Morto Giacomo Furia, la spalla di Totò e Sofia Loren
È morto l’attore napoletano Giacomo Furia. Aveva da poco compiuto 90 anni. Era nato ad Arienzo il 2 gennaio del 1925. A riportare per primo la notizia è stato il quotidiano Corriere del Mezzogiorno. Il celebre attore, aveva collaborato con grandi figure del calibro di Totò e Sofia Loren. Tra i film in cui ha recitato ricordiamo L’Oro di Napoli, Totò cerca casa, Un Turco Napoletano, Totò sceicco. Le ultime sue apparizioni sul grande schermo furono No Problem, di Vincenzo Salemme, del 2008, e Senza Amore di Renato Giordano, nel 2007.
Furia è stato per lunghissimo tempo testimonial televisivo in Carosello di una famosa azienda di latticini, partecipò a più di cento film, spaziando dalla commedia all’italiana al film in costume, dal musicarello al film d’autore, prestando il suo viso tondo e la sua figura inconfondibile a personaggi sempre tratteggiati con gustosa ironia. Nel 1997 uscì la sua biografia: Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti (Amico Vip), 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sophia Loren e gli interventi di Maurizio Costanzo, Marcello D’Orta e Antonio Lubrano. Come interprete televisivo, ha fatto parte del cast del primo sceneggiato televisivo trasmesso dalla Rai nel 1954: Il dottor Antonio, e dello sceneggiato Il cappello del prete di Sandro Bolchi, trasmesso nel 1970. Saltuariamente è stato attivo anche come doppiatore dove ha prestato la voce in alcuni film ad attori che necessitavano di un timbro vocale a cadenza napoletana o comunque tipicamente meridionale, anche se c’è da dire che si trattava per la maggioranza di caratteristi.
Viveva da anni a Roma, nel quartiere Trieste ed è stato uno degli ultimi attori che hanno avuto la fortuna ed il merito di lavorare con Totò e di raccontarne la figura. È deceduto attorno a mezzogiorno del 5 giugno 2015 presso la clinica “Villaverde” di Roma.
Fonte: Ansa