Pretty Little Liars 6×01: Game on ChArles – recensione

Iniziamo col dire che questa doveva essere una recensione seria… purtroppo però quando si parla di Pretty Little Liars serietà e logica volano via dalla finestra, ma prima di addentrarci nella nuova stagione facciamo un piccolo recap su quello che è successo negli episodi finali della season 5. Dopo aver incastrato le Liars per l’omicidio di Mona ed averle spedite a far compagnia ad Alison in prigione, A sferra l’ennesimo attacco rapendo le povere donzelle e trascinandole in una sorta di “casa delle bambole” dove si diverte a vestirle per un fantomatico ballo scolastico, le ragazze sono terrorizzate (specie Aria, visto che il suo vestito non ha nulla di leopardato), ma il vero shock è scoprire che Mona è ancora viva ed è segregata nella doll-house dove A, nel pieno della sua follia, la costringe a indossare parrucca bionda e a farsi chiamare Alison. Ma la cosa più importante è che finalmente scopriamo il vero nome di A: lo stalker infatti è un uomo e si chiama Charles. Ma chi è Charles? Boh!!!! Da questo momento in poi la recensione sarà piuttosto piena di SPOILER (o meglio dovrebbero essere spoiler ma vi posso assicurare che ci eravamo arrivati già tutti da circa 3 stagioni).

Guidate da Mona le ragazze tentano la fuga, ma A non si lascia certo prendere in giro, e ben presto le Liars scoprono che sono intrappolate per bene e come se non bastasse Ch-A-rles decide di punirle lasciandole senza cibo, acqua e sottoposte ad ogni tipo di intemperia. Dopo qualche giorno le ragazze vengono fatte rientrare e confinate nelle loro stanze. A Rosewood nel frattempo la polizia continua le indagini sulla scomparsa e punta tutto su Andrew (ricordiamo che la polizia di Rosewood è il peggior distretto dell’universo incapace anche di far parlare 4 ragazzine di 17 anni mentre A ha un avamposto da far invidia allo SHIELD). Alison, scarcerata perché “innocente”, parte ovviamente in carica per aiutare le ragazze con l’aiuto di Toby, Caleb ed Ezra. Nella dollhouse intanto le ragazze vengono costrette da Charles a preparare la stanza per l’arrivo di Alison, ma Spencer progetta un piano di fuga che porterà le ragazze a scoprire una stanza segreta in cui vengono celate tutti i ricordi di’infanzia dello Stalker tra cui un filmato che ritrae la Sig.ra Dilaurentis con Alison in braccio e due bambini, il video fa venire un lampo di genio a Spencer che rivela alle ragazze che Charles è un Dilaurentis (AMEN), decidono così di dare fuoco a tutto sperando che A tenti di salvare quello che resta della sua anima. Nel frattempo il gruppo di salvataggio guidato da Ali arriva nei pressi del luogo in cui sono segregate le ragazze giusto in tempo per salvarle.

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Una scena dell’episodio Game on ChArles

La sesta stagione di Pretty Little Liars dovrebbe essere come promesso da Marlene King (creatrice della serie) quella risolutiva e nelle prime 10 puntate dovremmo scoprire chi è davvero A e perché è così ossessionato dalle ragazze, ma se il buongiorno si vede dal mattino possiamo dire che ci aspettano ancora 10 episodi di tribolazione, visto che la 6×01 dal titolo Game on ChArles non ha rivelato nulla se non cose che ormai sospettavamo da tempo. Purtroppo per la serie, Pretty Little Liars ha perso il mordente che aveva caratterizzato lo show della Abc fin dalla prima puntata: la suspence e il mistero che si celava dietro l’identità di A, per allungare il brodo la King ha inscenato troppe finte piste e gettato tanta di quella carne al fuoco da confondere la trama stessa: personaggi mai visti, morti inutili e “resurrezioni” al limite del ridicolo. Ovviamente a tutto questo si aggiunge lo scarso stile recitativo delle protagoniste che, nonostante gli anni, riescono ancora a far ridere il più fedele dei fan. In conclusione Pretty Little Liars è una serie che ha perso “la retta via” e ormai vaga nella strada del nonsense e del trash, ma nonostante tutto la mole di pubblico che riesce a generare è immenso e – siamo sicuri – il finale estivo sarà seguitissimo anche da noi di Cinematographe.

Giudizio Cinematographe

Regia - 2.7
Sceneggiatura - 2.2
Fotografia - 2.7
Recitazione - 2.2
Sonoro - 2.5
Emozione - 2.2

2.4

Voto Finale