Grey’s Anatomy: una relazione lunga 11 anni
Ci ha fatto emozionare, ci ha fatto ridere, ci ha fatto sognare e ci ha fatto disperare, non stiamo parlando di una persona, ma parliamo di Grey’s Anatomy. Creato da Shonda Rhimes, la donna più amata e odiata del mondo televisivo, questo medical drama è dal 2004 che ci tiene compagnia e fa parlare di sé, nel bene e nel male. Nonostante dopo 11 gloriosi anni la serie abbia perso lo smalto iniziale è ancora molto seguita e apprezzata da un pubblico fedele e affezionato.
Grey’s Anatomy nel suo episodio pilota racconta le vicende di cinque specializzandi del primo anno alle prese tra la medicina e le faccende amorose con i propri colleghi o, meglio ancora, con i propri superiori. Le vicende ospedaliere e le storie dei loro pazienti, servono ai protagonisti per crescere non solo come chirurghi, ma soprattutto come persone. La protagonista è Meredith Grey, figlia di Ellis famosissimo chirurgo, ambiziosa sul lavoro ma molto fragile nella sua vita privata, questa fragilità la porta ad allacciare una storia lunghissima con Derek Sheperd neurochirurgo affascinante e purtroppo sposato.
Sebbene di Grey’s Anatomy, sia stato detto, nasca da una fusione immaginaria tra Sex and the City e Er, proprio per la compresenza delle storie mediche con quelle sessuali e sentimentali, questa serie, dopo 11 stagioni, riesce ad andare oltre e crea un genere autonomo e originale.
Esistono dei punti di forza che la rendono unica nel suo genere, tra questi sicuramente i personaggi:
i protagonisti sono ben caratterizzati senza essere stereotipati, divisi in due mondi, quello degli specializzandi e quello degli strutturati e capi di chirurgia.
Gli specializzandi sono ambiziosi con un cinismo di fondo che li porta ad avere in mente solo la chirurgia spesso a scapito del paziente e della sua sensibilità. Principalmente vivono in ospedale, mangiano in obitorio, dormono nella saletta di guardia e eliminano tutto ciò che può ostacolarli nella loro corsa per diventare grandi chirurghi. Indimenticabile un passaggio della quarta stagione di Izzie che si taglia i capelli così da non doverseli lavare ed essere anche più veloce nei movimenti.
Simbolo di questa corsa ambiziosa è Cristina, talentuosa nel suo lavoro e migliore amica di Meredith tanto da essere definita la sua persona. Cristina vive di chirurgia, non vuole una famiglia e non vuole innamorarsi se tutto questo in qualche modo può diventare un ostacolo alla sua corsa per l’affermazione. Durante il corso delle stagioni, Cristina conoscerà una persona che le farà capire che nella vita non esiste solo il lavoro, ma nonostante questo la sua scelta cadrà comunque su di esso.
Dall’altra parte c’è il mondo degli strutturati, belli e sicuri di sé rappresentano tutto quello che i giovani specializzandi vorrebbero diventare. Le loro vite private inciampano con quelle degli specializzandi e per loro sono disposti ad adattarsi e tornare in un certo senso giovani e competitivi.
Questi personaggi forti e ben delineati sono accompagnati da dialoghi e monologhi sempre molto intensi e ben fatti. Ogni puntata si apre con un monologo di Meredith che è una metafora di quanto succederà nel corso della trama dell’episodio e messi insieme idealmente i suoi monologhi sono così belli e importanti da poter creare un libro per tutti, anche per chi non segue la serie.
Oltre i monologhi di Meredith a inizio episodio, sono molto famosi quelli del capo dell’ospedale, Richard Webber; Richard rappresenta il capo morale anche quando per diverse vicende della trama sarà costretto a lasciare questa carica. Molto famoso è il suo monologo di benvenuto agli specializzandi protagonisti nell’episodio pilota.
I personaggi e i dialoghi sono accompagnati da bellissime musiche che molto spesso vengono lanciate in anteprima promozionale proprio nel corso delle puntate. I titoli di tutti gli episodi sono dei titoli di canzoni famose e proprio per rendere onore alle musiche nel corso della settima stagione è stato realizzato un episodio in stile musical dove tutti gli attori supportati da una strepitosa Sarah Ramirez ( la dottoressa Callie Torres) cantavano le strofe dei brani che sono diventati famosi grazie alla serie. Sebbene l’episodio da punto di vista concettuale sia stato un disastro, ci ha regalato delle nuove versioni di canzoni famose, tra queste sicuramente la meglio riuscita The Story di Brandi Charlile interpretata da Callie.
Con queste premesse Grey’s anatomy agli occhi di un vero fan diventa una serie intoccabile, emozionante e intensa. Nonostante Shonda Rhimes abbia fatto morire tanti dei personaggi principali e modificato molto il cast, in queste 11 stagioni, la serie non perde della sua forza di emozionare il pubblico e anche di far riflettere. Se in una stagione c’è la morte di un personaggio la Rhimes ci mette anche un matrimonio, se c’è un’altra morte, ci aggiunge anche una nascita. Tutti questi elementi vanno direttamente a toccare i nostri dotti lacrimali e a provare un bipolare sentimento di odio-amore verso la creatrice di questa serie. Potrebbe essere azzardato definire Grey’s anatomy un capolavoro, ma sicuramente è una grande serie capace di fare ridere, piangere, riflettere e poi ancora piangere. Undici anni di compagnia fedele sono tanti, per questo non vogliamo che la nostra relazione con Grey’s Anatomy finisca anche se a volte ci fa arrabbiare e disperare.
Se qualcuno ancora se l’è persa, il consiglio di Cinematographe è quello di correre ai ripari, preparando una grossa ciotola di pop corn e una scatola di kleenex, che sono gli elementi principali per intraprendere la visione di questa serie così intensa.