Youth – La giovinezza: la musica come protagonista
Che Paolo Sorrentino abbia buon gusto nella scelta delle colonne sonore, ce ne eravamo accorti già da tempi non sospetti (vedi Le conseguenze dell’amore). Questa supposizione ha preso maggiore consapevolezza con Youth – La giovinezza, in cui, quasi quasi, a “recitare” è proprio la musica. A partire dalla sfregamento della carta della caramella da parte dell’incommensurabile Michael Caine, Youth – La giovinezza ci apre a suoni che riempiono gli spazi fisici fino a fuoriuscirne.
A firmare questa colonna sonora è David Lang, compositore che nel 2008 ha ricevuto il premio Pulitzer della Musica e che abbiamo già sentito ne La Grande bellezza con I lie.
Dal momento che il protagonista è un ex direttore d’orchestra e compositore «ho avuto la possibilità di comporre le musiche che Michael Caine crea sul grande schermo, proprio davanti agli occhi dello spettatore». È quanto ha dichiarato Lang affermando che: «la musica riveste un ruolo molto importante nella trama del film, e per questo ho potuto sfruttarla per tratteggiare una linea di demarcazione fra la vita pubblica del personaggio, in quanto musicista e la sua vita privata». Si dice grato nei confronti del regista per avergli dato questa opportunità. Ma, a detta nostra, anche Paolo deve essere grato al compositore perché quella de La giovinezza è una colonna sonora piena, ricca di melodie che, da sole, bastano ad emozionare. Come ne Il Divo, This Must Be The Place e La Grande Bellezza, anche per La giovinezza Paolo Sorrentino unisce musiche originali a musiche di repertorio, creando un connubio unico e incantevole, emotivamente bello.
Partiamo dal brano in chiusura: Simple song #3, brano che nel film è stato composto dal protagonista, ma che in realtà è ad opera di David Lang, autore di testo e musiche. Ad interpretarlo, nel ruolo di se stessa, il soprano sudcoreano Sumi Jo, al cui fianco troviamo la violinista Viktoria Mullova della BBC Concert Orchestra London, diretta da Terry Davis.
Interprete di se stessa, ma in un ruolo non proprio carino, anche la vincitrice del British Female Solo Artist ai Brit Awards Paloma Faith che, tuttavia, ha accettato senza batter ciglio. Veste i panni di una cantante di poco successo che “ruba” il marito della figlia del protagonista. Se nel film il personaggio di Paloma non è sicuramente amato, nella realtà è tutto il contrario. La cantante continua a spopolare ovunque e nel film sentiamo Can’t rely on you.
Dal pop “coverizzato” dei The Retrosettes alla dance con David Guetta e Sia, fino alla musica classica con Claude Debussy, per non dimenticare Reality (sì, quello de Il tempo delle mele). E non è finita. Si aggiungono Bill Callahan, David Byrne e Mark Kozelek. Il primo interpreta un romantico e nostalgico My Baby Cries dei The Breeze; nel secondo possiamo ascoltare Dirty hair e infine, per innamorarci completamente e perdutamente, di Kozelek c’è Ceiling Gazing (presente anche nel trailer), Onward e Third and Seneca.
Ultimo e non per questo meno importante, sottofondo soprattutto del teaser, è Just di David Lang, pezzo per certi versi seducente, per altri inquietante. Sublime.
Se, dopo la lettura di questo articolo, vi siete incuriositi e avete voglia di lasciarvi coinvolgere dalla colonna sonora di Youth – La giovinezza perdendovi in altri mondi, dal 26 maggio è disponibile, distribuita da Warner Music Italia.
Tracklist
CD 1
1 You got the Love – The Retrosettes Sister Band
2 Onward – Mark Kozelek
3 Third and Seneca – Sun Kil Moon
4 Préludes – Des pas sur la neige (No. 6): Triste et lent – Gianluca Cascioli
5 Mercadante: Virginia (Atto I) Cavatina “Figlia tu scuoti” – Susan Patterson, London Philharmonic Orchestra & Maurizio Benini
6 À ma manière – Laura Pierazzuoli, Marco Colonna, Maria Letizia Gorga & Stefano de Meo
7 Reality – The Retrosettes Sister Band
CD2
1 Can’t Rely on You – Paloma Faith
2 The Breeze / My Baby Cries – Bill Callahan
3 Ceiling Gazing – Mark Kozelek
4 Dirty Hair – David Byrne
5 Stravinsky: Berceuse da “L’oiseau de feu – The Firebird” – BBC Concert Orchestra & Terry Davies
6 Just (After Song of Songs) – Agnès Vesterman, Garth Knox, Sylvain Lemêtre & Trio Medieval
7 Simple Song #3 – BBC Concert Orchestra, Sumi Jo & Terry Davies
8 Mick’s Dream (Bonus Track) – The Berlin Radio Chorus
9 Wood Symphony (Bonus Track) – David Lang