Gli Aristogatti – recensione di un grande classico Disney
Gli Aristogatti, tratto da una storia di Tom McGowan e Tom Rowe, è il film d’animazione del 1970 diretto dal regista e disegnatore Wolfgang Reitherman, noto per essere l’ultimo progetto approvato dal fondatore Walt Disney prima che morisse nel 1966. Ambientato nella Parigi dei primi del ‘900, Madame Adelaide, ricca e anziana signora, vive sola con i suoi quattro gatti: Duchessa e i suoi cuccioli Minou, Bizet e Matisse. Con loro, vive anche il maggiordomo Edgar che vuole sbarazzarsi dei gatti per avere per sé l’eredità della signora. Il maggiordomo rapisce i 4 gatti ma li perde per strada. A ritrovarli e ad aiutarli un gatto randagio di nome Romeo…
Gli Aristogatti: recensione del film d’animazione del 1970 diretto dal regista e disegnatore Wolfgang Reitherman
Gli Aristogatti non è solo un racconto che si focalizza sulla differenza tra l’uomo e l’animale costruendo un villan crudele ma anche tanto buffo. È un omaggio al romanticismo italico, spesso grossolano ma incantevole che si riversa ne “er mejo del Colosseo”: Romeo, nome che farebbe anche pensare al personaggio shakespeariano. Poi c’è la magia francese e quella leggerezza ebbra che la Francia offre ai suoi visitatori. E ancora, c’è un omaggio all’arte e alla musica. Si pensi ai nomi dei tre micini: c’è Minou che potrebbe ricordare Marie-Noëlle Drouet, conosciuta come Minou Drouet che fu una poetessa, musicista e attrice. C’è Matisse, omonimo del grande pittore del XX secolo e poi Bizet come Georges Bizet, il compositore e musicista celebre per la Carmen. Ma, il punto nevralgico tutto è la musica, da quella classica e raffinata, tipica della Belle Epoque a quella più viscerale, più animosa e vibrante che è il jazz, improvvisazione musicale condita da diverse esperienze strumentali. A fare da contorno ai personaggi principali, quelli secondari sono unici e esilaranti: ci sono le oche Adelina e Guendalina Bla Bla e il loro beone zio Reginaldo, con il loro accento inglese, gli amici di Romeo, gli Scat Cat, frontman della band jazz composta da vagabondi provenienti da tutto il mondo, scanzonati e liberi. E ancora i due cani che danno del filo da torcere a Edgar, il segugio Napoleone, e il bassotto Lafayette. Dagli sfondi dipinti a mano al tratto di matita visibile, Gli Aristogatti è un classico dei film d’animazione che, portando la firma disneyana, incanta e diverte ancora oggi a distanza di anni.