Lo Spiraglio Film Festival della Salute Mentale: al via la sesta edizione
Si svolgerà a Roma dal 31 marzo al 2 aprile 2016 presso il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo la sesta edizione de Lo Spiraglio Film Festival della salute mentale, evento di corti e lungometraggi, diretto da Federico Russo e Franco Montini, rispettivamente per la parte scientifica ed artistica. Organizzato dalla ASL Roma 1 – Dipartimento Salute Mentale, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e ROMA CAPITALE – Dipartimento Politiche Sociali, Sussidiarietà e Salute. Il festival è nato con lo scopo di raccontare il mondo della salute mentale nelle sue sfaccettature, attraverso le immagini. L’obiettivo è quello di avvicinare il vasto pubblico alla tematica, contribuendo alla riduzione dello stigma e del pregiudizio e permettendo nello stesso tempo a chi produce audiovisivi, dedicati o ispirati all’argomento, di mettere in evidenza la propria creatività.
Lo Spiraglio Film Festival della Salute Mentale: la sesta edizione il 31 marzo, 1 e 2 aprile a Roma
Presentati dagli autori i lungometraggi e i cortometraggi in concorso. Le opere selezionate attraversano tutti i generi cinematografici, spaziando dall’indagine diretta sulla patologia psichica a viaggi surreali nel disturbo mentale. Numerosi gli eventi speciali del festival, dalle proiezioni per le scuole, in collaborazione con il Public Engagement del MAXXI ad un grande gruppo di psicoanalisi multifamiliare, ai concerti dal vivo di band ‘integrate’, alle visite del museo di Zaha Hadid. Grande attesa per “Eroi, ribelli e marziani”, evento di venerdì 1 aprile alle ore 21:00, dedicato a David Bowie, che sarà raccontato da due ospiti d’eccezione, il regista e attore Carlo Verdone e il giornalista musicale Ernesto Assante. Tra gli altri eventi collaterali, la Magnalonga va al cinema, pedalata verso il MAXXI in collaborazione con Legambiente Mondi Possibili, giovedì 31 marzo alle ore 15:00.
Tra i film in concorso, il lungometraggio Abbraccialo per me, diretto da Vittorio Sindoni e interpretato da Stefania Rocca (con Moisè Curia, Giulia Bertini, Vincenzo Amato, Paolo Sassanelli, Pino Caruso e Paola Quattrini),che racconta di una donna, con il grande sogno di diventare madre, e del figlio che si scoprirà poi essere affetto da disagio mentale e che riuscirà a creare un rapporto con il mondo esterno grazie all’amore e alla passione per la musica. Tra gli altri film, Crazy 4 Africa, di Tommaso Galli e Centro Diurno San Paolo di Roma, documentario che racconta l’avventura di 5 utenti e 5 operatori di un Centro Diurno di Roma (ASL Roma 2 ex C) che coraggiosamente si confrontano con persone che, sebbene in un altro continente (l’Africa) combattono la stessa battaglia di inclusione sociale. Altro documentario, Habitat-Note personali, di Emiliano Dante, girato a L’Aquila, che racconta i sintomi e le fobie legate al trauma del terremoto. Quindi, Matti a Cottimo di Mauro De Fazio e Simone Sandretti, che descrive la vita quotidiana di chi nonostante le “voci nella testa”, la paranoia, la depressione, le visioni, le allucinazioni sono ancora in grado di alzarsi la mattina per andare a lavorare in fabbrica, vendere giornali, fare le pulizie, organizzare festival, scrivere canzoni. Quindi il lungometraggio Mozes, il pesce e la colomba di Virág Zomborácz, commedia surreale e brillante che racconta di un giovane tormentato dal fantasma del padre, un pastore protestante autoritario e ingombrante, appena morto.
Tra i corti, il pluripremiato e fresco vincitore del David di Donatello, Bellissima, di Alessandro Capitani, storia di una ragazza imprigionata nella sua obesità e del suo inaspettato incontro nel bagno di una discoteca. Vere e proprie materializzazioni di fobie e giochi temporali in Dietro lo specchio, di Giacomo Sebastiani e Giorni marziani, di Vito Palmieri. Il regista Brando De Sica porta al festival Non senza di me, dove un padre (Max Tortora) estremamente possessivo, impone al figlio una vita priva di indipendenza. Il carcere di Rebibbia fa da sfondo a Messaggio in una bottiglia, di Ilary Artemisia Rossi, realizzato nel corso di un progetto finanziato dalla Regione Lazio con operatori della ASL Roma 2 – ex B epazienti psichiatrici detenuti. Quindi il thriller / horror Fatti osceni in luogo pubblico, di Stefano Viali, sull’ossessione nei confronti degli immigrati e Il lato oscuro, di Vincenzo Alfieri, interpretato da Paolo Poggio, Gian Marco Tognazzi e Luigi Diberti, dove la realtà è deformata da un consumo eccessivo di film e fumetti.
Nella serata finale del festival, sabato 2 aprile, a partire dalle ore 21:00, una Giuria composta da addetti ai lavori appartenenti all’ambito sociale, psichiatrico e cinematografico assegnerà il Premio “Fausto Antonucci” di 1.000 euro al miglior cortometraggio e il Premio “Jorge Garcia Badaracco – Fondazione Maria Elisa Mitre” di 1.000 euro al miglior lungometraggio. A seguire, l’incontro con il pubblico del regista e attore Sergio Rubini, che sarà premiato dal festival quale cineasta particolarmente sensibile e interessato ai temi legati al mondo della salute mentale. Nelle edizioni passate sono stati premiati Sergio Castellitto, Carlo Verdone, Alba Rohrwacher, Marco Bellocchio e Giulio Manfredonia.