The Flash 2×01: recensione
L’inizio della seconda stagione di The Flash ci fa capire che niente sarà più lo stesso nel mondo di Barry Allen (Grant Gustin). In The Man Who Saved Central City, veniamo ingannati a credere che tutto si andato bene dopo il finale di stagione, in cui Barry si è immerso nel vortice per salvare la città, con Ronnie (Robbie Amell) che si è unito al professor Stein (Victor Garber) per diventare Firestorm e aiutare Flash. In realtà, Ronnie non ce l’ha fatta, Eddie è morto e Harrison Wells è scomparso dall’universo di The Flash – almeno per ora. Da quell’evento, le cose sono molto cambiate e a soffrire maggiormente delle perdite sono Barry, che si sene in colpa per la morte di Ronnie, Caitlin (Danielle Panabaker), che ha lasciato la Star Labs per dimenticare la perdita del suo neo sposo e ora lavora alle Mercury Labs, mentre Iris (Candice Patton) è ancora in lutto per Eddie.
Un nuovo metaumano fa la sua scomparsa rovinando la parata per la consegna delle chiavi della città a Flash, ma il nostro supereroe ha ben altri problemi a cui pensare: Harrison Wells ha lasciato le sue ultime volontà in un video, ma lui non ha il coraggio di guardarlo. Inoltre, suo padre è ancora in prigione e non è stato fatto nulla per aiutarlo. Le cose tuttavia stanno per cambiare, e sebbene Caitlin sia riluttante nel tornare alla Star Labs, la visita di Barry le fa cambiare idea. Entrambi biasimano se stessi per la morte di Ronnie, ma insieme trovano il coraggio di guardare il video di Wells in cui l’ex professore confessa l’omicidio della madre di Barry; suo padre è quindi scagionato da ogni accusa.
The Flash si conferma una serie carica di emotività ed è questo che la differenzia maggiormente dal suo cugino Arrow. In Barry ci possiamo identificare perché è un giovane eroe riluttante, che sente il peso del mondo sulle sue spalle e nonostante perda le persone che ama, trova la forza per fare qualcosa più grande di lui. The Flash esplora il concetto di eroismo in ogni sfaccettatura. Non si diventa eroi per caso, ma perché a volte non si ha altra scelta. Vediamo le prime scintille di Cisco (Carlos Valdes) ancora lontanissimo dal diventare il Vibe dei fumetti, e una ‘fredda’ Caitlin, vicina ai suoi amici, ma distante col cuore, sulla buona strada per evolversi in Killer Frost.
The Flash continua ad emozionare e coinvolgere il pubblico per la sua semplicità nel mescolare azione, concetti fisici e sentimento. Ma il bello, ne siamo sicuri, deve ancora venire adesso che Jay Garrick (l’altro The Flash dei fumetti) è arrivato in città per dire a Barry che il suo mondo è in pericolo.