Billions: recensione 1×01
Il 17 gennaio ha fatto il suo debutto su Showtime, una serie tv tutta nuova, con un cast di alto livello e un argomento trattato che in poco tempo fa appassionare lo spettatore. Si tratta di Billions, serie tv che approderà presto anche in Italia su Sky Atlantic e che ha convinto a tal punto da essere stata da pochi giorni già rinnovata con una seconda stagione.
Billions, dopo pochi episodi rilasciati da Showtime, arriva il rinnovo per una seconda stagione.
A fare da protagonisti di questa nuova serie sono il procuratore del Southern District di New York, Chuck Rhoades e il miliardario Bobby Axelrod, Axe, che ha costruito tutta la sua carriera attorno una compagnia finanziaria specializzata in fondi speculativi. Il procuratore Rhoades, da quando ha preso il suo incarico, non ha ancora perso un caso, principalmente perché è molto attento ad evitare quelli troppo difficoltosi per il suo distretto. Ma quando viene posto alla sua attenzione un documento su Bobby Axe e il suo coinvolgimento in crimini finanziari, si trova davanti ad una dura decisione. Si tratta di un caso molto difficile, contro un uomo molto amato, che potrebbe, con accuse solide, dare una svolta alla sua carriera, ma anche stroncarla definitivamente. Come se non bastasse, sua moglie Wendy, lavora come psicologa nella società di Axe ed è molto legata a lui dal punto di vista professionale.
Una trama ben delineata che coinvolge lo spettatore sin dall’episodio pilota e lo invita a voler seguire anche gli episodi successivi per scoprire come si comporteranno i due protagonisti e quale sarà il loro rapporto. Il loro primo confronto nel pilota, con un dialogo a voce bassa e serrato promette grandi cose per il resto della stagione. Oltre alle vicende finanziarie e giudiziare, che non appaiono complesse da seguire, nonostante il velo di mistero, i personaggi che vi ruotano attorno sembrano essere la forza della serie. Oltre ai due protagonisti, uno l’opposto dell’altro, sia a livello professionale, sia come stile di vita, ci sono le loro mogli, Lara Axe e Wendy che sin dai primi minuti si rivelano essere donne molto forti. Lara non è l’ombra del marito, lo appoggia, ma sa quello che vuole e come farsi rispettare, mentre Wendy nonostante il ruolo di Chuck e il conflitto di interessi che può verificarsi, non vuole mollare il suo lavoro di prestigio e ben retribuito, non vuole le seconde scelte.
Il ritmo della serie è quasi sospeso e lascia il tempo allo spettatore di capire i dialoghi, le situazioni che si stanno creando e i personaggi, sicuramente molto complessi. E grazie a questo ritmo, riusciamo a seguire tutte le dinamiche della trama e capire che dietro a Billions si cela una serie con grande potenziale. Una di quelle serie che, se ben sviluppate possono andare avanti per diverse stagioni, e alzare il livello qualitativo del panorama seriale. A favorirne la visione, sicuramente anche l’ottimo cast, Paul Giamatti nel ruolo di Chuck, Damian Lewis nel ruolo di Axe e Maggie Siff nel ruolo di Wendy. Il mondo della finanza a fare da sfondo e due personaggi di potere molto diversi e che si sfidano senza concedersi sconti, questi sono i giusti ingredienti per creare una serie dalla vita lunga.