Happy Days: addio alla star Al Molinaro
È venuto a mancare, all’età di 96 anni, Al Molinaro, star di Happy Days, interprete del proprietario del famoso ristorante da Arnold, Al Delvecchio. A darne il triste annuncio suo figlio Michael a TMZ. L’attore, morto giovedì, soffriva da tempo di calcoli biliari. A causa della sua età avanzata non aveva potuto sottoporsi ad un’operazione di rimozione.
Molinaro è conosciuto in particolare per aver preso parte ad Happy Days dalla quarta stagione, subentrando a Pat Morita aka Matsuo “Arnold” Takahashi, dopo che questi aveva lasciato il locale. È anche apparso nello spin-off della famosissima sitcom, Jenny e Chachi in cui Molinaro riprendeva il suo ruolo assieme a Louisa Arcola Delvecchio interpretata da Ellen Travolta. Ha mantenuto il ruolo fino al 1984.
Il pubblico più giovane avrà potuto riconoscere Al Molinaro nel video musicale degli Weezer, Buddy Holly, in cui viene riproposta l’ambientazione classica di Happy Days.
Al Molinaro, nato Umberto Francesca Molinaro il 24 giugno 1919 a Kenosha, nel Wisconsin, da immigrati italiani, Raffaele e Teresa Molinaro, si trasferì in California negli anni cinquanta. È apparso anche in La strana coppia nel 1975, suo primo ruolo importante, Punky Brewster, Step by Step e Love Boat.
Happy Days, Giorni Felici, raccontava le vicende quotidiane della famiglia Cunningham, formata da Howard (Tom Bosley), proprietario di un negozio di ferramenta, da sua moglie Marion (Marion Ross), casalinga, e dai figli Charles detto Chuck, Richard detto Richie (Ron Howard) e Joanie (Erin Moran). La situation comedy televisiva statunitense di grande popolarità e successo andata in onda in prima visione negli Stati Uniti dal 15 gennaio 1974 al 24 settembre 1984 sulla rete televisiva ABC venne creata da Garry Marshall, e presenta, ancora oggi, una visione idealizzata della vita americana, a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta. Era ambientata a Milwaukee e vedeva tra gli altri protagonisti anche l’indimenticabile Fonzie (Henry Winkler), migliore amico di Richie.
Fonte: Variety