Zona D’Ombra: un pensieroso Will Smith nel primo poster
Will Smith è davvero pensieroso nel poster ufficiale di Zona D’Ombra (Concussion), il film tratto da una storia vera e diretto da Peter Landesman, che vede nel cast anche Alec Baldwin e Luke Wilson. Zon adìOmbra arriverà nelle sale il 21 aprile, distribuito da Sony.
Nel film Will Smith veste i panni del medico che con la sua scoperta fece tremare una delle organizzazioni più potenti del mondo. Un battaglia indimenticabile tratta da una storia vera. La pellicola racconta la storia di Bennet Omalu, il neuropatologo che cercò in ogni modo di portare all’attenzione pubblica una sua importante scoperta: una malattia degenerativa del cervello che colpiva i giocatori di football vittime di ripetuti colpi subiti alla testa. Durante la sua ostinata ricerca, il medico tentò di smantellare lo status quo dell’ambiente sportivo che, per interessi politici ed economici, metteva consapevolmente a repentaglio la salute degli atleti.
Zona D’Ombra: un pensieroso Will Smith nel primo poster
Come abbiamo già detto in precedenza, Zona D’Ombra negli Stati Uniti è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati per la presenza di materiale e linguaggio non adatto, tematiche ed immagini disturbanti e vede nel cast il due volte nomination a miglior attore Smith: una ai Golden Globe e una ai Satellite Awards. La sceneggiatura è basata in parte sull’articolo del 2009 uscito su GQ “Game Brain”, di Jeanne Marie Laskas. I produttori sono Ridley Scott, Giannina Facio, David Wolthoff, Larry Shuman e Elizabeth Cantillon. David Crockett e Michael Schaefer ne sono invece i produttori esecutivi. Il team di produzione di Landesman comprende il direttore della fotografia Salvatore Totino, lo scenografo David Crank, l’editor Premio Oscar William Goldenberg, e la costumista Dayna Pink. Si tratta di una battaglia indimenticabile tratta da una storia vera che racconta la storia di Bennet Omalu, il neuropatologo che cercò in ogni modo di portare all’attenzione pubblica una sua importante scoperta: una malattia degenerativa del cervello che colpiva i giocatori di football vittime di ripetuti colpi subiti alla testa. Durante la sua ostinata ricerca, il medico tentò di smantellare lo status quo dell’ambiente sportivo che, per interessi politici ed economici, metteva consapevolmente a repentaglio la salute degli atleti.