Recensione da letto: Star Wars – Il Risveglio della Forza (NO SPOILER!)
Lei: Star Wars – Il Risveglio della Forza (recensione), film di J.J. Abrams, nonchè il film più atteso del decennio.
Lui: spettatore che temeva il peggio.
– Beh, ecco qua… Cosa mi dici?
– …
– Dai, non farmi stare in pena! Ti è piaciuto o no?
– Accidenti a te, Il Risveglio della Forza. Ce l’hai fatta. Non l’avrei mai creduto, ma ce l’hai fatta.
– Ce l’ho fatta? Davvero? Non è che ora mi demolisci?
– No, ce l’hai fatta davvero. C’erano un milione di modi in cui potevi essere una delusione. Dovevi piacere ai fan originali, quelli che hanno dai trent’anni in su, che hanno conosciuto la prima trilogia quand’erano bambini o adolescenti e se ne sono innamorati, per poi subire lo stupro del proprio pantheon mitologico con la seconda.
– Già… Brutta storia, quella…
– E dovevi piacere ai fan nuovi, per i quali la prima trilogia è “cinema vintage” e volevano qualcosa adatto ai gusti di oggi. Dovevi innovare, ma non troppo, e richiamare la prima trilogia, ma non troppo. In sostanza, dovevi volteggiare aggraziata sulla lama di un rasoio.
– Non è stato mica facile, sai? Le aspettative molto, molto alte. I fan di Star Wars sono ragazzi suscettibili. E ammettilo: anche tu sei entrato in sala aspettandoti di restare deluso.
– Confesso. Ero pronto, come tutti, ad indignarmi al grido di “operazione commerciale supportata da massiccia campagna pubblicitaria”…
– E invece?
– E invece niente, sei a tutti gli effetti un’operazione commerciale supportata da massiccia campagna pubblicitaria. Duecento milioni di dollari per realizzarti e altrettanti per promuoverti.
– Ah.
– Solo che non c’è nulla per cui indignarsi. A voler ben vedere, la prima trilogia non è che vibrasse di impeto artistico. Erano film hollywoodiani e come tali avevano l’obiettivo di far trascorrere alle masse un paio d’ore spensierate e far guadagnare alla casa di produzione un merdaio di soldi. E se li guardassimo oggi per la prima volta, forse li troveremmo anche ridicoli.
– Non è un modo molto gradevole di dirlo, ma è vero…
– Certo che è vero. Perchè anche nell’indignazione ci vuole coerenza.
– Sei gentile a difendermi, però c’è chi non è d’accordo. Hanno detto che sono un remake all’Episodio IV. Che J.J. Abrams non ha voluto prendersi rischi…
– Hanno ragione, piccola. Ma se fai attenzione, ti accorgi che i più svegli hanno detto che non poteva essere altrimenti. Abrams non sarà un regista eccelso, ma è un genio dell’intrattenimento cinematografico, e ha fatto l’unica cosa che poteva fare.
Ha ricreato la magia, ha ricercato con sapienza certosina l’alchimia che ha fatto il successo di Episodio IV e che George Lucas, diciamocelo, ha trovato per caso. Per farlo, ha giocato d’astuzia. Ha mantenuto quasi invariata la struttura narrativa, il ritmo e la forma. Più ancora, ha usato la “carta nostalgia” come meglio non si poteva, così quando appare il Millennium Falcon il pubblico si bagna le mutande e quando arriva Han Solo parte la hola.
Dopo i primi venti minuti mi hai stregato, Il Risveglio della Forza. Hai attivato lo stesso meccanismo di Episodio IV. Sei riuscita far funzionare le piccole ruffianerie e le strizzatine d’occhio di Abrams, e l’umorismo da quattro soldi che in qualsiasi altro film mi farebbe digrignare i denti.
– Quindi, se ho ben capito, non sono un film bellissimo ma sono un film incredibilmente furbo?
– Se vogliamo cinema d’autore andiamo a cercare altrove. Sei il film che volevamo. E bisogna ricordare che sei il primo film di una saga, un investimento a lungo termine, e ci vorrà qualche anno prima che ci rendiamo conto del tuo reale valore. Di sicuro c’è che la Disney non sta sbagliando un colpo e sta dettando legge, nel bene e nel male.
– Beh, si vedrà… E noi due? Che dobbiamo fare?
– Noi due dobbiamo fare che torni a letto… Voglio rivedere la scena del pezzo di ferraglia…