Virna Lisi – ultima grande Diva del cinema italiano
E’ andata via come ha vissuto… in punta di piedi, Virna Lisi attrice di altri tempi e di un altro cinema che riusciamo solo a guardare con nostalgia. Aveva scoperto da qualche mese di avere un male incurabile e se ne è andata stamattina nella sua casa romana. Un’Attrice – con la A maiuscola – dotata di una classe ed un’eleganza che l’hanno resa una dei personaggi italiani più amati e non solo nel nostro paese. Virna Pieralisi inizia la sua carriera molto giovane, all’età di quattordici anni, dopo che il cantante ed attore Giacomo Rondinella (amico di famiglia dei Pieralisi) le fa conoscere il produttore cinematografico Antonio Ferrigno, che la mette sotto contratto con lo pseudonimo Virna Lisi, dalla prima metà degli anni cinquanta recita con dei ruoli di rilievo in numerosi film del genere strappalacrime, allora molto in voga, diretti da registi come Carlo Borghesio, Giorgio Pastina e Luigi Capuano. Viene poi scritturata in commedie di successo come Le diciottenni di Mario Mattoli (di cui è protagonista) e Lo scapolo di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, mentre l’anno successivo riesce finalmente a dare prova anche delle sue capacità drammatiche in La donna del giorno, di Francesco Maselli, in cui interpreta una ragazza che si affaccia al successo grazie alla pubblicità, pagandone le conseguenze. Due anni dopo proprio grazie ad una pubblicità le arriva la grande popolarità: il dentifricio Chlorodont la scelse infatti per interpretare i propri sketch all’interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan, con quella bocca può dire ciò che vuole, ottenne immediato successo.
Arriva anche la Tv per la bellissima Virna, interpreterà il ruolo di Elizabeth Bennet per lo sceneggiato Rai Orgoglio e Pregiudizio, lavora successivamente con Totò e Peppino De Filippo nel film Totò, Peppino e le Fanatiche. Nel 1960 sposa l’architetto romano Franco Pesci, dal quale ha un figlio Corrado. Il matrimonio con Pesci dura ben 53 anni, fino a quando lui non scompare causa di una grave malattia nel 2013. Decisa ad occuparsi della famiglia decide di abbandonare le scene, una separazione che durerà poco meno di un anno, quando spinta dal marito torna al lavoro e ricomincia proprio dalla tv. Dopo il successo ottenuto con gli sceneggiati, la Lisi torna anche al cinema, dove è protagonista di numerose commedie all’italiana di successo. Nello stesso periodo recita anche in numerosi spettacoli teatrali diretta da grandi nomi del teatro italiano come Giorgio Strehler e Luigi Squarzina.
Inizia anche a lavorare fuori dall’Italia recitando in alcuni film francesi e iniziando la sua carriera Hollywoodiana dove rimarrà per poco tempo, commentando successivamente la scelta di tornare in Italia come dettata dal fatto di non amare lo star-system americano che la relegava a personaggio di bionda sexy e svampita, ruolo nel quale lei non si ritrovava affatto. Torna in Italia e si getta a capofitto nel lavoro recitando a fianco di grandi del cinema come Anthony Quinn, Anna Magnani, Valentina Cortese, Richard Burton, ecc., ma gli impegni si facevano sempre più pressanti a discapito della sua amata famiglia, decise così di diminuire il lavoro e dedicarsi a Franco e Corrado. Nonostante la decisione di ridurre i suoi impegni lavorativi continua a recitare affinando la scelta a copioni più adatti alle sue corde, inizia così ad interpretare personaggi complessi e drammatici nei quali rivelò una straordinaria capacità attoriale senza mostrare disagio nell’apparire invecchiata o imbruttita, queste sue scelte la porteranno nel 1977 ad interpretare la parte di Elisabeth Nietzsche in Al di là del Bene e del Male di Liliana Cavani, grazie al quale fu premiata con il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista.
Negli anni successivi verrà nominata per molti premi importanti vincendo diversi David di Donatello e sei Nastri d’Argento, riceve anche il premio il Prix d’interprétation féminine per il ruolo di Caterina De’ Medici ne La Regina Margot di Patrice Chéreau. Gli anni 90′ e l’inizio dei 2000 la vedranno lavorare principalmente in ruoli televisivi. Una donna forte mai volgare, amata e rispettata che, a differenza di molte, ha saputo rispettare se stessa e il lavoro che aveva scelto, ha dichiarato più volte di non avere paura dell’età che avanzava affermando:
“E’ arrivata l’età delle rughe? Pazienza. Le rughe rappresentano il passato di ciascuno, e fanno parte della vita. (…) Con l’età che avanza sono più attenta a scegliere: detesto la volgarità dilagante, le parolacce, i seni e fondoschiena al vento… devo avere rispetto delle mie rughe”