Marvel’s Agents of Shield 3×01: recensione
Amanti del Marvel Cinematic Universe bentornati! Dopo tanta attesa finalmente la squadra di Coulson è tornata. Grandi sono stati gli sconvolgimenti della season finale della seconda stagione di Marvel’s Agents of Shield, ma cerchiamo di andare con ordine. Dopo l’esposizione di Skye alla terrigenesi e alla successiva mutazione del suo Dna, la nostra cara Daisy ha acquisito un nuovo potere, la capacità di emettere onde sismiche, la mutazione la porterà nell’ancestrale terra degli Inumani, dove finalmente si ricongiunge a sua madre. Una reunion che durerà ben poco, visto che lo Shield, guidato da Coulson arriverà nella misteriosa cittadina alla ricerca proprio di Skye. La madre della ragazza, però, è pronta a scatenare una guerra, attivando i cristalli mutanti che da una parte attiveranno il processo di trasformazione di alcuni selezionati esseri umani ma dall’altra uccideranno tutti gli altri. La battaglia mieterà vittime, e porterà gravi conseguenze: la perdita della mano da parte di Phil, le gravi ferite riportate da Bobbi, l’abbandono di Melinda e la misteriosa scomparsa di Simmons. Come se non bastasse i cristalli verranno dispersi in mare, sfortunatamente la loro struttura contaminerà l’intero ecosistema.
È proprio da questi eventi che Agents of Shield riparte, iniziando subito con scene action che tanto ci erano mancate. Vediamo i primi nuovi Inumani, Joey in particolare, un uomo capace di sciogliere i metalli, scappare da una nuova squadra che sembra dare una caccia ai mutati. Fortunatamente appare proprio Skye, che ormai si fa chiamare Daisy, arrivare con una nuova tuta e sempre più somigliante alla Quake dei comics. Da qui rivediamo tutta la squadra al gran completo leccarsi le ferite dopo la battaglia della season finale. Coulson è sempre più determinato a cercare gli Inumani per tentare di salvarli e magari reclutarli per la squadra, visto che lo Shield non sembra navigare in buone acque; dalla sua parte troviamo una Skye/Quake completamente diversa, molto più tosta e consapevole del proprio ruolo con una grande capacità di controllo del proprio potere che ormai vede come un vero e proprio dono; ritroviamo Lincoln il “tutor” di Daisy durante la seconda stagione, a differenza della protagonista il ragazzo ha un forte crollo emotivo successivo agli avvenimenti del finale della season 2; Bobbi e Hunter sono di nuovo alle prese con il loro tira e molla sentimentale ma con una differenza, la tortura subita da Ward ha reso Bobbi un po’ più cauta anche sul lavoro; Mac ha ormai assunto il ruolo di bracco destro di Coulson sostituendo Melinda attualmente in vacanza; ma la vera metamorfosi sembra essere quella di Fitz che dopo la scomparsa di Simmons si è buttato a capofitto nello studio del monolite, girando il mondo e comportandosi da vero e proprio agente, un cambiamento enorme rispetto al genio spaventato delle prime stagioni.
Insomma Agents of Shield è tornato con una season premiere da leccarsi i baffi, ricca di action e nuovi misteri da risolvere. Una formula ormai collaudata che tende a strizzare sempre più l’occhio al mondo cinematografico Marvel, con veri e proprio riferimenti ad Avengers: Age of Ultron, Thor Dark World e il recente Ant-Man. Sembra infatti che la commistione tra serie tv e lungometraggi si stia facendo più evidente ed importante con riferimenti da ambo le parti rendendo, almeno la serie tv, molto più interessante per i numerosi Marvel Addicted. Un inizio di stagione equilibrato che non delude le aspettative di questi mesi, Laws of Nature si presenta come una vera e propria panoramica su tutti i personaggi e sulle conseguenze degli ultimi mesi, senza dimenticare di gettare un po’ di carne al fuoco presentando i nuovi antagonisti su cui spicca il mostruoso Lash. Una sceneggiatura ben scritta che ormai dosa in maniera quasi perfetta action, suspence e ironia rendendo Marvel’s Agents of Shield una serie da 10 e lode.