The Blacklist 3×01: recensione
La terza stagione di The Blacklist è partita con il botto. Avevano promesso una specie di reboot della serie, e così è stato: Raymond Reddington (James Spader) non è più il solo ricercato dall’FBI, ma al suo fianco c’è Elizabeth Keen (Megan Boone). L’ex agente federale, accusata dell’omicidio del Procuratore Generale nel finale di stagione, è stata costretta a darsi alla fuga e chi meglio di Reddington poteva sapere come gestire la situazione e proteggere la ragazza? Nell’episodio The Troll Farmer, troviamo il duo braccato dall’FBI, al cui comando c’è ora Donald Ressler (Diego Klattenhoff), rimasto deluso dal comportamento della sua ex partner Keen. Al fine di ripulire il nome di Liz, Red chiede aiuto a un nome della lista nera dell’FBI, Troll Farmer, e vediamo l’agente Keen con un look diverso, mentre i rapporti tra i membri della Task Force si fanno più intensi e complicati. Nessuno si fida degli altri; Ressler è determinato a catturare Keen e durante una perquisizione, rischia di mettere in pericolo la vita dell’agente Navabi (Mozhan Marnò).
La terza stagione di The Blacklist è comunque destinata a cambiare le carte in tavola e l’episodio si conclude con un cliffhanger che ci darà molta tensione emotiva: per sfuggire ai federali, Liz riesce a scavalcare il cancello dell’ambasciata russa e dichiara di essere una spia e di cercare protezione. Fino a quanto Red e Liz continueranno a scappare? Passato e presente si intrecciano: mentre cerchiamo ancora di capire che tipo di relazione intercorre tra i due – che lui sia suo padre o un suo parente ancora non ci è dato sapere – diventa comunque chiaro che Red conosceva sua madre e la sua attività di spia russa, anche a giudicare dalla foto che ancora conserva e dall’espressione sul volto appena vede Liz diventata bionda, esattamente come sua mamma.
Scordiamoci il lavoro di squadra della Task Force quando il vice direttore Cooper (Harry Lennix) messo da parte, Ressler tradito da Keen che diventa spietato e freddo, Navabi che gli dichiara apertamente di non fidarsi di lui, così come l’esperto informatico del team, Aram Mojtabai (Amir Arison). Una parte speciale di episodio dedicata a Dembe, il braccio destro di Reddington, interpretato da Hisham Tawfiq, che da questa stagione diventa presenza fissa del cast. Per lui una storyline scomoda e compromettente che lo vede affrontare le sue radici e certamente Dembe rappresenta uno dei personaggi più interessanti della serie.
The Blacklist continua a mescolare l’action, il thriller e il mistero, senza però dimenticare le emozioni. Merito in buona parte della presenza scenica di James Spader, che fin dal primo episodio della serie ha saputo attrarre lo spettatore con il suo carisma. A questo si unisce la buona chimica che l’attore ha con la giovane attrice Megan Boone. Lo slittamento della serie dal dominio del lunedì al giovedì dominato dal football ha un po’ influenzato gli ascolti di The Blacklist, ma questo non toglie il fatto che sia ancora uno dei telefilm di punta della NBC.