Intervista video a Leonardo Pieraccioni: Il Professor Cenerentolo
Sono passati vent’anni dal debutto cinematografico di Leonardo Pieraccioni, I laureati che, racconta il regista e attore fiorentino “nasceva come la speranza di vedere almeno un mio film in pellicola dopo i vari cortometraggi girati con la telecamerina. Quando il mio film uscì in sala credevo di aver fatto tutto e di non poter pretendere più nulla. Per il resto, io sono un cabarettista prestato al cinema e la sensazione che provo è sempre la stessa (non ci si abitua mai). Ho sempre detto che il teatro è la moglie e il cinema l’amante e mo’ la moglie si lamenta!”.
Intervista video a Leonardo Pieraccioni: regista e protagonista de Il Professor Cenerentolo e a Flavio Insinna
Leggi di seguito le dichiarazioni del cast e sfoglia la gallery (Ph. Barbara Como)
Nelle sue opere; Il ciclone, Il paradiso all’improvviso, Ti amo in tutte le lingue del mondo, Una moglie bellissima, Io & Marilyn, solo per citarne alcune, Pieraccioni è stato regista e interprete, narrando il più delle volte un personaggio sempre simile, impacciato, innamorato, perso e divertente. Per quanto riguarda la sua ultima opera, Il Professor Cenerentolo con Laura Chiatti, Massimo Ceccherini, Flavio Insinna, Davide Marotta, Sergio Friscia, Manuela Zero, Lorena Cesarini, Nicola Nocella, Nicola Acunzo, Lucianna De Falco, assieme agli sceneggiatori Giovanni Veronesi e Domenico Costanzo troviamo invece un personaggio differente. “Ho deciso di cambiare il mio personaggio” – dice Leonardo Pieraccioni – “l’idea nasce perché un mio amico idraulico, trombaio si dice, ha fatto un lavoro e non è stato pagato. Ormai in Italia c’è questa moda, il vero lavoro è riscuotere.”
“I personaggi che ho sempre fatto facevano fatica a vivere nel dinamismo della vita, sempre al cinema si intende. Ma comunque la vera notizia di oggi è che Ceccherini si è fidanzato!” – commenta l’attore e regista con la sua parlata fiorentina che riempie il cuore di gioia – “In Il Professor Cenerentolo si racconta il rapporto tra padre e figlia. “Umberto riesce a recuperarlo grazie a Morgana, ecco perché nella locandina leggete E vissero felici e contenti?, col punto interrogativo”.
Laura Chiatti, che nel film interpreta Morgana: “Il mio personaggio mi è stato cucito addosso. È come una fatina che arriverà per risolvere la vita di Umberto, ma anche lui le risolverà la vita. È una bipolare col 25% di invalidità (ma nella vita reale ne ha il 38%! commenta scherzosamente Pieraccioni). Mi è piaciuto perché di solito nella commedia la donna fa la spalla, invece qui no. Su Leonardo posso solo dire che è un figo! Il regista migliore col quale abbia mai lavorato!”
“Quando sono stato chiamato da Leonardo pensavo fosse uno scherzo” – dice Flavio Insinna – “poi alla fine era lui veramente. Mi ha invitato a casa sua e quando è venuto ad aprirmi al porta non ho trovato il regista de Il Ciclone ma un ragazzo normale, che ti chiede che interessi hai, ti fa vedere la sua chitarra, ti parla di musica, della figlia… e poi alla fine mi ha parlato del film e mi ha anche detto ‘siccome credo di averlo raccontato meglio di come l’ho scritto, quando lo leggi, se ti ricordi cosa ho detto, aggiungilo pure!’. Il mio personaggio (direttore del carcere) dice una bella cosa: la fantasia rende gli uomini liberi… E vorrei soffermarmi sulla rappresentazione molto umana che ha fatto Leonardo del carcere. Chi finisce in prigione dovrebbe sì pagare ma anche uscire da lì come una persona migliore”.
Il piccolo ma grandissimo Davide Marotta è tutto un programma. Spiazza Pieraccioni con queste parole: “Lui è un orsacchiotto, è buono come un Ted! Leonardo mi ha regalato un sogno: fare un film di Natale con un grande regista e un grande cast“.
E Ceccherrini, poi: “Ti ringrazio molto Leonardo, ormai sei l’unico che mi prende nei film… lavoro solo con gli amici”.
Dopo le varie dichiarazioni del cast, tese tutte ad elogiare il simpatico regista, alla domanda se Il Professor Cenerentolo è un film corale, Pieraccioni risponde: “Il cinema è fatto di coprotagonisti, più sono bravi e più ne giova il protagonista. […]Il cinema è artigianato allo stato puro; si sommano una serie di entusiasmi e non si sa mai quale sarà il risultato finale”.