Star Wars: Il Risveglio della Forza – recensione della colonna sonora

Star Wars: Episodio VII – Il Risveglio della Forza, il film probabilmente più atteso degli ultimi anni, è finalmente arrivato e, come ci aspettavamo, il nuovo episodio diretto da J.J. Abrams ha diviso ancora una volta i fan: se molti l’hanno accolto come – riprendendo il titolo del primissimo Star Wars – l’inizio di «una nuova speranza» per il futuro della saga, amandolo ed uscendo più che soddisfatti dal cinema, altri non se la sentono di considerare il nuovo Star Wars come un buon prodotto, e si sentono delusi dalle altissime aspettative. Queste divisioni si trovano, forse per la prima volta, anche nella colonna sonora composta da John Williams. Diciamolo subito: nel corso del film, la colonna sonora funziona perfettamente ed è uno degli elementi che contribuisce con forza a farci aggrappare alla poltrona del cinema, su questo non ci sono dubbi. Come disco a sé, invece, forse gli ascoltatori si sono divisi per diversi motivi: la creazione di nuovi temi che per ora non abbiamo ancora assimilato, e che quindi ci fanno sentire la mancanza (affettiva, più che reale, visto che alcuni sopravvivono) dei temi introdotti quasi 40 anni fa; l’assenza di tracce paragonabili ai grandi pezzi d’azione, magari anche con il coro, che sono tra i più amati della saga; un suono forse un po’ meno brillante e straripante, che potrebbe essere la conseguenza del cambio di orchestra e di studi di registrazione (la Los Angeles Philharmonic al posto dell’abituale London Symphony Orchestra registrata negli studi di Abbey Road). Questi elementi hanno forse un po’ smorzato l’impatto della colonna sonora di Star Wars: Il Risveglio della Forza, ma si tratta comunque di aspetti che hanno bisogno di un nostro ascolto più continuativo e di una maggiore assimilazione (soprattutto dei nuovi temi), per cui non esitiamo a sostenere che, con il tempo, questi piccoli difetti potranno cadere meno nell’occhio. Non dobbiamo escludere, inoltre, una futura riedizione estesa della soundtrack, come è successo per gli altri episodi, che potrà farci apprezzare maggiormente la musica che sentiamo nel film – che, ripetiamo, insieme alle immagini fa un ottimo lavoro.
Visto che analizzeremo la colonna sonora parlando anche di alcune scene del film, NON proseguite nella lettura se non avete ancora visto Star Wars: Il Risveglio della Forza!

Star Wars: Il Risveglio della Forza – il ritorno di John Williams, tra vecchi e nuovi temi

Iniziamo ovviamente dai titoli di testa: la grande emozione e trepidazione che ha avvolto la sala all’anteprima stampa del film di Milano era palpabile – così come sarà sicuramente successo altrove e continua ancora a succedere, ogni volta che il nuovo episodio viene proiettato. La fanfara del main title è uno dei brani di musica per film migliore di tutti i tempi, e sentirlo in un episodio tutto nuovo di Star Wars ha fatto venire la pelle d’oca a tutti. Il main title è apparso rallentato di poco rispetto al solito – forse per farci gustare ancora di più il momento, per farci capire che stava succedendo davvero? – e subito dopo la traccia si è evoluta senza soluzione di continuità nella descrizione dell’attacco del Primo Ordine al villaggio di Jakku, con gli archi pronti a creare la tensione in un disegno variegato e gli ottoni poi destinati alle tipiche sferzate williamsiane, quelle che, per intenderci, non riescono a tenerci fermi. Al minuto 4:20 incontriamo già il tema di Kylo Ren, il nuovo villain, di cui parleremo più avanti.

La scena in cui incontriamo per la prima volta Rey ci porta un assaggio del suo tema (ricordate quel bellissimo motivo di pianoforte poi sviluppato da legni e archi, che si sente mentre scivola giù dalle dune di sabbia come se fosse su una slitta? Ascoltate “The Scavenger”), che sarà poi sviluppato ampliamente in “Rey’s Theme”: i legni danno un sapore un po’ magico, quasi da Harry Potter (ricordiamoci che Williams ha composto i primi tre film della saga), mentre gli archi rendono la musica della protagonista più eroica, da predestinata. Il suo tema lega tutto Il Risveglio della Forza e genera un senso di curiosità, speranza e coraggio, richiamando musicalmente anche quello di Luke.

Ci sono altri due temi importanti che fanno da collante tra Il Risveglio della Forza e la trilogia originale: sono la fanfara dei Ribelli e, ovviamente, il tema della Forza. Il loro uso attraversa scelte semantiche e drammaturgiche, mostrandosi al momento opportuno, come per guadagnarsi di diritto il loro ritorno in questo nuovo episodio. La fanfara dei Ribelli si può sentire già quando Finn libera Poe Dameron, in un piccolo accenno, e soprattutto quando Rey e Finn si incontrano e fuggono insieme (da “Follow Me” a, ovviamente, “The Falcon”, con il suo accompagnamento dinamico ed esaltante). Per il tema della Forza, invece, la questione è più sottile. L’economia di questo tema è dovuta proprio all’ottima scelta di usarlo come un risveglio graduale, inserendolo solo quando il suo bisogno è davvero evocato. La prima volta in cui appare in primo piano è quando Finn e Rey incontrano Han Solo e Chewbecca, e parlano di Luke Skywalker; più tardi, Rey si mostra scettica sull’esistenza dei cavalieri Jedi e della Forza, pensando siano leggende, ma Han le risponde che anche lui lo credeva all’inizio, e invece è tutto vero: anche in quel momento sentiamo distintamente il tema della Forza. Nello stesso modo lo sentiremo più avanti, quando Rey trova la spada laser di Luke custodita da Maz (al minuto 2:14 se siete impazienti):

Arriviamo adesso a una bellissima pagina di Williams per questa colonna sonora, “Starkiller”, che accompagna la distruzione di diversi pianeti da parte della nuova arma del Primo Ordine, non con una musica trionfante, bensì tragica e straziante:

Soffermiamoci ora sul tema di Kylo Ren. Il nuovo villain è accompagnato da un motivo dei corni dal profilo discendente di cinque note che non ha nulla a che vedere con la Marcia Imperiale di Darth Vader (nel film solo accennata in un lamentoso sussurro reminiscente quando Kylo Ren chiede un disperato aiuto alla maschera di Vader, usata come una reliquia). Se questo tema non sa spiccare e imporsi come quello che tutti amiamo canticchiare, è semplicemente perché Williams ha raccolto in una manciata di note la paura di Kylo Ren, tutta la sua insicurezza e il suo non sentirti all’altezza. Dall’uscita de Il Risveglio della Forza è nato un dibattito sulle grandi differenze dei due villain e la musica stessa ci aiuta nel comprendere la debolezza di Kylo Ren: lo vediamo anche nel modo in cui sfoga la sua rabbia, contro gli oggetti invece che contro le persone come faceva Darth Vader, e la musica stessa lo fa capire: il tema è minaccioso, vuole incutere timore, ma è solo una maschera, come quella che indossa per assomigliare al suo idolo.

In questo punto del film, l’arrivo della Resistenza ci regala l’incontro tra Han e Leia, suggellato dal loro tema direttamente dalla trilogia originale, che lascia poi il posto alla sezione più legata all’azione della colonna sonora, che alterna sonorità diverse (dall’incalzante “March of the Resistance”) verso dimensioni minacciose e sinistre (il tema del Leader Supremo Snoke e “On the Inside”). Dopo quella scena straziante – sapete a cosa mi riferisco – sottolineata da un alternarsi di crescendo e descrescendo culminanti in una melodia ancora più straziante, che sembra arrivare anche alle orecchie di Leia, le tracce successive contrappongono anche musicalmente il Lato Oscuro alla Forza, facendo scontrare i due temi in “Torn Apart” e “The Ways of the Force” (brani che non inseriamo nell’articolo per non appesantirlo, ma vi consigliamo vivamente di ascoltare, insieme alla successiva traccia “Scherzo for X-Wings”, una stupenda pagina che richiama in tutto e per tutto le amate sonorità della trilogia originale). Ci soffermiamo un attimo su “Farewell and the Trip”, momento di distensione emotiva, con una splendida e geniale apparizione del tema di Leia e Han quando Leia e Rey si abbracciano, seguito dal tema della Forza, di Leia e di Rey, sul quale si chiude, lasciando il posto alla traccia conclusiva che, come sempre, costituisce anche la ricapitolazione dei momenti salienti di tutta la colonna sonora. “The Jedi Steps and Finale” inizia in modo misterioso, creando la tensione e l’aspettativa che ci hanno accompagnato per tutto il film, sapendo che avremmo finalmente rivisto Luke, nei panni di Maestro Jedi, e la musica non fa altro che emozionarci immensamente, sullo sfondo di quella stupenda scena finale intrisa di significato.

John Williams ha dimostrato ancora una volta di conoscere ed amare questa saga, sapendo accompagnarci nel Risveglio della Forza con la solita maestria; se, come abbiamo detto in apertura, qualcosa non ci convince, è perché siamo troppo impegnati a fare paragoni e confronti: un ascolto più ripetitivo della colonna sonora ci aiuterà sicuramente a entrare in confidenza con i nuovi temi che, come abbiamo detto, nel film funzionano alla perfezione.
Non possiamo non salutarvi con questo video che sta facendo impazzire da giorni tutti i fan. Andate a (ri)vedere Il Risveglio della Forza!

 

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