Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2: recensione
Nel 2002 il fenomeno Nia Vardalos sbanca i botteghini mondiali grazie alla commedia romantica dal titolo Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco, ispirato alla vicenda personale della sceneggiatrice Vardalos, grazie alla quale facemmo la conoscenza dell’ingombrante ma decisamente divertente famiglia Portokalos.
Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2: torna la famiglia Portokalos
Ben Quattordici anni dopo Toula e Ian tornano sul grande schermo con Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2 e ovviamente non può mancare tutta la famiglia con una new entry: la giovane Paris figlia diciassettenne della coppia che – quando si dice “il destino” – si trova a dover fare i conti con l’ingombrante famiglia sempre pronta a ricordarle di trovarsi un marito greco, mentre in realtà l’unico desiderio della ragazza è quello di poter andare al college e, magari, il più lontano possibile dal rumoroso ed enorme clan.
Come se non bastasse il capofamiglia Gus scopre che, a causa di un banale errore, il suo matrimonio con Maria non è mai avvenuto e quale migliore occasione di riunire la famiglia (come se ce ne fosse bisogno) per organizzare un nuovo grosso grasso matrimonio greco?
Con alla regia Kirk Jones il ritorno della famiglia Portokalos non delude le aspettative. Leggermente sottotono rispetto alla pellicola del 2002 la commedia rimane però frizzante e divertente grazie anche alla presenza della tanto temuta famiglia, vediamo quindi tre diverse generazioni confrontarsi sui temi della sessualità, dei legami familiari e del ruolo della donna. L’adolescente Paris cercare di allontanarsi dall’imbarazzante nucleo familiare – come a suo tempo fece la giovane Toula – peccato che ora i ruoli si sono invertiti e l’apprensiva mamma si trova dall’altra parte della barricata a dover combattere tra l’ansia d’abbandono, gli invadenti genitori e il rapporto con Ian ormai raffreddato dalla vita in famiglia. Una vita complicata che regala allo spettatore molte risate tra situazioni assurde e imbarazzanti consigli sulla vita di coppia dall’inopportuna Zia Voula.
Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2 è una pellicola ricca di citazioni e indubbiamente adatta a tutti quelli che hanno amato il primo capitolo, dopotutto i personaggi li conosciamo e la curiosità sta tutta nel capire come si sono evolute le vite dei Portokalos. In apparenza nulla pare essere cambiato ma la vita va avanti e le dinamiche familiari si modificano rendendo il clan greco lo specchio della famiglia moderna che cambia e si evolve ma non smette di amarsi.
Assolutamente insuperabile il collaudato cast che vede oltre a Nia Vardalos e John Corbett la giovane Elena Kampouris nel ruolo di Paris; ma a dettare legge è la straordinaria Andrea Martin che dà la voce all’invadente ma divertentissima Zia Voula pronta a dispensare consigli imbarazzanti: “Ricorda: occhi aperti, ginocchia chiuse. Se hai le ginocchia aperte, chiudi gli occhi“, ricordandoci come in tutte le famiglie la zia ficcanaso, il padre ansioso e la madre saggia siano una realtà. Il tutto dal punto di vista di una donna che ci rammenta di come, in ogni patriarcato, sia la sottile intelligenza femminile a dettare legge e muovere fili.
Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco 2 non brilla certo per originalità ma rimane una commedia divertente e ricca di momenti comici. Nonostante sia un po’ meno frizzante rispetto al primo capitolo è impossibile non resistere alla straripante verve della famiglia Portokalos.