The Night Manager: recensione della miniserie con Tom Hiddleston
Appena conclusasi in patria inglese, su BBC One, The Night Manager, miniserie adattata dall’omonimo romanzo di John le Carré, arriverà sul suolo italiano a partire dal prossimo 20 Aprile su Sky Atlantic. Le avvincenti sei puntate hanno visto protagonisti molti volti famosi tra cui Tom Hiddleston (Thor, Marvel’s The Avengers, I Saw The Light, High Rise), Hugh Laurie (Dr. House), Olivia Colman (Broadchurch, The Lobster, Locke), Tom Hollander (Mission: Impossible – Rogue Nation, Questione di Tempo, Hanna) ed Elizabeth Debicki (Il Grande Gatsby, Operazione U.N.C.L.E., Everest).
Considerabile come un film thriller di sei ore, The Night Manager, conosciuto anche in Italia col nome de Il direttore di notte, racconta la storia di Jonathan Pine (Hiddleston), un ex militare ed agente segreto che lavora come direttore d’albergo dopo aver lasciato il servizio attivo nel corrotto ambiente dei servizi segreti. La morte di una cliente del lussuoso albergo, mette Pine di fronte ad una spietata organizzazione criminale guidata da R.O. Roper (Hugh Laurie) i quali la gestisce da decenni sotto una maschera di rispettabilità, fascino e filantropia. Messosi in contatto con una semisconosciuta organizzazione di intelligence in sede a Londra e coordinata da Angela Burr (Olivia Colman), Jonathan Pine viene reclutato, riceve una falsa identità da malavitoso fuggiasco e si introduce nel mondo dello spietato Roper al fine di poterlo finalmente smascherare.
Ancora una volta, il prodotto televisivo britannico si conferma come uno dei migliori al mondo. Prodotta da Ink Factory, The British Broadcasting Corporation (BBC) e Demarest Films, The Night Manager è l’ennesimo gioiellino televisivo che merita assolutamente di esser visto.
Scritto da David Farr (Hanna), The Night Manager racchiude in poche puntate un grande concentrato di tensione e azione tipici delle migliori storie di spionaggio e programmi di infiltrazione da parte di servizi segreti.
Il personaggio di Jonathan Pine, interpretato di un grandissimo Tom Hiddleston, è un uomo provato dalla sua precedente esperienza da Militare e per questo incline alla vendetta. Non nella maniera più violenta, però, coglie l’occasione ricevuta da Angela Burr per poter mettere fine ai giochi di potere di Richard Roper infiltrandosi nel suo clan e raccogliendo pian piano la sua fiducia. La tela creata è un incrociarsi di relazioni pericolose, fiducie nate e perse, estorsioni, minacce, sospetti, feste sfavillanti e segreti da svelare.
The Night Manager è un palco che mette in mostra dei grandi talenti inglesi come la poliedrica Olivia Colman, sempre a suo agio in ruoli drammatici e forti, che racconta una Angela Burr pronta a sacrificare l’intera vita privata pur di incastrare per sempre il criminale a cui dà da sempre la caccia, o un perfetto e crudele Hugh Laurie nelle vesti di Roper, pacato ma duro e crudo nei momenti più importanti, o ancora l’algida Jed, compagna di Roper, bella e fragile interpretata dalla brava Elizabeth Debicki ed infine Tom Hollander, nei panni di Corcoran Corky, braccio destro di Roper, ubriacone ed imbarazzante, per questo personalità scomoda. Ma non solo: è anche in grado di raccontare una piccola fetta di Istituzioni Governative caratterizzate da corruzione e insabbiamento di materiale Top Secret, bugie e falsi sorrisi, un po’ specchio di una Società attuale sempre più marcia.
Ma sceneggiatura e recitazione non sono le uniche colonne a dare man forte a questa miniserie. Altri elementi che sorreggono un prodotto televisivo ben realizzato è certamente la regia di Susanne Bier. La regista danese, una delle più importanti a livello europeo e vincitrice del Golden Globe e Premio Oscar al Miglior Film Straniero nel 2011 (In Un Mondo Migliore), ha saputo ben mettere in scena uno spettacolo intrigante ed esplosivo trasportando lo spettatore all’interno dello spazio di gioco. E che spazio! The Night Manager vanta anche meravigliose location quali il Marocco, le splendide spiagge di Maiorca, le Alpi Svizzere, il Principato di Monaco, l’Egitto e naturalmente l’uggiosa Londra.