Robin Williams: capitano, mio capitano – un anno dopo
Ci sono momenti in cui l’uomo si ferma a riflettere, pensando quale possa essere l’impronta che lascia su questa terra. Ci sono attimi che fuggono, e non tornano più, istanti che volano via, immagini che restano e nello stesso tempo si sfaldano. La fragilità che ha reso unico ed immortale Robin Williams. Lui, attore meraviglioso, non solo della comicità, ma anche interprete di ruoli drammatici complessi e riflessivi, se n’è andato così, all’improvviso. A 63 anni una vita spezzata, un carpe diem interrotto prematuramente. Di indole solitaria e spesso isolazionista rispetto agli altri, fin da ragazzo dimostra un’attitudine unica per la recitazione. Il successo cinematografico arriva nei primi anni ’80, con l’interpretazione di Braccio di ferro. L’anno seguente, al fianco di Glenn Close, recita ne Il mondo secondo Garp: nella pellicola, Williams si cimenta in una vasta gamma di variazioni mimiche e vocali. Lanciato da questa seconda esperienza, ottiene la consacrazione a Hollywood nel 1987 con Good Morning, Vietnam di Barry Levinson, nel quale è Adrian Cronauer, militare americano che lavora come deejay per la radio dell’esercito statunitense, ascoltata tutti i giorni dai soldati impegnati in Vietnam. Williams, libero di improvvisare, riceve la prima nomination agli Oscar; non vince l’Oscar ma si aggiudica comunque un Golden Globe. Successivamente, nel 1989 è protagonista de L’attimo fuggente (seconda nomination agli Oscar): nel film di Peter Weir, Williams interpreta il ruolo del professor John Keating, tenace e rivoluzionario, fuori dagli schemi in un liceo “vecchio stile” e conservatore. Grazie a questa interpretazione, in un ruolo chiaramente non comico, l’attore si consacra anche agli occhi della critica che continua a vederlo come un commediante per pellicole di genere.
Robin Williams – il successo nel sangue
Seguono altri film di buon successo; è a fianco di Robert De Niro in Risvegli (1990) interpreta la parte del dottor Malcolm Sayer, e l’anno successivo è un professore di storia medievale colpito da una follia lucida in La leggenda del re pescatore. Nel 1991 è un cresciuto Peter Pan in Hook – Capitan Uncino di Steven Spielberg, mentre l’anno dopo, nel 1992, è Leslie Zevo, l’eccentrico proprietario di una particolare fabbrica di giocattoli in Toys – Giocattoli. Nel 1993 conquista il pubblico di grandi e piccoli nel divertente e duplice ruolo di papà e colf in Mrs. Doubtfire, mentre due anni dopo è il protagonista di Jumanji.
Successivamente vediamo Williams in ruoli più oscuri, come in Eliminate Smoochy, One Hour Photo, Insomnia, The Final Cut e Una voce nella notte, un thriller riguardo a uno spettacolo radiofonico che fa crescere l’amicizia con un bambino che potrebbe non esistere.
Famoso per le sue abilità di improvvisazione e personificazione, le sue performance sono spesso travolte da uno humour ingegnoso e veloce. Secondo il commento contenuto nel DVD di Aladdin della Disney, in cui diede la voce allo spassosissimo Genio (che nella versione italiana vanta un altrettanto fenomenale Gigi Proietti), la maggior parte dei dialoghi del Genio vennero improvvisati. Tra i successi degli ultimi anni vi sono Will Hunting – Genio ribelle, del 1997, a fianco della giovane star emergente Matt Damon, grazie al quale vince la statuetta come “miglior attore non protagonista”, e la pellicola fantasy Al di là dei sogni.
Continua a saper alternare parti comiche, come nel film di fantasia e animazione della Disney Flubber – Un professore tra le nuvole, a ruoli seri e impegnati, come nelle pellicole sentimentali e drammatiche Patch Adams e L’uomo bicentenario.
Recita quindi in Jakob il bugiardo, ambientato in un campo di concentramento nazista, in Insomnia, in cui riveste il ruolo di un assassino, e One Hour Photo, in cui interpreta un commesso di un centro fotografico, bonario ma estremamente solo, morbosamente affezionato ai suoi clienti, che, dopo essere stato licenziato, perde la testa.
Nel 2006 è la stella di cinque film, tra cui L’uomo dell’anno, ed è stato l’ospite a sorpresa nel Nickelodeon Kids’ Choice Awards dello stesso anno. È anche apparso in un episodio di Extreme Makeover: Home Edition che venne trasmesso il 30 gennaio del 2006.
È stato chiamato da Chris Diamantopoulos per il documentario televisivo, Behind the Camera: The Unauthorized Story of Mork & Mindy (2005) che parte dall’arrivo dell’attore a Hollywood come commediante fino a quando venne scelto per il ruolo di Mork. Nella trasmissione televisiva statunitense Inside the Actor’s Studio, Al Pacino ha dichiarato che Williams è uno dei suoi attori preferiti. Nel 2011 è testimonial insieme alla figlia Zeldadel videogioco The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D per la piattaforma Nintendo 3DS e di The Legend of Zelda: Skyward Sword per Nintendo Wii. Tra gli ultimi sui progetti troviamo il prossimo in uscita, Una notte al museo 3 e Boulevard di Dito Montiel. La sua vita è stata costellata di matrimoni più o meno riusciti, storie brutte di droga e tanta solitudine. Già la solitudine, quel mostro che riesce ad ucciderti senza nemmeno che te ne renda conto. A noi, tuoi amanti piace ricordarti così, con quel sorriso travolgente, quella comicità esaltante che sempre ti ha caratterizzato e ti caratterizzerà nel tempo. L’impronta che hai lasciato nel cinema è indelebile, ciao capitano, mio capitano, hai colto l’attimo per essere immortale.