Black Death: recensione dei primi 3 numeri
Non tutto inizia in modo reale, e nemmeno come finisce è reale. Mi sarebbe piaciuto raccontarvi di come ho conosciuto Maelle, della moto che avevo da ragazzo, delle serate scanzonate passate con gli amici, dei pub notturni fatti di persone con i loro racconti sinceri e veri, degli amori persi, perduti e poi ritrovati e di quelle strade fatte di storie infinite…Tutto in un solo immediato istante.
Una strada piena di avventure tutte da vivere fino alla fine senza mai voltarsi indietro.
Jack Franky e Maelle, una coppia d’Assenzio puro da assumere tutto d’un sorso e a coli di pallottole. Ognuno di loro, imparerà qualcosa dall’altro migliorandosi a vicenda. E poi il Black Death, il male puro che darà del filo da torcere ai nostri due e molti altri personaggi ancora a venire. Quanto sarà lunga questa avventura e questa strada da percorrere?
Appena saprò come andrà a finire, ve lo racconterò: promesso. Il tutto e sempre in un solo ed infinito istante…Oppure sarete voi a dirmelo, leggendo e vivendo le loro storie, perché dal momento che seguirete Jack e Mae, loro diventeranno personaggi vostri.
Andrea Gallo Lassere, creatore di Black Death sul numero 1 della serie.
Una sostanza che trasforma chi la assume in esseri sovrannaturali, una giovane ragazza che non guarda in faccia nessuno, un motociclista che non è chi sembra, un mondo popolato di terrore e citazioni cinematografiche: questo è Black Death, il fumetto della Edizioni Inkiostro creato da Andrea Gallo Lassere. Ogni numero presenta una bellissima e sentita pagina di prefazione curata da Moreno Burattini (curatore e sceneggiatore di Zagor), parole che vanno lette per assaporare al meglio questo gioiello; ma andiamo con ordine…
Siete pronti a ingurgitare il Black Death?
La sceneggiatura che ruota attorno ai due protagonisti ad opera di Gallo Lassere farà la felicità degli amanti dei B-Movie horror e dei rinnegatori della censura; sì, perchè la particolarità di Black Death (e degli altri fumetti della Edizioni Inkiostro creata da Rossano Piccioni) sta proprio in questo: nel non censurare le storie e mostrare esageratamente qualsiasi tipo di elemento venga in mente allo sceneggiatore, permettendo così ai protagonisti di vivere le avventure al 100% senza troppi giri di parole e di immagini.
Black Death è il fratello minore di The Cannibal Family, una storia che si approccia ad un pubblico di teenager colmando il VM18 lasciato dal fratello maggiore.
Seppur la trama sia totalmente diversa, gli elementi presenti nella struttura narrativa di Black Death sono molteplici e dal sicuro impatto: si parla di demoni, si parla del male, si parla di droga, si cita il cinema cult e si fa sesso, tanto tanto sesso.
Se il primo numero di Black Death parte con il botto e il secondo numero ci presenta una situazione al limite del nerdismo per la maniacale cura con cui è sceneggiata, il terzo numero ci fa divorare i pugni sul finale, lasciandoci con un cliffhanger non da poco in vista degli ultimi due numeri della prima stagione: Dog eat Dog (questo il nome del terzo numero di Black Death) è dunque un giro di boa, il preludio ad un finale scoppiettante e dal sicuro impatto che farà balzare sulla sedia per l’hype i sostenitori di questo straordinario fumetto.
Le chine e i disegni ( Fabiana Trerè con copertina di Lola Airaghi per Out of the Blue; Eduardo Mello con copertina di Rossano Piccioni per Overdose; Giuseppe Marinello con copertina di Marco Turini per Dog eat Dog) per i primi tre numeri di Black Death sono curate nei minimi dettagli, catapultando il lettore non solo mentalmente, ma anche visivamente all’interno di un mondo carico di azione e humor nero, con uno stile fantastico paragonabile ad un assolato viaggio on the road tra il vecchio e il nuovo continente.
Per gli amanti dell’horror e dei B-Movie, Black Death di Edizioni Inkiostro è un fumetto assolutamente da recuperare, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere che, con questi primi tre numeri, si sta avvicinando agli ultimi 5 minuti di countdown prima dello spettacolare finale.
Unica pecca veramente molto negativa? Dover attendere ancora troppo, tanto per poter gustare il finale di questa prima stagione scrutando i profili facebook di Andrea Gallo Lassere e della disegnatrice Simona Simone, sperando di scovare qualche indizio tra i numerosi post.