Mission: Impossible 6 – la Paramount pensa al sequel con Tom Cruise

Pare proprio che il franchise di Mission: Impossible non avrà fine. Ad un passo dal debutto nelle sale cinematografiche italiane di “Rouge Nation”, la Paramount si sbilancia su un possibile sequel.
L’indiscrezione/conferma arriva direttamente dall’autorevole Variety alla luce di una breve intervista con Rob Moore, il vice presidente della casa di produzione. “Siamo molto felici di essere al lavoro su questo film con Tom Cruise. Non c’è dubbio che Ethan Hunt meriti un altro film. Come brand internazionale, Mission: Impossible non è mai stato così forte.”

Ritroveremo Tom Cruise anche in Mission: Impossible 6?

Tom Cruise però, aveva rivelato qualche giorno fa di essere pronto a realizzare un sesto episodio, anticipando le dichiarazioni di Moore. Rogue Nation ha incassato 121 milioni globalmente nel suo weekend d’apertura, di cui 56 milioni negli USA, il 40% in più dei 40 milioni attesi dalla Paramount.

Più che un’indiscrezione quindi sembra una vera e propria conferma. Mentre in Italia la nuova Mission: Impossible con Tom Cruise debutterà il 19 Agosto, Rouge Nation nel resto del mondo sta già macinando successi e si è già rivelato un cult, confermandosi un franchise dal grande appeal, irriverente e totalmente action.
Mission Impossible annovera nel cast, oltre a Tom Cruise nel ruolo del protagonista,  Jeremy Renner, Simon Pegg, Ving Rhames, Alec Baldwin, Bryan Burk, David Ellison, Dana Goldberg e Don Granger, Rebecca Ferguson. Il film, scritto da Drew Pearce, gode di una sceneggiatura di Christopher McQuarrie. Inoltre ricordiamo che ogni film di Mission: Impossible ha avuto un regista differente; i precedenti sono stati Brian De Palma , John Woo , Abrams e Brad Bird .
Che dire? Mission: Impossibile rimane uno dei blockbuster più attesi e redditizi di questi ultimi anni e, se Rouge Nation conferma le aspettative, ben venga un nuovo capitolo. In attesa di ulteriori conferme e dichiarazioni, vi invitiamo a rimanere sintonizzati su queste frequenze.

Fonte: Variety