Sergio Castellitto ritorna in tv con Il Sindaco Pescatore
Sergio Castellitto è uno degli attori italiani più completi! La sua carriera cinematografica inizia presto: è il 1981 quando Sergio (28 anni) inizia a fare piccole comparse sul grande schermo; la sua presenza tuttavia si fa notare e poco dopo ricopre ruoli secondari.
Il vero e proprio inizio avviene con film prodotti da giovani registi, un esempio è Sembra morto…. ma è solo svenuto del 1985 di Felice Farina, di cui collabora anche alla sceneggiatura descrivendone il soggetto principale.
La grande passione per il cinema conduce l’attore romano ad accogliere qualsiasi genere cinematografico dal comico come Stasera a casa di Alice di Carlo Verdone a ruoli impegnativi scritti da maestri del cinema come Marco Bellocchio in L’ora di religione.
L’impegno e la costanza di Castellitto lo promuovono anche all’estero, specialmente in Germania con il quale collaborerà con Margarethe Von Trotta in Paura e Amore (1987) e in Francia con Luc Besson per il suo terzo film Le Grand Bleu (1988).
Proprio nel cinema francese Castellitto lavorerà in continuità anche se nella metà degli anni Novanta si dedicherà maggiormente al nostro cinema. Il ruolo di Joe Morelli in L’uomo delle stelle del regista italiano Giuseppe Tornatore lo renderà vincitore del secondo Nastro d’Argento, a distanza di due anni dal primo guadagnato con Il Grande Cocomero di Francesca Archibugi.
I vent’anni di esperienza cinematografica formano perfettamente Sergio Castellitto, il quale intraprende un nuovo percorso: la regia.
Il primo discreto tentativo si realizza nel 1999 con Libero Burro, del quale cura personalmente anche la sceneggiatura. Libero burro non si proclama né un film d’azione né tanto meno un film comico, viene definito grottesco poiché una dinamica semplice è ambientata in un contesto quasi surreale frutto di un ottimo lavoro.
Il tanto atteso successo da regista avviene nel 2004 con Non ti Muovere tratto dal romanzo della sua consorte Margaret Mazzantini, una pellicola insolita, “azzardata”, narcisistica e fuori dagli schemi italiani.
La particolarità viene notata non solo dalla critica, il quale fin da subito lo acclama ma anche dall’Accademia del Cinema Italiano che lo premia con un David di Donatello.
Forse l’amore per la moglie o per storie d’amore complicate spingono Castellitto a riprodurre quasi tutti i romanzi dell’amata, Venuto al Mondo e Nessuno si salva da solo, opere statiche ma ricche di sentimenti, raccontate attraverso gli occhi dei protagonisti, ne sono un esempio.
Sergio Castellitto ritorna in tv con Il Sindaco Pescatore
Dopo aver trascorso qualche periodo dietro le quinte, Castellitto torna in televisione prima con il remake della serie americana prodotta dalla HBO In Treatment in onda su Sky e dopo con Il sindaco Pescatore andato in onda su Rai1 l’8 febbraio alle 21.
Il Sindaco Pescatore è ispirato all’omonimo libro di Nello Governato e Dario Vassallo, fratello di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica assassinato da sicari ancora sconosciuti il 5 settembre 2010, per essersi opposto a delle organizzazioni criminali. Ancora una volta RaiUno ci propone un modello di vita da cui trarre esempio ma a differenza di altre fiction, come per esempio Luisa Spagnoli, Angelo Vassallo viene rappresentato come un uomo semplice ma di grandi ideali e non come un eroe. La scelta di Sergio Castellitto nei panni di un uomo da un grande animo non è casuale. La sua interpretazione naturale rende l’opera un film televisivo parlato, ricco di significati, che il pubblico deve riuscire a comprendere. Il voler essere poco eroe e più umano possibile lo differenzia dagli altri prodotti RAI rendendolo unico, proprio come il presidente Angelo che ha cercato in tutti i modi di cambiare le regole per migliorare in primis il suo paese.