Dark Shadows: recensione
Dark Shadows è un film del 2012, diretto da Tim Burton con la partecipazione della Warner Bros. Pictures. L’intera sceneggiatura è fortemente ispirata all’omonima soap opera degli anni sessanta, creata dallo statunitense Dan Curtis. La storia ha inizio nel 1760, quando i coniugi Collins, partono per le Tredici Colonie insieme al figlioletto Barnabas. Giunti nel Maine edificano una magione chiamata Collinswood e fondano un’azienda ittica che, espandendosi, darà vita alla cittadina di Collinsport. Barnabas, nel frattempo, cresce e diviene un vero playboy ma, nel momento in cui spezza il cuore ad Angelique Bouchard, quest’ultima comincia per vendetta a distruggergli la vita usando la magia nera, trasformandolo in vampiro per poi seppellirlo vivo.
Per pura coincidenza, il nostro protagonista si risveglia nel 1972 e si dirige a Collinswood, ritrovandola in rovina ma ancora abitata dai suoi discendenti Collins. Tornato nuovamente a far parte della famiglia, Barnabas decide di riportare l’azienda ittica e Collinswood alla passata gloria, entrando in competizione con la AngelBay gestita dalla strega Angelique. Sarà l’inizio di una rivalità che porterà Barnabas a scontrarsi con la stessa strega che lo aveva tramutato nel mostro succhia sangue.
Pur trattandosi di una mescolanza di generi che privilegiano l’elemento fantastico e macabro, Dark Shadows focalizza la sua attenzione su una tematica fondamentale: l’amore non corrisposto. La figura del vampiro e della strega hanno due scopi ben precisi. Angelique, che cerca di far innamorare Barnabas con ogni mezzo, assumerà i panni della strega per punire il suo amato e trasformarlo in vampiro. Le due figure folkloristiche, quindi, in questo macabro quadro amoroso, rappresentano la diretta conseguenza della follia: la strega/amante è una donna ammaliatrice, pronta a tutto pur di possedere l’oggetto del suo desiderio mentre il vampiro/amato appare come simbolo del castigo ma anche come esito di una visione distorta di Angelique che, non contraccambiata, tende a vedere Barnabas come un metaforico “mostro“.
Dark Shadows è un film gradevole alla vista quanto ai sensi, meravigliosa è l’interpretazione di Depp che riesce sempre a dare quel tocco in più alle pellicole Gotiche di Burton.