L’ultima tempesta: recensione del film con Chris Pine
L’ultima Tempesta (The Finest Hours) racconta la storia vera, catastrofica e coraggiosa della missione di salvataggio più audace che la guardia costiera degli Stati Uniti abbia mai dovuto compiere. Con Chris Pine, Casey Affleck, Ben Foster e Josh Stewart, il cast è davvero ricco di talento, ma il regista, Craig Gillesspie, sminuisce i loro sforzi raccontando questa vicenda eroica e piena di tensione nel più sentimentale dei modi.
Il film si apre con Bernie Webber (Chris Pine) al suo primo appuntamento con Miriam (Holliday Grainger), la donna con cui aveva parlato al telefono da mesi e che finalmente stava per incontrare. Nonostante l’inizio sentimentale, il film prende vita non appena ci viene presentata la SS Pendelton e il suo equipaggio. L’equipaggio, guidato dal brillante Casey Affleck nei panni dell’ingegnere capo Ray Sybert, si trova nel bel mezzo di una terribile tempesta invernale e sta lottano per mantenere il controllo della nave. Dopo essere stata colpita da brutali onde al largo di Nantucket, la nave si spezza in due e l’equipaggio deve cercare di farla rimanere a galla fino all’arrivo dei soccorsi.
L’Ultima Tempesta con Chris Pine e Casey Affleck è un discreto film di intrattenimento
Il film prende forma durante le scene ambientate sulla Pendleton, ricche di suspense e azione, in cui Casey Affleck offre una delle performance più interessanti. Alcune delle sequenze sono veramente sorprendenti e lasciano lo spettatore col fiato sospeso. Anche se c’è stato un grande utilizzo di CGI per le scene in mare aperto, il risultato è comunque positivo e ci si trova a rabbrividire un paio di volte nel vedere le condizioni atmosferiche a cui quelle anime coraggiose sono andate incontro. Mentre queste caratteristiche rendono L’Ultima Tempesta un film assolutamente piacevole, purtroppo i compromessi del cinema sostituiscono le scene di azione con la storia d’amore tra Bernie e Miriam, che risulta fastidiosa fin dall’inizio. L’interpretazione della Grainger risulta irritante e irrealistica e il suo personaggio più che altro interrompe la storia invece di sostenerne la narrazione. Sarebbe stato meglio scegliere un’altra attrice e un altro sceneggiatore per rendere Miriam qualcosa di più di una semplice figura femminile.
Nonostante le continue interruzioni sentimentali, il film procede con un notevole livello di tensione. In una sequenza in particolare, durante la missione per recuperare i sopravvissuti della Pendleton, guidata da Bernie Webber (Pine), l’equipaggio della guardia costiera cerca di passare sopra le secche nel pieno della tempesta. In questi punti il fondo roccioso risale fino alla superficie e ciò comporta un grande rischio per la squadra. Onde di notevole grandezza si infrangono sopra di esse e gli uomini corrono il rischio di perdere il controllo della barca ed essere ribaltati in mare aperto. Il ritmo della sequenza è brillante, ma il film non riesce a mantenere quella giusta intensità in modo continuo.
Il film, anche se in alcuni momenti riesce a far arrivare il cuore in gola, manca di profondità nei personaggi. Se ci preoccupiamo per i protagonisti è solo perché gli attori che li interpretano significano qualcosa per noi. Se attori meno conosciuti avessero ricoperto questi ruoli, per non essere un completo disastro, il film avrebbe dovuto essere completamente riscritto e avere un personaggio femminile molto più forte. Nel complesso, nonostante le premesse fossero tutte eccellenti, L’ultima Tempesta risulta essere solo un discreto film di intrattenimento firmato Disney ma nulla di più.