Cinema ad effetto: 23 blockbuster dagli effetti speciali spettacolari
Gli effetti speciali sono uno dei tasselli più affascinanti del mondo cinematografico, dei blockbuster e non solo; è quella parte della storia in cui lo spettatore si stacca davvero dalla realtà, iniziando ad immedesimarsi nell’esistenza di un mondo altro, fantastico, che dall’immaginazione della mente umana prende forma in spazi, colori, suoni e situazioni impensabili una volta accesa la luce e assopitasi la magia del buio della sala. Uno dei pionieri dell’arte illusionistica è senza dubbio Georges Méliès, il cinemago che invento l’esposizione multipla, la fotografia in time-lapse e la dissolvenza; ma anche le prime pellicole a colori. Col tempo è arrivato lo stop motion (si pensi a King Kong), con 2001: Odissea nello spazio Stanley Kubrick riuscì a creare un universo lontano e inimmaginabile. E come dimenticare quella “Galassia lontana lontana” che approdava nelle sale il 25 maggio del 1977, aprendo la strada al Dolby Stereo? Nello stesso anno, inoltre, tra le categorie inerenti gli Oscar veniva inserita proprio quella dedicata ai Migliori effetti speciali.
Cinema ad effetto: 23 blockbuster dagli effetti speciali spettacolari
Come abbiamo visto, quest’anno tra le nomination nella medesima categoria spiccano il blockbuster Mad Max: Fury Road (premiato ai Guild Awards), Revenant – Redivivo, l’ultimo capitolo di Star Wars: Il Risveglio della Forza, Sopravvissuto – The Martian ed Ex Machina. Chi tra questi vincerà? Consapevoli della meraviglia che sono in grado di suscitare in pubblico e giuria, approfittiamo di questo frangente d’attesa per vedere insieme i 23 blockbuster in cui gli effetti speciali giocano un ruolo fondamentale. Pronti?
Tremors (1990)
Uno dei film più assurdi dell’ultimo decennio: enormi vermi che sbucano fuori dal terreno e divorano gli uomini. Gli essere viscidi e striscianti diventano il terrore di un intero villaggio, trasmettendo sullo schermo tutto il disgusto del genere umano.
Terminator 2: Il giorno del giudizio (1991)
Gli effetti digitali erano a malapena stati inventati quando James Cameron ha deciso di fondere la parte pratica degli effetti speciali con la nuova tecnologia, effetti pratici e la nuova tecnologia, facendo un sequel in cui la spettacolarità prende vita anche e soprattutto attraverso il corpo di T-1000, alias Robert Patrick, leggendario blockbuster.
La morte ti fa bella (1992)
Avvalendosi di interpreti mirabolanti quali Meryl Streep, Goldie Hawn, Bruce Willis ed Isabella Rossellini, il regista Robert Zemeckis mette in piedi con maestria intramontabile gli effetti della vita eterna dipingendo, nella torsione della testa di Madeline Ashton (M. Streep) e nel suo corpo rimasto immobile al contrario, una delle scene più ad effetto del cinema.
Jurassic Park (1993)
La celebre frase dell’ultimo Jurassic World: ‘Più denti’ è la proiezione diretta del primo film di Steven Spielberg ispirato alla rinascita del preistorico e gigantesco mondo. Il film del 1993 è considerato per certi versi il capostipite degli effetti digitali. La veridicità del T-Rex è spaventosa ed entusiasmante e ancora oggi, a distanza di qualche annetto, fa venire la pelle d’oca.
Forrest Gump (1994)
Un effetto invisibile ma efficace quello del film di Robert Zemeckis. Avete presente l’amputazione di Costar Gary Sinise? Bene, l’effetto è ottenuto avvolgendo attorno alle gambe del tessuto blu.
Matrix (1999)
Devoti a Hong Kong e ai videogame i Wachowskis crearono il primo Matrix utilizzando un effetto speciale (per cui la pellicola è famosa) chiamato bullet time, che consente di vedere ogni momento della scena al rallentatore mentre l’inquadratura sembra girare attorno alla scena alla velocità normale.
Babe – Maialino coraggioso (1995)
Veri animali hanno recitato nel film di Chris Noonan e uno delle prove più ardue della computer grafica è stata quella di far parlare gli animali, cercando di muovere le ‘labbra’ in maniera umana!
Independence Day (1996)
L’immagine della distruzione è stata creata usando esplosivi vecchio stile e un modello della Casa Bianca in miniatura (largo 10 piedi): un effetto scintillante e terribilmente risonante per questo incredibile blockbuster.
Starship Troopers – Fanteria dello Spazio (1997)
Il leggendario Phil Tippett ha creato le creature memorabili in Il Ritorno dello Jedi e Dragonslayer. Un decennio più tardi ha condotto lo studio per creare le extraterrestri orde Arachnid su Klendathu. Il risultato sono degli sciami di terribili mostri, da incubo!
L’uomo senza ombra (2000)
Kevin Bacon è un uomo invisibile a causa di un esperimento che avviene praticamente all’inizio della pellicola, il che significa che la maggior parte della sua apparizione sullo schermo è inesistente. Rendere visibile ciò che non lo è senza dubbio è un’impresa non da poco ma resa possibile dal Chroma key: vestito e truccato di un colore solo, il volto e il corpo di Kevin Bacon è stato successivamente rimosso elettronicamente. Un effetto a dir poco meraviglioso!
La tempesta perfetta (2000)
Gli effetti digitali possono creare mondi inimmaginabili ma in questo caso Wolfgang Petersen prende un percorso diverso. L’onda climatica non è fantasia ma è orribile e vividamente reale.
Il signore degli anelli (2001, 2002, 2003)
Andy Serkis è diventato la prima superstar nell’era della performance per aver magistralmente interpretato il ruolo di Gollum, deformato mentalmente ed esteticamente dalla dipendenza dell’anello. Per elaborare il personaggio che tutti conosciamo bene Serkis si è avvalso di un ottimo trucco ma soprattutto di un complesso sistema di luci che, catturando i suoi movimenti, hanno poi provveduto a modificare elettronicamente il suo aspetto.
Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna (2003)
La saga dei Pirati dei Caraibi ha portato sullo schermo racconti mitici e leggendari, che sanno essere al contempo spaventosi e deliziosi, specialmente nella raffigurazione dei pirati scheletrici. Il direttore Gore Verbinski ha trasposto perfettamente e con sensibilità le immagini degli scheletri, arricchendoli con dettagli anatomici e giocosi.
The Day After Tomorrow (2004)
Non contento di distruggere la Casa Bianca in Independence Day, Roland Emmerich ha pensato bene di distruggere il mondo intero. Uno dei momenti cruciali è quando lo tsunami colpisce Manhattan.
Il labirinto del fauno (2006)
Contorsionista e mostruoso, Doug Jones ha giocato due personaggi nell’orrifica favola di Guillermo Del Toro: l’amichevole Fauno e l’uomo pallido e senza volto che tutto divora. L’elegante protesi ha fatto del suo volto un ritratto raccapricciante, eppure indimenticabilmente bello, al quale Jones ha saputo dare un’anima.
Transformers (2007)
I pionieri degli effetti speciali della Industrial Light & Magic hanno fatto del franchise blockbuster di Michael Bay una sfilata sfavillante di robot, dando il meglio di sé soprattutto con l’eroico comandante Autobot Optimus Prime, un gigantesco supereroe ricco di dettagli.
Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
Solo David Fincher poteva avere la brillante idea di trasformare Brad Pitt, uno degli attori più belli e affascinanti, in un rugoso e decrepito bambino con l’anima di un vecchio. Un effetto, quello dell’invecchiamento al contrario, che ha in seno una spettacolarità capace di colpire anche senza artificio della tecnica. Non trovate?
Vita di Pi (2012)
Pochi effetti ma meravigliosi e difficili da realizzare: tutti quegli alberi infinitesimali, la luce che filtra, ma la cosa più difficile per Ang Lee sarà stata quella di girare con una tigre costruita in digitale. Vi immaginate la difficoltà di elaborare tutto quel fitto e coloratissimo pelo in digitale?
Avatar (2009)
Anche se la storia non ha nulla di originale, ciò che davvero colpisce nel blockbuster di James Cameron è l’ambientazione stratosferica e letteralmente da paura! Il 3D rende perfettamente le atmosfere sognanti e lontane di Pandora, insieme agli alieni (i più belli ami apparsi sullo schermo). Oltre all’uso dell’elettronica un ruolo fondamentale ha giocato l’arte scultorea di Jordu Schell che ha creato i Na’Vi in creta.
Inception (2010)
È arcinoto l’amore di Christopher Nolan per la pellicola vecchio stile, non c’è dunque da stupirsi se ha girato le enigmatiche scene di Inception, con Leonardo DiCaprio, facendo ruotare attori e cavi per realizzare la scena che si svolge nel corridoio dell’albergo. Scopri qui a quale artista potrebbe essersi ispirato.
Harry Potter e i doni della morte – Parte 2 ( 2011)
Le storie legate a Harry Potter sono uno spettacolo pirotecnico di incantesimi e attacchi in cui la magia oltrepassa lo schermo. Una delle scene da ricordare è senza dubbio quella del duello tra Harry e Voldy.
Gravity (2013)
La mancanza di gravità è una delle caratteristiche più emozionanti di Gravity: vedere Sandra Bullock muoversi tra le stelle e nella navicella come se stesse nuotando in aria è uno spettacolo non indifferente, anche crearlo è stato piuttosto complesso, visto che hanno dovuto predisporre un impianto ad alta tecnologia per dare l’illusione dell’assenza di gravità. Quasi quasi sarebbe stato più facile girare il film nello spazio!
Interstellar (2014)
Creare un universo e un mondo futuro e farlo ad opera d’arte è un privilegio delle menti più brillanti. La teoria cosmica che ruota attorno al capolavoro di Christopher Nolan, la concezione dei buchi neri e il modo di immaginare fisicamente il tempo fanno di Interstellar un effetto speciale in continua evoluzione. Per saperne di più a riguardo potete leggere qui.