare un senso appropriato alla cultura e al luogo: semplicità, valore militare, senso dell’onore, legame con la terra e con i suoi cavalli. Solitamente il tema si presenta sotto forma di una fanfara (in tonalità sia maggiori che minori, a indicare la forza vacillante del regno – ma con una preferenza per il modo dorico e quello lidio), mentre lo strumento caratterizzante, visto che per Rohan Tolkien si ispirò ai popoli nordici e ai vichinghi, è un particolare violino norvegese (Hardanger Fiddle), dotato di corde simpatiche, oltre agli ottoni. I momenti più emozionanti in cui risuona il tema di Rohan sono quelli delle cavalcate dei Rohirrim in battaglia – dove, in particolare ne Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re, l’intervallo di terza minore viene alzato facendolo diventare una quarta giusta, per mostrare la forza dei cavalieri di re Théoden.
#2 – La Compagnia dell’Anello
Sicuramente uno dei più riconoscibili ed amati, il tema della Compagnia dell’Anello è quello che più si ripete, in diverse varianti, nel corso della trilogia de Il Signore degli Anelli, facendo della sua forza, risolutezza e positività il marchio della Compagnia. La sua forza sta nell’organico orchestrale, che lo esegue spesso al completo, per rappresentare l’idea di unità e completezza che evoca. La prima volta che lo sentiamo nella sua forma definitiva è alla fine del Consiglio di Elrond, in un forte crescendo, ma ancora prima ne sentiamo un abbozzo, quando Frodo e Sam lasciano la Contea («Se faccio ancora un passo, non sarò mai stato così lontano da casa mia»). Dalla caduta di Gandalf nelle Miniere di Moria, invece, il tema i presenterà in maniera frammentata, fino a ritrovarne una bellissima versione completa di coro quasi religioso al «Per Frodo» di Aragorn davanti ai cancelli di Mordor, e una di calma celebrazione alla riconciliazione della Compagnia dopo la caduta di Sauron.
#1 – Gli Hobbit e la Contea
Il tema legato agli Hobbit e alla Contea ha una semplicità disarmante che porta inevitabilmente all’emozione: rappresenta in tutto e per tutto l’anima degli Hobbit e del loro paese, la bontà, la tranquillità e l’amore per la terra e le cose che crescono. La musica si presenta da subito pittoresca come i loro modi di fare, donando un senso di calore e conforto, come un inno. Ci sono due versioni principali del tema, che sentiamo ogni volta che viene nominata la Contea, o si fa forte il desiderio degli Hobbit di stare vicini o di ritornare a casa: una orchestrale, elegante e un po’ nostalgica, e un’altra più rurale, eseguita con diversi strumenti celtici: bodhrán, dulcimer, celesta, arpa celtica, musette, mandolino e chitarra, mentre la linea solistica è affidata a un particolare flauto, il tin whistle. Entrambi i temi, insieme alle loro variazioni, offrono una forte componente emotiva a ogni scena in cui compaiono. È proprio la semplicità di questo materiale musicale, che ben si identifica con gli Hobbit e la Contea, che ci regala queste grandi emozioni: non avrebbe senso fare qui un veloce elenco delle sue apparizioni più belle, perché ognuna offre un grande calore, fino ad arrivare alle ultime scene, in cui la musica veicola una tavolozza ricchissima di sensazioni e commozione. Perché in fondo, questa è proprio la sfumatura di musica che può rappresentare tutto Il Signore degli Anelli.