Javier Cámara: intervista al protagonista di La vita è facile ad occhi chiusi
In uscita l’8 ottobre nelle sale italiane, La vita è facile ad occhi chiusi è stato presentato in anteprima al cinema Farnese di Roma dove il protagonista Javier Cámara ha parlato della sua esperienza durante le riprese del film e del suo rapporto con i Beatles.
Il tuo personaggi nel film, il maestro Antonio, è un vero amante dei Beatles. Sei anche tu un appassionato della band?
Nella prima parte della mia vita non lo ero affatto. Le mie sorelle sono cresciute nel periodo dei Beatles e ogni giorno ad ogni ora si mettevano con la chitarra e cantavano le loro canzoni. David però (il regista) è un amante del gruppo ed è riuscito a farmelo veramente apprezzare. Grazie a lui si può dire che ho avuto voglia di scoprirli. Quindi ora posso dire di sì, mi piacciono i Beatles!
Le musiche del film sono composte da Pat Metheny e Charlie Haden, come mai una scelta così distante dai Beatles?
La produttrice aveva chiesto a David che musica voleva per il film. Non avevamo i diritti per utilizzare i brani dei Beatles e comprarli sarebbe stata davvero una cifra troppo grande per un piccolo film come questo. Difficile è stato anche non poter utilizzare la vera voce di John Lennon. La scelta di David è quindi ricaduta su Charlie Haden. Gli è stata fatta la proposta, mostrato il film, e lui ne è rimasto estremamente colpito. Essendo molto malato non poteva lavorare tutto solo così propose il suo assistente che, pensate un po’, era niente di meno che Pat Metheny!
Il film di David Trueba è ambientato durante il periodo della Spagna franchista, come mai non si parla molto della dittatura nella pellicola?
La vita è facile ad occhi chiusi è un film per questo momento. Il regista voleva il profumo dell’ora. Niente franchismo, niente dittatura. David voleva parlare della storia di questi eroi per caso che incontrano un mito. Voleva parlare di un viaggio.
Il tuo personaggio è ispirato a quello realmente esistito di Juan Carriòn e alla sua esperienza, come ti sei approcciato al ruolo?
David ha letto la storia di Juan su un giornale e l’ha trovata fantastica per una sceneggiatura. La prima scena è stata girata a Madrid, poi ci siamo spostati ad Almeria e durante il viaggio il regista ci ha chiesto se volevamo incontrare questo famoso insegnante. Naturalmente abbiamo detto sì e abbiamo pranzato insieme a Juan. Posso assicurare che, anche toccati i novanta anni, è l’uomo più energico che abbia mai conosciuto! Ha fatto anche un test sul mio inglese visto che interpretavo il ruolo di un maestro che insegna questa lingua ai propri alunni. Ha visto anche il film e si è commosso molto, per lui è importantissimo: nessuno credeva alla sua storia quando la raccontava, ora il mondo gli crede.